Ciao, mi dispiace moltissimo non essere riuscita a passare prima, ma come sai questa tua storia è sempre così piena di spunti e di momenti di riflessione e così per poter leggere e commentare adeguatamente un capitolo devo avere più tempo del solito e tranquillità... e purtroppo non è sempre così facile!
Il capitolo si apre con una scena di grande impatto emotivo: Christian va a trovare il comandante Flores ferito. Ho amato moltissimo come hai saputo analizzare i sentimenti di entrambi gli uomini, Christian vede per la prima volta il suo superiore come un uomo vulnerabile, non più solo una macchina per combattere, e si rende conto che anche lui ha le sue debolezze, ricorda fin troppo bene le sue parole, la sua speranza di morire per ritrovare una persona perduta e amata e si rende conto forse per la prima volta di considerare il suo superiore un mentore e non solo un uomo che ordina e comanda senza interessarsi a nient'altro. Dal canto suo Flores è deluso, avrebbe preferito morire per rivedere la sua amata Isabel e odia sentirsi dipendente dagli altri, inutile per i suoi uomini. Eppure sono convinta che le parole di stima e rispetto di Christian lo abbiano colpito al cuore, che si renda conto di essere importante per la sua squadra e che proprio per questo, cercando di nascondere l'emozione che prova, svia subito il discorso parlando di quello che dovranno fare adesso senza di lui, di come dovranno seguire senza discutere gli ordini di Reyes (che continua a rimanermi antipatica!), anche il modo quasi ironico di trattare Christian ("dovrebbe fare il missionario") mi è sembrato un modo per mantenere le distanze dal seal che lo ha salvato e che gli ha dimostrato tanta stima. Flores non vuole più affezionarsi a nessuno, ha già sofferto troppo, ma io spero che non debba finire così. Intanto, però, Christian riceve una "visita a sorpresa" e non per un buon motivo: è Maryam che lo avverte che Samuel è stato gravemente ferito. Ed è meraviglioso come Christian accorre subito al capezzale dell'amico, come si prodighi per lui, lui sa benissimo come ci si sente, è stato ferito gravemente molte volte e quindi è la persona più adatta per stargli vicino, incoraggiarlo e consigliarlo, aiutarlo a resistere al dolore. Infatti per distrarlo cerca di farlo parlare di Margaret, di come si sono conosciuti: Christian sa per esperienza che pensare alle persone che si amano è il modo migliore per lottare contro il dolore e le ferite, chissà quante volte lui stesso ha superato traumi gravissimi pensando alla sua Katherine e ad Alisia che lo aspettano a casa, quanto questo pensiero gli avrà dato la forza di combattere per vivere, per guarire e tornare dalla sua famiglia. E trovo molto bello che Christian usi la sua esperienza personale per aiutare Samuel.
Ho letteralmente adorato la scena tra Maryam e Karim, non solo tutta la parte in cui lui cerca di convincerla a fare la scelta giusta e a sposarlo, che lui la aiuterà e che la renderà libera... mi è piaciuto soprattutto il momento in cui i due vedono aerei americani in volo verso Herat e, per la prima volta, vediamo Karim fragile, vulnerabile e spaventato, perché là c'è la sua famiglia e lui non può fare niente per raggiungerli o per proteggerli. Meraviglioso il gesto di Maryam che abbraccia Karim e in quel momento i ruoli si capovolgono, non è più lui che deve aiutare e proteggere lei, è Maryam che con la sua presenza e il suo affetto cerca di rassicurare e rincuorare il suo amico. E forse proprio qui sta il problema, che probabilmente Karim comprende solo ora: lui ha sempre trattato Maryam come una bambina da tenere al sicuro, come una figlia, invece di trattarla come una persona pari a lui, una giovane donna che può fare le sue scelte e che può essergli di conforto quanto lui lo è per lei. Magari è anche per questo che Maryam non vuole accettare la sua offerta, non vuole essere ancora una volta "protetta" da un uomo, sebbene in questo caso sia a fin di bene e per vero affetto, lei vuole poter camminare sulle sue gambe e vivere la sua vita senza dipendere da qualcuno. E in questo posso capirla, anche se, come ti ho ripetuto mille volte, mi piacerebbe che lei e Karim potessero innamorarsi davvero e che vorrei che Karim trovasse una persona che lo ama e lo rende felice, se lo merita tantissimo!
Nel finale di capitolo cambiamo del tutto scena, siamo a San Diego e ritorniamo al ritrovamento dell'aereo sul quale sono morti i genitori di Christian (anche questa è una parte che mi incuriosisce tantissimo e della quale non vedo l'ora di sapere di più!). Mi è piaciuto molto il modo in cui hai rappresentato il fatto, da una parte ci sono le persone coinvolte in questo ritrovamento e che rivivono il dolore di ventitré anni prima (e per fortuna che almeno a Christian questo trauma è momentaneamente risparmiato), dall'altra ci sono i giornalisti che, molto diversi da Samuel, pensano solo allo scoop e anzi calpestano il dolore dei parenti delle vittime, cercando solo un'intervista sensazionale. Questa, purtroppo, è una realtà che vediamo tutti i giorni e tu sei stata bravissima a descriverla in tutto il suo squallore. Per fortuna Fabian è riuscito a tenere Sophie lontana dai giornalisti che volevano chiederle del marito perduto, quando succedono queste cose mi arrabbio moltissimo, come si può non avere rispetto di persone che stanno già soffrendo? La povera Sophie non ha solo perduto il marito giovanissima, ma ha anche vissuto in prima persona il terribile dramma dell'aereo che precipitava, ha sentito la voce dell'uomo che amava mentre andava verso la morte, bisogna essere peggio delle bestie per volerle rinnovare un dolore così atroce. Fabian è molto tenero e coraggioso nel restare accanto a Sophie nonostante la sua ostilità, io posso capire anche le resistenze della donna, quello che ha vissuto è il peggiore degli incubi e neanche Fabian, con tutto il suo amore, può capire quanto possa essere stato terribile. Oltretutto lei continua a torturarsi pensando a cosa può aver sbagliato, a sentirsi in colpa, anche se sono sicura che non avrebbe potuto fare niente e che non sia colpa sua né di Brian, penso che ci sia qualcosa dietro, ma che nessuno dei due avrebbe potuto fare niente per evitare la tragedia. Fabian lascia che Sophie sfoghi su di lui la sua frustrazione e il suo dolore, non pretende niente da lei, sa quanto soffra e alla fine anche la donna deve riconoscere che, nonostante la terribile disgrazia vissuta, è stata ripagata trovando un marito come lui che non la forza, non è geloso del suo passato e rispetta il suo dolore. Fabian è un personaggio che hai inserito solo in questi ultimi capitoli, ma già mi sono affezionata a lui e ammiro la sua tenacia e il suo amore per Sophie, come ha detto lei chiunque altro l'avrebbe lasciata, avrebbe annullato il matrimonio, lui invece vuole starle accanto nonostante, forse, sappia anche che Sophie non lo ama quanto ha amato Brian.
Come vedi ogni volta che mi immergo nella tua storia poi resto avvinta dalle emozioni e dall'intrecciarsi delle vite dei tanti personaggi che hai creato, per questo non riesco a passare spesso quanto vorrei, questa tua storia necessita di tempo per essere letta e per tutti i commenti che voglio fare, sei davvero bravissima a creare tante trame e sottotrame e a far vivere le emozioni dei tuoi personaggi al lettore. È una storia sempre più affascinante e intensa e io spero sia di poter passare presto dal prossimo capitolo sia che tu possa aggiornarla il prima possibile.
Complimenti di cuore, sei una scrittrice sensibilissima e riesci sempre a emozionarmi!
Un abbraccio!
Abby |