Recensioni per
E mi manchi
di etienne86
Scritta lo scorso anno e letta da me solo oggi...Un pezzo breve ma che potrebbe essere uno spunto per una fanfiction ...Non hai mai pensato di sviluppare una trama ....Secondo me ne uscirebbe qualcosa di diverso dal solito ... Anzichè partire dalla camicia strappata o dall'episodio di Saint Antoine parti dal rientro di Oscar dopo la notte trascorsa a vigilare le strade di Parigi dove i soldati della Guardia si rifiutano di intervenire per aiutare un qualunque nobile ect...Cerca lo sguardo di Andrè ma nulla è come prima...Torna a a palazzoaJarjaeys e si conclude con un mi manchi...Un buon punto di partenza non trovi... |
Ciao etienne86. Una storia molto bella, dove mi sono immersa nei pensieri di Oscar in questo frangente che hai scelto. Mi hanno colpita le espressioni "Io ho cacciato l’attendente, tu hai cancellato l’amico" e "Io ho cacciato l’attendente, io ho dimenticato l’amico" riguardo le quali ho riflettuto. Tutto converge in quel "mi manchi" nel finale." Uno scritto che nella sua brevità è incisivo e al tempo stesso delicato. Un caro saluto. |
Ben ritrovata, cara Etienne, con questa one shot che scopre a poco a poco l’animo di Oscar, la quale sta comprendendo quanto fosse essenziale per lei avere avuto sempre al fianco André. |
Anche se l'anime non ci dà testimonianza di questi ripensamenti, io condivido con te l'idea che Oscar deve aver avuto molti rimpianti. Non c'è nulla come perdere una cosa per apprezzarla davvero. |
Uno dei momenti più bui della vita di Oscar, voluto da entrambi, per le azioni più che per le parole. |
Che bel testo! |
Uno spunto tenue e pieno di grazia, trattato in modo lieve eppure profondo. Mi piace la quieta semplicità - che è spesso un risultato molto difficile da raggiungere-della conclusione, in cui Oscar inizia a fare i conti con se stessa e ad ammettere che, sì, può anche volere vivere come un uomo, ma non per questo doveva escludere dalla sua vita Andrè. La sua mancanza inizia a essere un tarlo che non abbandona, diventando spunto per quella autoanalisi che spesso Oscar tralascia, sia per educazione che per abitudine auto-imposta, che, infine, per scarsa inclinazione naturale a guardarsi dentro. Molto bello il tocco finale: quell'immagine fuggevole del Generale che spia la figlia mentre ritorna a casa stanca e distrutta, chiedendosi se abbia poi agito bene sfidando le leggi degli uomini e della natura. Una bella one-shot, davvero: mi è piaciuta tanto. A prestissimo, D. |
Gentile Etienne, |
Cara Etienne, sono via e scrivo dal cellulare quindi spero che il maledetto t9 non mi giochi brutti scherzi. |
Buongiorno Etienne, |
Bentornata e che piacere vedere un tuo scritto! Che dire? Estremamente verosimile, Oscar deve aver pensato esattamente quelle cose. Naturalmente, si sarebbe fatta spellare viva piuttosto che ammetterlo ad alta voce e non so dire se ciò fa più arrabbiare o stringere il cuore. Scritto breve, ma pieno di sensibilità e ben congegnato, come il tuo solito. Brava. |
Bello semplice e lineare. Soprattutto i sentimenti che prova e che affiorano nei suoi pensieri. Bentornata e spero di leggerti ancora. Un abbraccio forte, Ornella. |
Cara Etienne86, |