Ciao Elenabastet, decisamente hai solleticato la mia fantasia con questo crossover tra il mondo di L.O. e quello della serie tv cult X Files, una delle mie serie preferite, che ho visto e rivisto parecchie volte. Sono pertanto curiosissima all’ennesima potenza di vedere come farei interagire i due mondi, anche se i personaggi che movimenteranno il tuo racconto sono avvezzi a districarsi con casi sia complicati che al limite del possibile.
Per introdurci, ci dai l’opportunità di ripercorrere gli ultimi momenti concitati che avevano portato alla morte di André su quella piazza, che aveva erto barricate e che aveva visto tanti giovani immolarsi per la causa della libertà.
Ho rivissuto, tramite i dialoghi ripresi dall’anime, quei momenti tragici con l’addio di André alla sua Oscar e la disperazione di quest’ultima che esplode in quel grido: “Non è giusto!”.
Poi ci ritroviamo nel tempo presente, tra l’altro recentissimo, dove Alex è in missione per conto di Marita per ricercare manufatti particolari che hanno dei poteri, ma che ancora non sa bene quali siano, sa solo che sono importanti per la donna che glieli ha richiesti e di cui è follemente innamorato.
Siamo nella Parigi del terzo millennio, ma lui si sta dirigendo verso Versailles e precisamente, secondo le indicazioni della sua amica Penelope, una nerd interessantissima, presso un palazzo che dicono abbia su di sé una maledizione: decisamente sarebbe pane per i denti di Mulder e Scully che in queste situazioni ci sguazzano.
Il palazzo ha qualcosa di sinistro e sembra essere fuori dal tempo e, tra l’altro, l’atmosfera e le strane voci e i rumori che si odono non fanno presagire niente di positivo.
Tutto è coperto da una patina di polvere, tutto tranne il ritratto di una bellissima donna, in sella ad un cavallo, dallo sguardo serio e malinconico al contempo. Ai piedi del ritratto un biglietto con il quale, noi sappiamo, Oscar avesse scritto al padre, chiedendogli perdono per averlo deluso.
Il tempo è trascorso velocemente ed è giunta la sera, e con la sera anche un possibile temporale nel quale si sente l’eco lontana di un grido, che reca parole dal profondo significato: No non è giusto!
Decisamente un inizio con il botto, dove molti sono gli interrogativi che richiedono di ottenere una risposta, e chissà se Alex, confidandosi con Penelope che è un’analista coi fiocchi, potrà iniziare a capire qualcosa sia di quel palazzo che dei suoi antichi abitanti e magari comprendere il significato del biglietto trovato sotto al ritratto.
A presto! |