Lo sai, apprezzo molto le poesie corte, per l'intelligenza che richiedono nello scriverle.
Per assurdo, sono anche le più lunghe da leggere. Occorre una maggiore concentrazione per immedesimarvisi.
Solo adesso riesco a dedicargli del tempo.
Mi piace molto il contrasto fra la lentezza dello "sciabordio" e quel dotto "subito" della citazione.
Non so, come per sottolineare il "vagare" senza tempo, infinito e indefinito, "della mente".
È una bella poesia, che riesce a trasmettere, con poche azzeccate parole, il tuo "coinvolgimento".
Complimenti. |