Recensioni per
Se come prima mai più, ora?
di Beeble

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/06/21, ore 02:42

Carissima Beeble *u* *u* *u* *u*

se non sbaglio è la prima volta che leggo qualcosa di tuo!! :O :O :O comunque sia, la tua poesia non è stilisticamente facile da digerire per molti aspetti ma a me personalmente è piaciuta un sacco!!! 8D 8D 8D Il ritmo deforme e spezzettato e le frasi ridotte quasi a brandelli ai limiti dell'incomprensibilità ben ci stanno con le tematiche di alienazione e conflitto che ci proponi, per cui sono favorevole alla frantumazione del linguaggio quando è utile in termini poetici!!! Ben fatto!!! :D :D :D

ti mando un superkissino *SMAAAACK* a presto!!! ;o ;o ;o <3 <3 <3

Recensore Master
14/06/21, ore 07:36

Non mi è stato facile entrare in questa tua poesia.
E quando ci sono entrato, come ho cercato di fare io, sforzandomi, a furia di leggerla e rileggerla, cercando di cavare un ragno dal buco, mi sono accorto che potrei averlo fatto in maniera sbagliata. Che potrei aver compreso fischi per fiaschi.

Comunque, la prima impressione che ho avuto è stata scostante. Parlo dal punto di vista formale, anche se non dovrei dire niente.
I versi sono troppi spaziati, per i miei gusti.
E poi… È vero, ormai siamo abituati a definire tutto "poesia". Bastano versi, corti o lunghi, musicali o dissonanti.
Qui però non ho trovato nè ritmo nè aritmia. Forse è stata questa la mia difficoltà nell'approccio, il voler leggere con l'aspettativa di trovarci qualcosa - a livello formale - che non c'è. Non c'è passione istintiva, non c'è ricerca di eleganza.

Superata questa prima delusione, riesco finalmente a capire che parli di un percorso.
Vuoi cambiare.
È normale. Lo vuoi: "se come prima mai più".
Lo devi: "passiamo all'altra riva" (Mc 4, 35-41).
In tono dimesso però, senza particolari sbandieramenti, guardandoti allo specchio di sfuggita, quasi con timore.
Assicurandoti che esteriormente non si veda niente di diverso.
"Lo stesso guaio / per me e per gli altri": fermarsi al guscio appena visto con la coda dell'occhio?

Dentro però è tutto un terremoto "a profondità incredibili".

E termini con quel profondo disagio che provi nel capire di trovarti in uno stato di equilibrio precario, in cui spesso viene a mancare ogni base d'appoggio "per poter / infine / spiccare il volo."

È purtroppo questo lo stato a cui tutti siamo ormai abituati da mesi, da anni.
Che non abbiamo più neanche la voglia o l'onestà di ammettere.
Che ci fa attaccare, per non disperare, alle cose più assurde e più stupide che la vita moderna ci offre, sempre più abbondanti, sempre più allettanti.

Con la fragilità tatuata addosso - dici.
Con le contraddizioni che ci spremono all'osso - aggiungo.

Recensore Master
14/06/21, ore 05:52

Buongiorno,
credo che non la troveremo mai, questa forma definitiva. Bisogna accontentarsi e tentare di partire da quel che si può.
E' una vera sfida, la vita... lo è per chi non ha niente, ma anche per chi ha tutto... noi umani condannati a una felicità relativa e a un'infelicità spesso assoluta.

Recensore Master
13/06/21, ore 19:20

Ciao Beeble, mi è piaciuto molto questo componimento, nel quale il centro sei tu, in rapporto al cambiamento che hai fatto nel corso del tempo e in base alle vicissitudini nelle quali sei incorsa. Quando ci si guarda allo specchio non sempre si è in grado di riconoscersi, tanti passi sono stati fatti, e perché no, anche delle conquiste. Occorre solo voler abbracciare tutto ciò che si è diventati e comprendere di essere sempre lo stesso, ma migliore di prima e, da questa considerazione, trovare un nuovo punto da usare come base, per poter ogni volta tornare, dopo aver spiccato finalmente il tanto agognato volo. Versi che fanno riflettere, nella loro cruda verità, sui cambiamenti e sulle sofferenze che a volte comportano. Complimenti e un saluto.