Recensioni per
Tornare a casa
di Najara

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/07/21, ore 17:44

Ciao, dato la recensione e l'onere di cui ti sei fatta carico, trovavo più che giusto passare per la tua storia.
Mi è piaciuta davvero tanto, perché sei riuscita a mettere la guerra ib orimo piano, a dare un taglio introspettivo e a trasmettere l'angoscia del protagonista.
Credo tu abbia centrato una delle tematiche che spesso si ignora o si descrive poco, cioè quello che accade dopo la guerra, sia dal lato dei vinti che dei vincitori.
Ancora complimenti!

Recensore Veterano
23/07/21, ore 10:53

Ciao Najara,

Dopo aver visto sul forum le vicende del Gigante che non avanza, ho pensato di dare un'occhiata alla tua storia. Quindi eccomi qua.

Allora, hai tirato fuori una storia decisamente triste, un soldato che fugge dagli orrori della guerra per poi scoprire che è finita e non avere il tempo di gioirne.

Hai fatto un ampio uso di frasi brevi, che mi pare funzionino bene per accompagnare le scene di questa storia.

Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosina di più per capire meglio la psicologia del protagonista, ad esempio uno scambio di battute in trincea con i compagni prima della fuga, che poteva anche essere un suo ricordo mentre sonnecchiava esausto nella foresta.
Hai scelto invece di raccontare la diserzione, affrontata dal giovane soldato con uno spirito vicino alla follia, ma è così che doveva essere, perché questo è il risultato di quel che ha visto, udito e vissuto. Poi, arrivato al mare, ritrova il suo "io fanciullo", il suo se stesso perduto, e la gioia che da tanto tempo era scomparsa dal suo viso. E diventa un ragazzino fragile e indifeso.
Probabilmente l'alternativa alla fuga era la morte, e lui, che aveva scelto di vivere, viene sorpreso da dei soldati più duri di lui, o forse solo più fortunati, e ucciso con disprezzo all'alba del cessate il fuoco. Una beffa del destino davvero tremenda.

Non ho poi notato errori grammaticali, ma solo alcune frasi che credo meritino dei ritocchi:   

> Non sapeva verso cosa, gli occhi li teneva ancora chiusi al riparo dal gas che li stava facendo lacrimare.

"al riparo del gas" non mi piace...
"Ancora chiusi" suggerisce che il gas non ci sia più, che sia un pericolo passato.
Quindi il tener chiusi gli occhi, adesso, non serve più a ripararli dal gas. Piuttosto erano irritati, gli facevano male, e per questo non riusciva a tenerli aperti.


> Trovò davanti a sé del vuoto, allungò la mano e la immerse nell’acqua, rapido portò le mani a coppa e le tuffò per poi schiaffeggiarsi con l’acqua il volto, una, due, tre volte.

Questo passaggio non funziona... Il "vuoto" che lui trova è uno spazio vuoto, ma questo non significa che ci sia dell'acqua... Quindi provoca una certa sorpresa nel lettore il fatto che lui la trovi. E poi fai delle ripetizioni che potevi evitare.

"Trovò dell'acqua davanti a sé, allungò la mano e la immerse nella pozza, rapido vi portò anche l'altra, le congiunse a coppa per poi sciacquarsi il volto, una, due, tre volte."


> Non seppe per quanto continuò a strisciare nel fango

Secondo me, sarebbe meglio aggiungere "tempo" o "a lungo" dopo "per quanto".


> ma quella era erba e lui si cullò nella gioia di quel ritrovamento.

Qui... bisogna capire dove aveva combattuto, ma imbattersi in dell'erba non mi sembra difficile anche nelle vicinanze di un campo di battaglia, perciò fatico a comprendere tutta questa gioia nel vederla, che mi pare invece eccessiva.


In conclusione, l'ho trovato un racconto gradevole e piacevole da leggere, che però potrebbe essere migliorato. Per essere un racconto "storico", trovo che manchino dei dettagli che gli diano, appunto, uno spessore storico. Ad esempio: dove si è svolta la vicenda, in quale guerra, ...


P.S.: anch'io mi trovo in contest che ha qualche problema con il giudice, quindi... in bocca al lupo a tutti noi, e che salti fuori una soluzione! 😊