Bellissima questa poesia, Morgana.
Sai che amo gli haiku e tutto ciò che è corto, ma è da tanto tempo che cercavo soluzioni più nostrane.
Questo schema di due decasillabi più un quinario mi sembra affascinante. Per quel qualcosa d'improvviso, di incompiuto, che presenta l'ultimo verso.
Molto musicale il tutto, consente una maggiore espressività (25 sillabe anzichè 17).
E il soggetto è fra i miei preferiti. La notte insonne. Quando, complice il buio, tutti i sensi si acuiscono, i pensieri si amplificano, i pori della pelle si spalancano.
Non ho saputo resistere alla tentazione di provare un remake. Ma non lo pubblico, non voglio rubarti la poesia, tranquilla.
Ho tolto "riempie", leggermente prosaico; ho eliminato la ripetizione "notte" / "notturno"; ho aggiunto la rima, di cui faccio sempre un po' di fatica a liberarmi. Bilanciata, per renderla meno infantile, da una grammatica più azzardata.
Di cicale la notte martella
Come il cielo con ogni sua stella
Ed io non dormo.
Grazie per avermi emozionato. |
