Altro inizio di filo, altro personaggio. Devo dire che mi piacciono molto le scelte delle ambientazioni: così diverse, che sei riuscita a dare ai personaggi introdotti una loro peculiarità e, sebbene abbiano ovvi punti in comune, risultano sempre differenti.
Già alla prima lettura avevo intuito che non sarebbe finita bene per Sonia, anche perché le premesse non lasciavano ben sperare, in effetti. Geniale anche l'utilizzo del prompt, che sei riuscita a incastrare in modo perfetto, usandolo come vero e proprio fulcro di ciò che accade alla strega, chiaramente uccisa per egoismo che per reale "caccia alle steghe". Ma forse per lei è stato meglio così: sì è risparmiata le torture e, sebbene non sia stata una morte indolore, almeno è stata una cosa rapida.
Il feticcio dei capelli del Visconte è parecchio interessante, considerando che è chiaramente - insieme alle orecchie - una peculiarità di chi è etichettata come strega.

Dato che ho ritrovato un po' di tempo, ecco che torno da dove mi ero interrotta a recensire (ossia all'inizio, ma dettagli).
Questa seconda ambientazione è parecchio suggestiva: mi piace molto l'idea che, data la natura di Naal, essa venga in qualche modo rinchiusa, come se fosse già una mummia per così dire, sebbene con questi intervalli quando le vengono portati dei doni. Le descrizioni con cui hai accompagnato la narrazione sono molto evocative e devo dire che, proprio come per la flash precedente, mi è sembrato quasi di vederla, un cumulo di capelli ricoperti di sabbia, nella penombra perenne della propria prigione.
Avendo già letto anche le seguenti flash a lei dedicate, posso dire che il modo in cui si chiude questo narrato è infame. Ma d'altra parte tutta la raccolta lo è, me ne sono accorta con l'andare avanti dei fili.
E niente, vado a recensire anche la prossima flash, sia mai che non approfitti del mio tempo per portarmi in qualche modo avanti, dato che mi sono ripromessa di lasciarti un po' di impressioni, seppure con i miei tempi.

Ciao!
Ho visto solo ora questa tua raccolta su Twitter e dopo aver letto sono corsa subito a recensire, sennò non lo faccio più :'D
Partiamo con le cose importanti: mi è piaciuta percchio. E mi è parso di capire che farà da preludio (?) a qualcosa di più grosso, perciò sono ancora più interessata! Mi è piaciuto come in un testo breve sie riuscita a raccontare un antefatto, una leggenda e la sua conclusione senza che il testo risultasse frettoloso, complimenti!
Ti indico una cosina che secondo me potrebbe essere sistemata: "disassemblati" riferito ai pezzi del samurai errante mi sembra una parola troppo grossa e pesante (?), che a mio parere stona con il testo che invece è molto delicato.
Ancora complimenti e spero di riuscire recuperare anche gli altri capitoli!
Un bacione,
~ Sel

Ma buonasera! Approfitto del breve momento di calma e del fatto che la mia ispirazione per oggi sia finita, per leggere - o meglio rileggere, dato che sono di quelle lettrici che tornano per recensire e raramente lo fanno sul momento - questa flash.
Premetto che con le note iniziali mi avevi già conquistata; ammiro un sacco chi riesce a fare questi piani e conteggi sulle storie, riuscendo in qualche modo a collegare tutto e lasciare un alone di mistero, dando briciole ai lettori.
Parlando invece della flash, adoro lo stile in cui l'hai scritta, questa ripetizione continua sulla figura di Arthur che percepiamo come gioviale e allegro, spensierato... un mago che viene in qualche modo preso da esempio e che vede sempre il lato positivo nelle piccole cose. Il pensiero alla famiglia e il richiamo ai suoi compagni, così come piccoli indizi sulla sua vita... in qualche modo, ammetto, mi aspettavo una fine tragica. La struttura della flash era decisamente un crescendo e mi ha accompagnata verso l'inevitabile fine.
Ho trovato la descrizione cruenta e poetica al tempo stesso, in un equilibrio decisamente destabilizzante, ma che mi è piaciuto un sacco, così come il richiamo finale all'inizio della flash sul vino e la testa. Ora però voglio sapere di più, accidenti.
Per il resto non ho notato errori di battitura o altro e il ritmo è, come già detto, un crescendo e molto incalzante. Inoltre ho davvero un debole per questo genere di testi, in cui ci si sente direttamente trasportati vicino al protagonista... mi è quasi parso di camminare in mezzo all'oscurità e la neve con Arthur.

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Rieccomi qua!
Ho adorato questa seconda storiella e trovo che l’atmosfera che hai creato per quanto riguarda l’Egitto e la notte con i suoi astri sia davvero magica ed evocativa.
Sono molto curiosa di scoprire le vicende che porteranno Naal alla sua fuga!
L’unica critica che mi viene da farti riguarda il secondo capoverso della flashfic (quello che parte con “Di quella che chiamano la bambina che viene dal cielo di notte”): non sento abbia un buon ritmo narrativo, e il fatto che abbia dovuto rileggerlo più volte per immaginarmi la scena in mente può confermarlo. Probabilmente la colpa è data dai segni grafici - che spezzano molto la fluidità della lettura. Ti suggerisco di riguardarlo, ma per il resto ottimo lavoro come sempre!

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Oilà! Ho un grandissimo interesse per questa tua raccolta, soprattutto se penso che stia gettando le basi per la tua idea di romanzo. Curiosità alle stelle per quanto riguarda le tematiche del mondo streghesco che si vede mastichi con facilità. 
Trovo ottima la tua idea di intrecciare così i prompt! Facilita il lavoro, permette di avere risvolti interessanti nelle singole storie e creare anche una certa suspense. Nota molto positiva anche per la scelta e varietà delle ambientazioni!
Ora, io ero partita in quarta con questa prima flash per il semplice fatto che adoro fin troppo il nome del protagonista per una serie di ragioni, tra cui la stella del Boote, tanto che ho in testa da un po' l'idea che se mai il mio sciagurato corpo materno dovesse generare un maschietto il suo nome sarebbe Arturo. Capisci che ci sono rimasta leggermente di cacca per il finale, anche perché nonostante la brevità dello scritto sei riuscita comunque a tratteggiare alcuni elementi della personalità del protagonista: mi ha dato l'idea di essere carefree e anche un po' giocoso, nonostante le attività in cui poi è coinvolto.
Nonostante ciò, ho apprezzato il tocco di grottesco che hai dato al tutto. Penso sia anche questo il bello dell'horror.
Non credo ti farò troppi commenti per quanto riguarda lo stile, ormai credo che io e te apparteniamo a scuole diverse, ma è stata indubbiamente piacevole da leggere e sono sicura le altre non saranno da meno! 
Ho già letto la seconda e appena posso recensisco pure quella!