Recensioni per
L'America è lontana?
di Dorabella27
Scrivo questa recensione non tanto perché ne sia rimasta affascinata, ma più che altro molto sorpresa per tanti piccoli dettagli “disseminati” nel corso dello svolgimento. Sono una grande fan di Madame Grandier, e mi sono accorta che in questo racconto ci sono parecchi termini e frasi letteralmente identici ai racconti di Madame... Verrebbe da pensare che “inconsciamente” ci hai preso l’“ispirazione”... e voglio pensare che sia solo questo il motivo senza malizia. Puó essere una buona palestra imitare o emulare (senza scadere nel plagio) a patto che poi si maturi un proprio stile e lessico personale. Il racconto in se è buono come trama, piuttosto originale, e potrei anche azzardare che si distinge dagli altri se, appunto, non ci fosse questo particolare che mi rimanda a più riprese e troppo spesso, ad un altra autrice... |
Molto bella. Anch'io ho pensato molte volte che se Oscar si fosse "toccata", i suoi pensieri avrebbero volto ad Andre, anziché Fersen. |
Ciao Dorabella, |
Sempre più difficile, eh? |
Mi è piaciuta molto la tua storia, avrà un seguito? Perché lo stato è scritto completo, ma alla fine è scritto continua. Grazie |
Ben ritrovata, gentile Dorabella, beh, più che gentile, direi questa volta famelica e più che mai seduttiva con la tua nuova fiction! |
Cara Dora, aspettavo questa tua annunciata storia da bollino rosso! Anche qui, come nella tua precedente che vede Girodel come protagonista, l'aspetto onirico e la "fuga dalla realtà" dei protagonisti diventa l'elemento cardine. E' incredibile (e difficile da fare) come si cominci con un'Oscar che pensa e desidera fisicamente Fersen ma che finisce col sognare e "sentire" Andrè (anche qui fisicamente assente sulla scena). I continui riferimenti alla loro infanzia sottolineano la vera natura di un rapporto che Oscar ha sempre "sottovalutato". Mi sento moralmente vicina alla povera Therese, essere mollate così sul più bello è traumatico (si riprenderà mai la povera ragazza?). |
Mia cara, |