Bellissima. La chimica tra Hanji e Levi è resa benissimo, il legame che condividono - un misto tra solidarietà, rispetto, complicità e, perché no, amore - si palesa in un momento di debolezza, in un momento in cui tutte le carte sono messe sul tavolo e sorgono dubbi e incertezze sul futuro della guerra. Sono molto belle le parole di Levi a proposito del "gruppo sgangherato" di alleati, messo - effettivamente- in piedi dalla stessa Hanji. In un momento in cui Hanji mette giù la maschera e si mostra insicura, Levi la incoraggia a suo modo, mettendo in luce i suoi pregi, mostrando quanto tiene a lei. Lo stesso fa Hanji, preoccupandosi per lui e le sue condizioni di salute. Il loro profondo affetto reciproco è tangibile, e il modo in cui restano a tenersi compagnia durante il sonno, con la frase finale di Hanji, suona come la speranza non solo per una risoluzione della guerra, ma anche come la speranza per un pacifico futuro insieme, un fututo in cui potranno riposare l'uno accanto all'altra senza più il peso della morte sulle spalle (o almeno questa è la mia interpretazione ><). Piena di sentimenti e scritta molto bene, l'ho adorata. Davvero complimenti~ |
Ciao, che bel racconto, ben inserito nel suo contesto canonico. |
È una storia bellissima. Adoro il modo in cui hai fatto interagire i due in un momento così disperato dove gli è rimasto così poco se non le consapevolezza che le cose non potranno che peggiorare. I toni caustici di Levi e l'esuberanza di Hanji/Zoe (mi piace l'idea che hai avuto sull'utilizzo del nome) sono così naturali e trasmettono tutta la complicità di chi ne ha passate tante insieme eppure sono ancora lì nella speranza di farsi forza e sopravvivere (io piango, ma loro ancora non sanno e cercano di vivere, continuare a farlo perché è tutto ciò che possono fare). |
Bellissima, mi piace davvero molto come primo capitolo e trovo i personaggi descritti benissimo. Al prossimo capitolo ☺️ |