Ciao, piacere di conoscerti, sono Sunshine6.
Sono appassionata di storie originali, soprattutto ambientate un un passato così lontano da farmi sognare ad occhi aperti. Quindi non potevo farmi sfuggire l'occasione di leggere anche questo racconto.
E ti dirò, per essere il tuo primo racconto, sei proprio brava, brava. Scrivi benissimo, la lettura è scorrevole, interessante ed anche molto divertente; ci sono stati una serie di pensieri della protagonista simpatici e mi hanno strappato più di un sorriso. La giovane Camille è deliziosamente odiabile: una ragazzina dalla lingua lunga, un po' viziata e capricciosa, una piccola prima donna nonostante la sua giovane età; sicuramente ha l'entusiasmo della giovinezza, la voglia di stare in società, di conoscere il mondo e, forse, desiderosa di crescere anche come donna.
Purtroppo la sorella ed il cognato si sono messi di traverso, e le hanno sapientemente impedito di trascorrere in società il periodo dei balli e delle feste, che lei tanto aspettava. In un certo senso la coppia di sposini agognava un po' di intimità coniugale; ed ha scelto di rintanare la piccola di casa nel Nord: stare un po' più isolata, e ben controllata le potrà fare bene, soprattutto in una prospettiva di crescita personale. Ci sta che vogliano riposare un po' le orecchie dai suoi capricci; e forse un piccolo freno a quel tornado serviva.
Il paesaggio che hai descritto è incantevole, veramente mi hai catapultato in un mondo così antico, romantico e sognante.
Per ora, però, l'arrivo al nord è stato una vera tragedia. La giovane Camille - dopo I primi convenevoli e l'iniziale gentilezza - si è sentita esclusa e non considerata nei discorsi tra il cognato ed il di lui padre (che le è stato descritto come una vecchia cariatide, ma che a me è sembrato il ritratto della salute) e la sola cosa in cui ha trovato conforto sono stati i dolcetti. Vedremo se troverà un po' di meglio da fare, altrimenti la sua dieta ne risentirà enormemente.
Una storia davvero carina ed interessante, continuerò a seguirti. |