Di solito non si parte col recensire un sequel.. ma ormai mi conosci e io sono tutta strana! :P
Partiamo dal titolo di questo primo capitoli: Crisalide. Può significare tutto e niente...può voler dire qualcuno che si sta aprendo, qualcuno che viene "protetto... E credo che sia perfetto per questo capitolo.
"Un gemello basta e avanza", questa frase ce la portiamo dietro dal prequel. Quel bellissimo attimo tra di loro poco prima dell'inizio della partita.
Non nascondo il mio "amore" per i gemelli Miya: mi piacciono le diverse sfumature, i loro battibecchi e tutto quel background che non viene menzionato, se non in alcune scene, e che ci lascia spazio per pensare e scriverci sopra ciò che vogliamo.
Come ti ho scritto già in precedenza Osamu sembra essere il "fratello" più debole, quello che vive di luce riflessa da Atsumu e che si tira indietro per il gemello. Invece dal mio punto di vista Osamu è il gemello forte, che nonostante tutto aiuta gli altri nella loro crescita seppur dovendo rinunciare a qualcosa. Il suo essere taciturno e il suo stancarsi facilmente mentre giocano lo fa sembrare svogliato e non amante della pallavolo, ma credo sia l'opposto.
Come ben sai, non so nulla delle loro vite oltre l'anime, perciò per me è tutto uno spoiler continuo :P Ma non mi pesa questo, anzi!!
Tornando alla storia, trovo che la caratterizzazione di Osamu sia perfetta per lui e trovo che il rapporto tra lui e Rintaro è profondo e emozionante.
I flashback raccontano uno scorcio di vita che per quel che riguarda i gemelli Miya potrebbe essere intuibile. Discussioni sul futuro, discussioni a scuola, litigate pesanti che durano giorni. La vita dei gemelli sembra essere in simbiosi agli occhi di chi la vede da esterno e non ci si rende conto che sono comunque due entità ben distinte.
E questo pesa, pesa soprattutto ad Atsumu. Nonostante non fosse d'accordo hanno intrapreso due strade diverse e nel corso degli anni la separazione è stata quasi automatica.
La stoccata che dà a Rintaro è palpabile. E lo stesso cerca quasi una scusa per quei pochi minuti trascorsi insieme.
Le parti della storia che veramente adoro sono i flashback in cui scrivi di Samu e Rintaro ... a partire dalla scena in cui Samu di scusa con Rin, in cui quest'ultimo gli rivela qualcosa che potrebbe allontanarlo da lui e lo fa inconciamente, speranzoso che l'altro non lo avrebbe allontanato, ma bensì capito e accettato.
La loro riappacificazione è dolcissima.
La discussione tra Rintaro e suo padre è più vicino alla verità di quel che si pensa e mentre leggevo avevo gli occhi lucidi. Mi ha emozionata, mi ha emozionata il modo in cui Rintaro prende l'argomento, il modo in cui inizia a raccontare e quel suo fare per trattenere le lacrime. Me lo immagino lì, seduto, con le gambe incrociate a cercare le parole nella sua mente per non risultare forse più patetico di quel che si sente.
E' mortificato e si sente sbagliato... Ma davanti a lui ha qualcuno pronto a farsi carico di una parte di quel peso.
Come sempre ciò che distingue le tue FF è la DELICATEZZA. La delicatezza con la quale descrivi alcune scene è il tuo timbro di riconoscimento.
Non mi aspettavo che Rintaro si dichiarasse così, su due piedi e improvvisamente. Pensavo sarebbe accaduto più dolcemente e con una scena più lunga... Inaspettato, ma dolcissimo! <3
Nonostante l'attimo di spiazzamento, Samu sa già cosa vuole. Gli tira su il morale, lo fa tornare ad essere il suo Suna... E lo sorprende.
Un bacio dolce, delicato... una risposta alle sue parole che è più di ciò che si aspettava.
E io sono qui, in attesa della seconda parte di questo sequel <3
Scusa se ho farneticato, scusa se sarà poco comprensibile questa recensione, ma dirti tutto ciò che ho provato leggendola non è semplice. Posso solo dirti che anche ora, ho gli occhi lucidi. E grazie <3
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