Perfetto, stavolta, il confezionamento dei versi.
Ne prendo atto nell'incisività di ogni singola linea, nei coraggiosi andare a capo, nell'evolversi del significato di parole affini ("mi sovrasta, mi sovrasti"), nella presenza di qualche parola ricercata.
C'è come una profonda stanchezza dei giorni inconcludenti (le parole), un desiderio di maggiore concretezza (le mani), una battaglia interiore (i ricordi). Ma è tutto vissuto attraverso la patina addormentata di un sogno. |