Cara buongiorno! Oggi sono qui per regalarti una recensione, e ho deciso di fermare il leggere per ordine cronologico, dedicandomi nuovamente alla lettura del writober di quest’anno.
Un breve racconto che lascia molto amaro in bocca, davvero abbastanza per dispiacersi sul finale e non solo: suo figlio ma non suo figlio, la moglie che perde la testa per tentare di salvarlo ma in realtà lo condanna… insomma, soltato il protagonista sembra aver preso in mano seriamente la cosa, con cognizione di causa, donare se stesso per il figlio del suo nemico, di modo che possa tornare a vivere.
È così contorto che è piacevolmente dolceamaro e sfizioso come concetto, ma ancor di più ho amato Azazel: lui è venuto già con le idee chiare, ha stuzzicato Dean nella sua disperata posizione e ha accettato pure la sua richiesta, con una controffensiva adeguata e allettante solo per lui e per me lettrice… condannarlo ma senza ucciderlo, rovinandogli ogni giorno dell’esistenza…
Bellissimo, cioè, no, non bellissimo, non per lui, ma è bellissima l’idea avuta nella controparte ed è una tortura più che mai. Una soluzione assolutamente apprezzata, credimi, come lo è il sacrificio di colui che ha proposto il patto.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3