Eccoti Demy con un altro capitolo particolarmente interessante, che giunge a smascherare il comportamento folle di Elizabeth, mentre Ross sta lentamente ma costantemente riprendendo possesso di ciò che è suo e che vuole condividere con chi gli è sempre stato fedelmente accanto. Il banchiere Pascoe è felice del suo ritorno e caldeggia gli obiettivi di Ross, i quali non potranno che apportare ulteriore benessere alla gente della zona. Infatti tutti i suoi minatori sono lì pronti ad aspettarlo, e certi che, in mano sua a dirigere nuovamente il mondo minerario della zona, le loro condizioni di vita potranno notevolmente migliorare. Infatti Ross prima di assegnare nuovi compiti agli uomini vuole che ognuno di loro possa essere visitato da Dwight per stabilire se possono calarsi nelle profondità delle miniere poiché i loro polmoni non hanno subito danni o se contrariamente debbano attendere a funzioni all’aria aperta e quindi solo in superficie. Ross ha sempre avuto a cuore la vita di coloro a cui dava lavoro e ora, che non è oppresso dai debiti, visto il nuovo potenziale delle scoperte di filoni altamente reddituali, maggiormente ha un occhio di riguardo per i suoi lavoranti.
Tornando a casa, mentre tutti lo accoglievano quasi fosse un figliol prodigo, Elizabeth si mantiene sulle sue e ascolta i progetti del marito senza poter interferire. D’altra parte ha ben altri pensieri che le occupano la mente, come le insistenze da parte di George Warleggan, il quale non crede a tutto il castello di menzogne che ha messo su, non così tanto abilmente. Lui sospetta che il figlio che attende sia suo e non di Ross, e mette quindi alle strette Elizabeth, che continua a spergiurare che ciò che ha sempre asserito sia la pura verità. Ma George è un giocatore molto più abile di lei: nella sua mente deve aver intessuto il piano che sta per proporle per mesi interi. Vuole infatti che il figlio, quando sarà venuto al mondo, gli venga consegnato, per poi, dopo che sarà cresciuto, poterlo adottare, facendolo diventare l’erede della sua fortuna. Elizabeth non riesce a credere a quella proposta che giudica ignobile: dividere una madre dalla sua creatura. Ma George sa quale sia il punto debole di Elizabeth: l’essere messa alla berlina da parte della gente che conta, per lei sarebbe un’onta alla quale con difficoltà sopravviverebbe. E così Elizabeth, frastornata, decide di mettere in atto il suo piano ben prima del tempo che le aveva consigliato il medico che le aveva preparato la pozione. Poco le importa di quello che potrebbe pensare Ross, d’altronde non stanno condividendo più niente, e tantomeno intimamente sono diventati, per volontà di Ross, praticamente due perfetti estranei. Ma il piano, accarezzato come l’unica e ultima soluzione ai suoi problemi, le si ritorce drammaticamente contro, partorendo una bimba nata morta e subito seppellita, assistita sia dal dottor Choake che da Dwight, il quale non sa spiegarsi cosa abbia provocato quella emorragia che ha poi determinato un taglio cesareo, che poche garanzie di successo dava. Ora, Elizabeth, penso che stia scontando il suo castigo per aver sparigliato così tanto le carte, pensando di poter giocare con il destino e di poterlo tenere a bada, invece ora può solo piangere per la misera donna che è diventata, sola e senza amore.
Passaggio molto intenso che, con la tua capacità, ci ha riportato a vivere le scene che stavi narrando con particolare partecipazione. Sono stata in grado di assistere alla gioia di Ross nel suo tornare a casa attorniato dalla sua gente, ho percepito la freddezza del rapporto tra lui e la moglie, ho osservato George mentre stabiliva le nuove regole del gioco e infine ho visto Elizabeth abbattuta dalla sua stessa colpa.
Complimenti per essere in grado di farci assaporareuna vasta gamma di emozioni.
Un caro saluto da me, finalmente a casa dal lavoro. |