Sono tornata a casa, e non sai che piacere enorme è per me farlo. Perché la tua storia è una di quelle rare perle che ti rimane nell'anima e nella mente, di cui ricordi i personaggi perché l'immaginazione ha disegnato nella testa il profilo di ognuno di loro associandolo al carattere peculiare che li contraddistingue.
Ritrovo con piacere il gigante bianco Sir Haldir, un uomo (anche se forse non è la definizione adatta a lui) che ha sofferto e lottato tanto, che ha portato su di sé un fardello pesante fatto di rimpianti e silenzi. Lo ritrovo accanto alla piccola Seleina, con la quale ha instaurato un legame inscindibile e profondo.
Una domanda criptica gli viene posta... una domanda la cui risposta implica dolore ma anche continuare ad andare avanti nonostante tutto.
"In quante parti può spezzarsi un cuore?" in tante parti forse... anche minuscole e impercettibili, ma non smetterà mai di amare ne di soffrire. Credo che la risposta di Haldir in parte voglia significare anche questo.
Spesse volte chi ci conosce da tanto tempo non ha bisogno di guardarci in volto per capire i nostri silenzi ne gli stati d'animo. È un po' quello che fa Taka, i cui occhi sono preclusi dalle bellezze del mondo ma scrutano fin nei recessi delle anime più tormentate. Ha un modo tutto suo di rivolgersi al suo signore, ma lei può permetterselo, perché ha dalla sua la conoscenza e la saggezza per poterlo fare.
Io spero davvero che questo sia il primo capitolo di tanti e tanti altri che ne seguiranno. Ritrovarti, non mi stancherò mai di dirlo, è stato un regalo inatteso e graditissimo. Che dire... se non che attenderò con ansia il prossimo aggiornamento rinnovandoti come sempre i complimenti per la tua bravura. C'è magia in ciò che scrivi, e ciò che senti lo trasmetti a pelle anche a noi che leggiamo. Una dote più unica che rara.
Alla prossima 😊 |
