Recensioni per
VOLEVO LE SCARPETTE ROSSE
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/09/22, ore 08:30

Ciao, ho trovato davvero molto piacevole la tua storia. Ti sei saputa immedesimare molto bene in una bambina di nove anni, sì, i pargoli sanno essere davvero, davvero malvagi, a volte. Una lettura molto gradevole.

Nuovo recensore
04/01/22, ore 09:53

Buongiorno Dorabella27
Ho letto tutto d'un fiato la tua storia. complimenti, scrivi benissimo!
Mettersi dal punto di vista di una bambina che scrive un diario non è facile (ma forse anche tu ne avevi uno? :D)
ti volevo solo dire che mi è piaciuta tantissimo -oltre che tutta la vicenda in sè- anche come la Anna evolve il suo pensiero su Lorenzo e Miriam, e come si pone verso la nascita e lo sviluppo della loro relazione.
la cosa che mi ha "sconvolto" è il fatto che la bambina, in fin dei conti, non ha ben chiaro il concetto di vita e di morte.
Forse è colpa dei genitori? la mamma sembra affettuosa e protettiva, ma nonostante questo la bambina non conosce il limite fra ciò che può essere fatto e ciò che non può essere fatto, a prescindere dalla sua innegabile intelligenza. Questa è una cosa che comunque fa riflettere perché rimane sempre attuale.
Veramente un bellissimo scritto !!
Ti auguro una buona giornata
N92

Nuovo recensore
26/10/21, ore 16:29

La storia mi è piaciuta, mi ha divertito l escalation di sensazioni provate dalla piccola, ho una bambina della stessa età e non la guardo più come prima, però immaginavo una conclusione un po' più splatter. Complimenti.

Recensore Veterano
29/09/21, ore 10:07

Dorabella carissima,
tu mi metti alla prova perché questo genere mi inquieta assai, specialmente nella variante che ha come protagonista la bambina/assassina.

La tua scrittura è proprio riuscita a creare una tale verosimiglianza della situazione e del personaggio che, una volta arrivata alla modalità dell'omicidio, ho iniziato ad accarezzarmi involontariamente la gola e ad avvertire il desiderio di bere.
La scelta del "caro diario" è decisamente efficace e scandisce i tempi in un precipitare progressivo verso la tragedia, che però non viene colta come tale dalla prospettiva straniata della protagonista, monomaniacalmente fissa su un unico obiettivo (raggiunto).

Mi sento anche di aggiungere un appello rivolto alle sorelle maggiori: evitate, mie care, effusioni con il fidanzato in casa e in presenza di sorelle minori, già Ian McEwan aveva dimostrato la pericolosità di questa situazione in Espiazione.

E allora, direi bravissima, cara Dorabella, esperimento riuscito, per quanto mi riguarda!
Un caro saluto,
Sett.

Recensore Veterano
28/09/21, ore 00:24

Cara, carissima Dorabella,
che bello ritrovarti dopo la mitica “Pranalcolica” con un’altra storia macabra e a tinte fosche, che si legge tutta d’un fiato in questa umida serata pre autunnale. 
Questa one shot raccontata attraverso le pagine del diario di Anna, un’”innocente” bambina di nove anni (una sorta di novella Jonathan Harker della Bassa) parte come uno spot della Mulino Bianco per concludersi con un finale da cronaca nera in un climax ascendente veramente da brivido. 
Anna, la classica bambina di buona famiglia, all’apparenza educata, studiosa e coscienziosa, e’, in realtà, una creatura diabolica e senza scrupoli (o meglio, qualche remora se la fa, ma poi la accantona in fretta e senza battere ciglio). Infatti, man mano che la lettura prosegue e l’epilogo si avvicina, si scorgono anche le "ombre" della sua personalità, culminanti nella crudeltà e nel sangue freddo dimostrati con l’assassinio della sorella maggiore e del suo fidanzato, per cui si era presa una cotta, non ricambiata per ovvi motivi.
Semplicemente geniale e molto appropriato lo stile da te utilizzato nella stesura del racconto, anche a livello sintattico e grammaticale: ricalca in maniera verosimile i pensieri e il linguaggio presenti nel diario di una bambina di nove anni, suscitando tenerezza e comprensione nel lettore (quale preadolescente non si e’ presa una cotta per per un bel ragazzo più grande?! In questo caso il bel Lorenzo sembra pure ad Andre’!), per poi sconvolgerlo nel finale. Della serie: piccoli psicopatici crescono. Semplicemente da pelle d'oca!
E devo per forza chiederti: per caso il film che citi nella presentazione e’ “Omen - il presagio”??? Perché il pensiero è corso lì. 
Ti confermo che non guarderò mai più delle décolleté rosse con gli stessi occhi! 👠 
Grazie per aver condiviso, cara Dorabella.
Spero di ritrovarti presto con altri racconti noir, venati di rosso, perché ti riescono proprio bene. Un forte abbraccio, G.
(Recensione modificata il 28/09/2021 - 07:22 pm)