Recensioni per
Come l'Asia, il Terrore e la Paura
di FRAENRICO

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/08/21, ore 10:09

Ciao^^
la spedizione è in partenza e sebbene ognuno cerchi di dare un contributo di entusiasmo e allegria per l'imminente avventura, è chiaro che chi parte si lascia alle spalle tante cose, e di certo non ha la certezza di riuscire a tornare per ritrovarle.
Lirno e Asio hanno ritegno a definire amore la loro relazione, a più riprese si interrogano sulla sua natura, chiamandola di volta in volta innamoramento o passione, ma appare sempre più chiaro che il rapporto si stia consolidando in qualcosa di più di una semplice avventura.
Allo stesso modo, Enea si lascia alle spalle Creusa, promettendole che tornerà da lei per sposarla.
Su tutta la spedizione, però, incombe al di là dell'entusiasmo il senso di perdita, di distacco, mirabilmente esemplificato dalla chiusura del capitolo: isola avversa.
Sono curioso di leggere gli sviluppi della faccenda. Complimenti e a presto!

Recensore Master
02/08/21, ore 13:21

Ciao^^
la cavalcata solitaria nasconde in realtà altri motivi, oltre a quello di testare le abilità recentemente acquisite.
Saper controllare un destriero è forse un'immagine del saper controllare la propria istintualità, rendendola energia utile invece di lasciarla dissipare in eccessi inutili. Allo stesso modo, Deifobo deve imparare a lasciarsi dietro certe curiosità e puntigli giovanili. Chissà forse è un po' geloso, più che altro del rapporto esclusivo che lega Asio e Lirno, più che per faccende erotiche. In ogni caso, la lezione di equitazione gli insegna molte cose, prima fra tutte che da cavallo si cade, e ci si può fare male, esattamente come si può metaforicamente cadere se non si è in grado di esercitare un controllo sui propri istinti.
Ottimo capitolo, passerò quanto prima al prossimo!

Recensore Master
26/07/21, ore 18:40

Ciao^^
Alike ha uno strano fascino selvatico, sta meglio con gli animali che con gli uomini (come darle torto?), la si immagina come una specie di ninfa dei boschi, ombrosa e sfuggente. Penso che abbia capito cos'ha fatto Asio, e secondo me aspetta solo che lui glielo dica apertamente.
Molto bella la descrizione dei giochi, sei molto abile nel delineare e far interagire tanti personaggi diversi. La gara di pugilato vede Enea vincitore, così come quella dei cocchi vede vincitore il giovane Asio. Tutto è descritto decisamente bene, con un bellissimo crescendo di tensione che tiene col fiato sospeso.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
22/07/21, ore 07:48

Ciao^^
come immaginavo, Lirno nasconde un animo complesso e sensibile dietro la facciata noncurante e dedita ai piaceri. È consapevole della situazione difficile che si sta creando a causa del suo legame con Asio: da una parte non vuole coinvolgerlo, ma dall'altra obiettivamente non potrebbe staccarsi da lui senza soffrirne, e così pare sia anche per Asio stesso, che si sta legando sempre più al principe.
Esemplare il dialogo fra Enea e Lirno: chissà quante volte nella storia sarà stato fatto? Lascialo stare, non coinvolgerlo, non trascinarlo nel fango (sottinteso: dove tu stesso ti trovi)...
In questo breve paragrafo si coglie l'amarezza che emerge, dietro i dialoghi frivoli, nelle commedie di Oscar Wilde.
Altro scenario, la sala del trono, con i pretendenti che anelano alla mano di Elena. Lei appare come una ragazzina sprovveduta, ma certi occhioni languidi, certi guizzi di malizia nello sguardo fanno capire che forse non sarà di un'intelligenza eccelsa, ma possiede già ampiamente quella scaltrezza e quell'istinto tipici della ragazza bella che sa a chi fare gli occhioni e a chi no.
Ogni personaggio emerge tridimensionale, delineandosi in maniera precisa. Sembra di vedere un film, in cui ogni voce è unica e precisa.
Complimenti anche per questo bel capitolo, alla prossima!

Ciao^^
eccomi finalmente a commentare i capitoli della tua storia.
Quante guerre si sono fatte, soprattutto nella mitologia classica, per cementare o impedire unioni? L'episodio che ci descrivi non si discosta tanto da questa linea: Priamo evoca una guerra, nella quale spedire Enea in qualità di generale, per tenerlo lontano da Creusa. Enea accetta, ma sa già che quella guerra sarà il grado di ritardare, non certo di impedire, la sua proposta amorosa.
Allo stesso tempo, in una notte piena di sensualità e romanticismo, con un cielo opulento di stelle, Asio va alla ricerca di Lirno. Vuole capire razionalmente, anche se a livello inconscio, intimo, ha già capito tutto. Vuole scoprire quali siano i suoi veri sentimenti per il principe.
La notte è un confronto ma anche un'unione, in cui i due scoprono forse una diversa forma di passione, rispetto a quella che erano abituati a conoscere. Lirno coglie la differenza fra Asio e i normali ragazzini con cui era solito sollazzarsi, tanto che lo conduce, unico, nella camera principesca, che assurge in quel mondo a luogo consacrato. Asio cede, alla propria brama prima che a quella dell'altro, si dà e alla fine pretende, fedele al suo ruolo di giovane guerriero.
Molto bello, appena posso mi fionderò a leggere il resto!

Recensore Master
19/07/21, ore 23:55

Ciao, eccomi ^^
Opinione non richiesta ma doverosa: un essere spregevole come il PaVido (di solito cerco di mantenermi neutrale sui personaggi, ma lui mi cava le invettive di bocca xD) non merita una ricorrenza dedicata, ma almeno ci si può sollazzare con delle belle gare.
Priamo, lasciamo perdere. Pure lui meriterebbe un discorso a parte, anche se noto che qui lo stai rendendo più umano, mostrando che il suo astio e la sua invidia nei confronti di Enea sono dovuti al suo carattere debole. Come la mitologia insegna, le profezie non sono mai da prendere sottogamba...
E così, anche le gare vengono disputate, e molti dei nostri si guadagnano la meritata vittoria. Complimenti per la ricostruzione, che mi ricorda tanto i poemi di epoca classica: sembrava di essere lì, a fare il tifo sugli spalti insieme ad Alyke (che, per qualche mia perversa fantasia, non vedo l'ora che scopra quello che combina Asio la notte), Creusa e i caotici fratellini ammazzapiccioni. Toh, mettiamoci pure Adrasto (tiè!).
Insomma, la tua storia ha veramente tanti personaggi, ma tu riesci sempre a delinearli con chiarezza, a distinguerli l'uno dall'altro per una o più caratteristiche. Ciascuno ha qualcosa che lo rende peculiare, a tutto tondo, ed è praticamente impossibile confondersi.
Ottimo capitolo come sempre. Alla prossima!

Recensore Master
13/07/21, ore 17:33

Rieccomi ^^
Le due parti di questo capitolo, all'apparenza scollegate, sono in realtà legate da un filo rosso, che culmina con un parallelo tra Lirno e Teucro.
Lirno ha fatto una scelta pericolosa, Enea lo sa, ma i suoi sentimenti per Asio, seppur incerti, sembrano sinceri: non lo vuole solo per soddisfare le sue voglie, ma anche per qualcos'altro a cui non riesce (o non vuole) dare un nome.
Intanto a Sparta ci si contende la mano della bellissima Elena, scelta all'apparenza difficile che viene suggellata grazie all'acume di Odisseo (tre piccioni con una fava, mica scemo!). La storia la conosciamo già, quindi non mi dilungo.
Anche qui introduci un altro bel po' di personaggi, che tuttavia riescono a risaltare subito per le loro caratteristiche individuali: li hai resi umani e tridimensionali; perfino Elena, che da parte mia si è beccata i peggiori epiteti, qui appare come una ragazzina inesperta e - forse - davvero invaghita di Menelao.
Ma quello che risalta di più è sicuramente Teucro, il bastardo di origini troiane: rude, scontroso e sprezzante delle convenzioni sociali, ma innamorato di Penelope (che tra l'altro gli somiglia anche un po' caratterialmente), viene deriso e umiliato davanti a tutti. A vederlo così, secondo me non si vendicherà, ma andrà semplicemente a cercare la propria strada altrove.
Ottimo capitolo anche questo, non vedo l'ora di leggere i prossimi!

Eccomi, finalmente.
Un capitolo molto discorsivo nella prima parte, che ci svela ulteriori sfaccettature dei personaggi. Avendo letto DVEMCI le profezie su Teano risultano terribilmente accurate, e inquietanti se comparate allo stato attuale delle cose, dove già l'idillio di Enea e Creusa è minacciato dalle invidie di Priamo - un personaggio che, pur non essendo presente fisicamente, lo è comunque nelle parole e nei pensieri, come uno spettro che aleggia sulla pace, interiore ed esteriore, e come un presagio di sventura.
La seconda parte invece è dedicata all'estasi della poesia, che connette col regno del Sublime, e all'estasi amorosa con la sua natura contraddittoria, dove si ha una fusione tra il suo aspetto più carnale, quello del piacere e dell'attrazione fisica, e l'idealizzazione di quest'ultimo, che assume il valore di una simbolica caduta nel peccato ma al tempo stesso eleva verso l'alto il piacere dei sensi (tra le altre cose, complimenti anche per la scena erotica, che pur essendo molto spinta non scade mai nel volgare e mantiene comunque un certo tenore "velato").
Ottimo capitolo anche questo, come sempre.
A presto, e scusa il ritardo!

Ciao^^
la tua storia dà voce al mito, è come se uno fosse abituato a vedere una statua di marmo e di colpo si trovasse di fronte all'originale da cui è stata tratta la statua. Un originale che parla, fa cose, dice battute, ha fame, sete o prova sentimenti.
I tuoi personaggi diventano umani, ci danno un'idea di quotidianità e di consuetudine, senza per questo scadere nel banale.
Le relazioni si delineano con chiarezza, i personaggi ci mostrano ogni loro lato, attraverso dialoghi e comportamenti che man mano li caratterizzano.
Il capitolo ci lascia con una domanda interessante: esistono persone che non si nascondono? In effetti, tutti i tuoi personaggi sembrano avere strati su strati, che si rivelano pian piano.
Complimenti e a presto!

Eccomi, scusa se arrivo solo adesso.
Se c'è una cosa che apprezzo della tua scrittura, è la capacità di tracciare ritratti così nitidi dei tuoi personaggi, che qui emergono in tutto il loro spessore. Nessuno di loro è ciò che sembra all'esterno, ciascuno di loro nasconde qualcosa dietro l'apparenza esterna, come l'insicurezza dietro la scorza dura di Asio, la malinconia dietro l'atteggiamento scanzonato di Mnesteo, il vuoto interiore che Lirno colma con le sue relazioni fugaci, che lo lasciano tutt'altro che appagato. E poi anche gli altri, i personaggi più di contorno come Enea, Niso e Seresto, sono tutte ben tratteggiate e s'impongono come figure a tutto tondo.
Adesso Asio e Lirno hanno combinato il fattaccio, ma avranno bisogno di un po' di tempo per metabolizzare il tutto a livello interiore. Se non altro, qualcosa si è smosso, e i frutti non tarderanno a mostrarsi, ma questa è una relazione molto pericolosa e loro lo sanno.
Complimenti anche per questo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
29/06/21, ore 08:14

Ciao^^
molto interessante la tua scelta di seguire i vari personaggi in un certo senso "con la telecamera in spalla", come se tu fossi lì con loro e di volta in volta riprendessi uno scambio o un altro. Trasaporti il lettore nel contesto, lo fai in un certo senso assistere come se fosse in un reality. Col che non voglio minimamente sminuire, sia chiaro: nulla a che vedere coi demenziali reality finti del giorno d'oggi. Descrivi i personaggi attraverso i loro dialoghi e le loro interazioni, facendo sì che il loro carattere traspaia dagli atti e dalle parole. Conferisci a ognuno elementi peculiari, la gravitas di Enea, la frivolezza di Lirno, forse solo apparente, la solidità un po' schiva di Alyke... tutto contribuisce a creare un affresco che fa uscire la mitologia classica dai libri e la rende quotidiana, senza però banalizzarla o semplificarla.
Attendo con curiosità il prossimo capitolo, a presto!

Recensore Master
28/06/21, ore 15:45

Eccomi qui.
Un altro bel capitolo, che ci permette di approfondire il quadro variegato che avevi già introdotto nel precedente: qui il focus è ancora una volta sui personaggi, di cui approfondisci la psicologia, le contraddizioni, i rapporti e le rivalità, paure e desideri. Ciascuno di loro spicca come la tessera di un mosaico dai colori vivi, ciascuno emerge per le proprie particolarità, e accentua il carattere corale di questa storia.
Si comincia con Alyke, indispettita per la sconfitta, che si presenta subito come una persona dallo spiccato senso dell'onore, indipendente e dal carattere fermo. Creusa è simile, ma più sensibile al giudizio altrui e più propensa a giudicare gli altri, tra cui suo fratello Ettore per come tratta Lirno.
Poi abbiamo Enea e Lirno, i due gemelli figli di Venere, dea dell'amore, che ne incarnano i due differenti aspetti: l'Amore inteso come forza universale, un sentimento che permea tutto e nobilita le azioni degli uomini, e l'amore carnale, che trova soddisfazione solo nella sua manifestazione fisica, che si nota con chiarezza nel rapporto tra Lirno e Adrasto. Enea agisce come la personificazione di questo sentimento assoluto, su di esso basa i propri valori, mentre l'altro riflette l'aspetto mutevole del sesso, vaga di corpo in corpo in cerca dell'appagamento fisico perfetto ma privo di sentimento. Molto bella la metafora del "nomade ermafrodito".
Infine Asio, che sotto la scorza di uomo impulsivo e schietto nasconde un'anima saggia e lungimirante, e forse un'ambizione che non ha avuto ancora modo di manifestarsi appieno, mentre Deifobo è un adolescente rude e sfrontato, che sembra aver fretta di crescere per vivere la propria vita all'avventura, libero da obblighi. Chissà se le parole dell'Irtacide hanno avuto un qualche effetto su di lui?
Ottimo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
25/06/21, ore 17:31

Ciao, eccomi qui come promesso^^
Innanzitutto, ti faccio i complimenti per la tua profondissima conoscenza della storia e della mitologia classiche. È sempre bello leggere qualcosa in cui un autore è molto ferrato, perché innanzitutto si coglie il substrato solido delle conoscenze sedimentate, e poi spesso si impara anche qualcosa.
Qui vediamo una scena di caccia nella quale tu, attraverso i dialoghi e gli scambi, ci tratteggi il carattere di vari personaggi. Ce ne formiamo un'immagine vedendoli parlare fra loro, rimbeccarsi, esortarsi a vicenda, ognuno col suo modo e le sue parole.
Già si delineano relazioni particolari, forse destinate a diventare più strette col proseguire dei capitoli. Si colgono strutture di perosnalità e modi d'agire, ognuno peculiare di un determinato personaggio.
Sono molto curioso di leggere il seguito, complimenti e a presto!

Recensore Master
24/06/21, ore 16:18

Ciao, finalmente eccomi qui ^^
La storia si apre con una panoramica che affonda le radici nelle origini genealogiche e mitiche del popolo troiano, tracciando paralleli tra le varie linee dinastiche e risalendo agli antenati dei vari personaggi che popolano questa vicenda, e che tu nella seconda parte del capitolo presenti a uno a uno.
Le figure che fanno parte del racconto sono tante, e diversi sono i ceppi da cui esse provengono, ma tu sei riuscita a dare spazio a ciascuno di loro, a tratteggiarne la personalità con varie pennellate, sia per il modo in cui si rapportano l'uno all'altro sia per le strategie adottate durante la caccia al damma.
Sembra già che tra Lirno e Asio si stiano sviluppando delle dinamiche parecchio ambigue, per non parlare di Euridice, che per impedire la vittoria di Alyke (che per ora ha tutta la mia simpatia, e che speravo vincesse insieme ad ACATE e al collare antipulci) ha favorito quella Enea XD
Ottimo capitolo, per una storia che si prospetta parecchio ricca dal punto di vista dei personaggi.
Alla prossima!