Gentile Autrice, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo e devo ammettere che questo brano mi ha sorpreso per il suo contenuto. Sei stata in grado di trasformare un avvenimento altamente significativo per Oscar, quale il ferimento dell’augusto genitore a cui è molto legata, in un momento di leggerezza, tramite questa improvvisata lezione di danza, affinché fosse preparata per la serata che le era stata confezionata alfine di trovare marito.
Anche questa volta il suo partner in questa avventura, che li riporta entrambi a periodi piacevoli della loro infanzia, è André che, per ottemperare ad una richiesta da parte del generale, si rende disponibile a fare da cavaliere ad Oscar. Tutti e due inizialmente presi dai ricordi che Monsieur Balais ha rievocato in loro, poi, essendo rimasti soli, hanno avuto la possibilità di lasciarsi andare fuori da un protocollo che, anche in questa occasione, avevano dovuto mantenere, scoprendo un diverso sentire. Ma se per André è quasi un desiderio che si realizza il poter stringere in un abbraccio Oscar, per quest’ultima invece è una presa di coscienza che André non è solo più l’amico che ha avuto a fianco per tutta la vita, ma qualcuno che le fa provare determinate sensazioni mai avvertite prima. Consapevolezza che la segue volendo quasi ritrovare quell’armonia creatasi in quegli istanti di lezione, per poi essere stati approfonditi, forse un po’ troppo repentinamente, secondo me, conoscendo il carattere di Oscar. Ad interrompere quella ridda di emozioni che li ha travolti entrambi arriva provvidenzialmente Nanny, la quale trascina Oscar nei preparativi, ma Oscar sa già come si comporterà durante quella serata, che non vorrà subire come una imposizione perché ne va del suo futuro e, forse, non solo del suo, ma anche quello di qualcuno che le ha dimostrato quanto tenga a lei.
Un intermezzo da leggere reso piacevole dalla tua scrittura fluida, con un risvolto interessante, poiché ha portato una piena consapevolezza in Oscar del suo essere e del suo sentire.
Un caro saluto. |