Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
21/11/21, ore 15:39

Ciao Alessandro. Mi fa piacere tornare a commentare un tuo scritto. Uno scritto personale in questo caso, dove ho percepito il tuo sentire attraverso le tue parole. Parole dolorose, sincere, che vengono dal profondo. Ho ben immaginato questa figura nel suo essere nella vita terrena, fino alla dimensione eterna. Mi ha colpita in modo particolare quanto scritto nelle note, dove ogni nodo che resta insoluto deve essere sciolto facendo riemergere il tutto. Uno scritto dove ci si può rispecchiare considerando altre situazioni della propria vita ed è bello questo scambio con i lettori. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 21/11/2021 - 03:42 pm)

Recensore Master
16/11/21, ore 23:04

Ciao Ale! Sono passata per caso su EFP, ultimamente mi capita di rado, ma tengo comunque a non interrompere i rapporti con gli autori e le persone che ho conosciuto sul sito.
Ho letto la tua poesia e all'inizio non capivo di chi parlassi, poi è stato chiaro. Tuo nonno deve essere stato "padre e padrone" come si dice dalle mie parti, un uomo burbero che non è stato capace di donare amore. O forse lo donava a modo suo, che era l'unico a lui noto.
Penso che i nonni di un tempo fossero tutti un po' così, figli della guerra in fondo, sicuramente diversi da quelli di oggi, quasi degli amici per i nipoti.
Una bella poesia comunque, che arriva dritta al cuore.
Bravissimo,
Nina

Recensore Master
27/09/21, ore 11:40

Caro Ale,
mi avvicino con passo lento e malfermo al tuo nuovo "rimasuglio", che in realtà frammento non è, è una storia completa vista attraverso gli occhi limpidi e cristallini - davvero "cristallini / come l'acqua di fonte", mai di ghiaccio - di un nipotino pieno di fiducia nella vita e negli uomini.

Sono titubante, dicevo, perchè so che metter giù queste parole ti è costato dolore. "È una di quelle poesie che fanno male, a chi le scrive". Non ti senti comunque più libero, una volta che hai finito di scrivere?

È stato per te come aprire un vaso di Pandora che eri riuscito a sigillare un po' alla meglio. Adesso però sei un'altra persona, più saggia e più temperata. Magari, se lui fosse ancora vivo, riusciresti a scoprire, fra i diverticoli dell'animo umano, anche qualche lato positivo, non lo impersoneresti più col Male, quello con la lettera maiuscola, "il Male in persona". 

La voglio leggere "solo come componimento poetico", la tua poesia, come chiedi tu.
Ebbene, i versi sono come sempre molto belli, a volte incisivi, spezzati, a volte fluenti. Sempre spontanei, come il parlare sotto l'influsso delle emozioni. Sempre attenti a mettere in risalto i più piccoli particolari.

Le pennellate che descrivono il personaggio rimangono impresse. Divorato dal Male, finisce per essere divoraro da un brutto male.

Suggestivo è l'evolversi dell'autore. Da "becero nipote, / con il cuore di ghiaccio" (come se il ghiaccio, in materia di affetti, fosse l'opposto dei ghiacciai di cui tanto si parla oggi: si espande, dagli occhi del nonno al cuore del nipote, anzichè ritirarsi) rimane colpito dal contrasto fra "la sua ira isterica" e il suo "volto sereno" sul letto di morte.
E infine riesce a profondersi in una carezza.
Perchè ormai l'azione del tempo ha cancellato ogni cattiveria. Gli involucri esterni sono ormai decomposti. Rimane, ben visibile, il bisogno della carezza.
Bisogno forse che è comune a tutti noi, genuinamente beceri o falsamente forbiti.
Una carezza anche a te, caro Ale, e tutta la mia stima per la capacità che dimostri di essere sincero e trasparente.

Recensore Master
27/09/21, ore 00:18

Al solito, quello che scrivi scava dentro, con un pennello dipingi a grandi tratti, poi definisci anche i dettagli. La poesia è estremamente personale ma trasmette qualcosa in maniera potente, non so di preciso cos'è, forse ciò che volevi trasmettere. Le frasi finali chiudono la poesia in maniera non scontata, facendo cogliere una riconciliazione se non un perdono.
Credo che mai come in questo periodo abbiamo tutti uno smodato desiderio di futuro e di amore, ti auguro di trovare ciò che cerchi.
Alla prossima,
Beeble

Recensore Master
26/09/21, ore 20:55

Alessandro, non leggevo le tue poesie da tempo. Stavo bazzicando nella sezione e trovo questa tua, che è un po' difficile da descrivere con mere ed effimere parole, ma forse più che altro con emozioni. Ho provato enorme tristezza mista a rabbia in questo componimento, ma nei versi finali ho poi notato una inclinazione al perdono ed una sorta di chiusura volitiva nel senso di fare pace con te stesso e questa persona che ho scosso in te tali emozioni.

Bravo, molto bravo.

AP.

Recensore Master
26/09/21, ore 10:23

Buongiorno Ale,
brividi! A fine lettura ho avuto i brividi! La sincerità e impregnata nelle parole, così come le sensazioni di come vivevi le visite a tuo nonno. È stato come un turbine e sono stata trascinata da esso.
Rimango sempre coinvolta nelle tue poesie, sarà che ci sono cose che rivedo come un riflesso, non so. Sono sicura che sei veramente bravo a pesare l'importante di ogni parola e metterle assieme.
I parenti che spariscono dopo la scomparsa di una persona di riferimento e punto d'incontro è qualcosa di comune, posso confermarlo.
Tantissimi complimenti e sono contenta che gli impegni siano terminati... la vendemmia è un'attività pesante, spero che adesso avrai modo di riposarti.
Buona domenica ^^

Recensore Master
25/09/21, ore 11:03

Ciao Alessandro!
E' sempre un piacere leggerti!
Hai ragione, il passato dovrebbe rimanere tale e non definirci, non farci soffrire ulteriormente. Tuttavia, i pensieri restano e se c'è qualcuno che perfidamente o in modo più o meno intenzionale li fa emergere, ecco che si soffre e si è costretti a fissare il passato.
I tuoi versi, però, non vogliono aumentare il male e tu sei un'anima buona che non se la sente di alimentare l'odio con altro odio, perché si sa che la cattiveria distrugge e non costruisce, è autodistruttiva.
La tua carezza e queste parole scritte nero su bianco saranno, se non la tua vendetta, la tua coraggiosa reazione ad un passato che è meglio non si avvicini troppo al presente.
Tu continua per la tua strada e non ascoltare o ricordare le parole di chi non ti ha mai compreso e ti ha ferito.
Vali molto più di quello che ti hanno fatto credere.

Complimenti!
Un abbraccio!

-Bigin

Recensore Veterano
24/09/21, ore 18:50

Ciao!
Sono profondamente dispiaciuta che tu non abbia potuto godere di un nonno amorevole. I nonni nella nostra società sono figure fondamentali, ma, come per qualsiasi altro ruolo, non tutti vi sono portati.
È importante peró che tu ricordi le tue radici, anche se non sono come le vorresti. Forse un giorno accadrà qualcosa che ti porterà a comprendere i "perchè" di una personalità tanto particolare.
Ti auguro una buona campagna autunnale. Se non erro dopo la vendemmia si passa alla potatura... Potrei sbagliare, io uccido le piante solamente con lo sguardo e la campagna non è luogo adatto a me. Buon lavoro a te che svolgi un mestiere importante!
A presto!
Jean

Recensore Master
24/09/21, ore 15:43

Buongiorno Alessandro,
una poesia questa tua che deve essere letta, almeno per come la vedo io, come una liberazione da un fantasma che finalmente ti ha lasciato e non potrà mai più tornare a perseguitarti con quei suoi gelidi occhi.
Gelidi gli occhi, gelido il comportamento di chi tiene a distanza le persone, di chi forse si ritiene migliore degli altri, sempre una spanna sopra di loro.
Nella sua vita chissà se avrà goduto di un amore, sia da parte della moglie che dei suoi figli, anche perché un carattere così chiuso, e a tratti ostile verso il prossimo, non avrà trovato sicuramente una sponda quando si sarà sentito triste e poi più avanti quando ha dovuto affrontare la malattia che se lo è portato via, concedendogli probabilmente quella serenità di animo che non è stato in grado di trovare e di coltivare in vita.
Quanto sarebbe stato meglio per lui, e anche per te, essere una persona che fosse un nonno nel vero senso della parola, a cui chiedere consiglio, a cui affidare i primi tormenti giovanili, con cui sorridere di quanto accadeva intorno.
Se ne è andato lasciando un brutto ricordo che solo il tempo amico potrà riuscire a stemperare.
Ma il tuo cuore, già da tempo, ne ha perdonato gli atteggiamenti e quindi continua a guardare al futuro con sguardo aperto e sereno.
Talvolta il mettere nero su bianco le proprie emozioni ci libera dal peso che recano in loro.
Spero che per te sia stato così.
Un affettuoso abbraccio.