Cara, carissima Dorabella,
che bello ritrovarti dopo la mitica “Pranalcolica” con un’altra storia macabra e a tinte fosche, che si legge tutta d’un fiato in questa umida serata pre autunnale.
Questa one shot raccontata attraverso le pagine del diario di Anna, un’”innocente” bambina di nove anni (una sorta di novella Jonathan Harker della Bassa) parte come uno spot della Mulino Bianco per concludersi con un finale da cronaca nera in un climax ascendente veramente da brivido.
Anna, la classica bambina di buona famiglia, all’apparenza educata, studiosa e coscienziosa, e’, in realtà, una creatura diabolica e senza scrupoli (o meglio, qualche remora se la fa, ma poi la accantona in fretta e senza battere ciglio). Infatti, man mano che la lettura prosegue e l’epilogo si avvicina, si scorgono anche le "ombre" della sua personalità, culminanti nella crudeltà e nel sangue freddo dimostrati con l’assassinio della sorella maggiore e del suo fidanzato, per cui si era presa una cotta, non ricambiata per ovvi motivi.
Semplicemente geniale e molto appropriato lo stile da te utilizzato nella stesura del racconto, anche a livello sintattico e grammaticale: ricalca in maniera verosimile i pensieri e il linguaggio presenti nel diario di una bambina di nove anni, suscitando tenerezza e comprensione nel lettore (quale preadolescente non si e’ presa una cotta per per un bel ragazzo più grande?! In questo caso il bel Lorenzo sembra pure ad Andre’!), per poi sconvolgerlo nel finale. Della serie: piccoli psicopatici crescono. Semplicemente da pelle d'oca!
E devo per forza chiederti: per caso il film che citi nella presentazione e’ “Omen - il presagio”??? Perché il pensiero è corso lì.
Ti confermo che non guarderò mai più delle décolleté rosse con gli stessi occhi! 👠
Grazie per aver condiviso, cara Dorabella.
Spero di ritrovarti presto con altri racconti noir, venati di rosso, perché ti riescono proprio bene. Un forte abbraccio, G. (Recensione modificata il 28/09/2021 - 07:22 pm) |