Recensioni per
Un bocciolo di rosa
di Brume

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/03/22, ore 22:02

In questo racconto mi è stato impossibile trattenere le lacrime. È stato come rivivere la scena in tutto il suo dolore. Hai descritto un Fersen distrutto e annientato, che non riesce a darsi pace per non aver potuto fare di più. Il personaggio di Fersen mi è sempre piaciuto, si è da sempre dimostrato un vero amico nei confronti di Oscar e anche di André, trattando quest'ultimo al suo pari. Per Fersen, Oscar era il suo punto fermo, la sua forza e ammirava tutto di lei, sapeva che donna straordinaria era. In questo tuo scritto hai reso possibile rendergli omaggio e salutarli per l'ultima volta. Mi sarebbe piaciuta vedere una scena simile anche nell'originale. Molto bella la scena finale con il bocciolo di rosa sul comodino. Complimenti...

Recensore Veterano
02/11/21, ore 21:07

Cara Brume,
un racconto lieve e delicato come un bocciolo di rosa. 
Quanta bellezza e malinconia!
Ti ringrazio per aver condiviso.
Un caro saluto, G88

Nuovo recensore
02/11/21, ore 05:48

un delicato e sensibile omaggio a quello che per me è quello che è sempre stato il loro lieto fine. Insieme. Da sempre e per sempre.
Grazie, molto bello

Recensore Master
01/11/21, ore 16:27

Bellissima! Un giro in mezzo agli angeli anche per il conte. Mi hai illuminato dentro, grazie!

Recensore Master
01/11/21, ore 14:56

Cara Brume, in queste giornate dall’atmosfera particolare, che possono sfiorare il mistico oltre che il misterioso, sei riuscita, con le tue parole, a ricreare un momento che si cristallizza nel tempo e si incide nell’anima di questo tuo Conte di Fersen, il quale sembra aver avvertito l’esigenza di dare un ultimo saluto ai suoi cari amici Oscar e André, come non aveva potuto fare quando erano ancora vivi.
Hai narrato tutto avvolgendo anche il lettore nell’atmosfera di quel cimitero, dove dal buio che tutto circonda esplodono le figure di Oscar e André, circonfuse di luce, e poi con la loro voce che non può che intimorire e disorientare il conte, il quale si colpevolizza per non essere stato in grado di fare qualcosa di più per loro.
Ma è proprio grazie a quelle voci calme, distese, finalmente serene, che anche lui pare riacquistare una tranquillità e una pace interiori, ora che sa che coloro a cui ha voluto bene sembrano aver trovato il posto in cui vivere insieme da ora e per sempre.
Hai creato una suggestione dal sapore di infinito che si concretizza con quel bocciolo di rosa che il conte, al suo risveglio nella stanza della locanda, trova sul suo comodino a dimostrazione che qualcosa di particolare era avvenuto.
Un racconto delicato e struggente che ha accarezzato anche l’animo del lettore il quale, in questo periodo, si predispone a percepire vicine le persone care scomparse più di quanto già non faccia durante il corso dell’anno.
Un caro saluto e buona festa di Ognissanti.

Recensore Master
01/11/21, ore 13:42

Posso solo dirti : mi hai emozionato. La delicatezza di sentimento e la capacità di delineare le sfumature in questa tua FF ono davvero tanto tanto notevoli. Grazie...

Recensore Veterano
01/11/21, ore 09:48

Buongiorno Brume,
il tuo breve racconto mi ha veramente commosso. Per un attimo anche noi lettori ci siamo trovati nel buio vicino a quelle croci ed abbiamo sentito la voce di André. Emozionante, brava, bravissima.

Recensore Master
01/11/21, ore 02:05

Una storia sovrannaturale, originalissima, adatta per celebrare gli Ognissanti. Delicata e struggente nelle descrizioni, nei sentimenti, incisiva con leggerezza. Un conte di Fersen visto in un' ottica differente, che ne esalta le qualità umane. Piange gli amici di un tempo, Oscar e André. Crede di averli sognati ,di aver soltanto immaginato le loro voci ,le raasicurazioni e la dolcezza di un sogno che svanisce all' alba. Invece no. Rimane un bocciolo di rosa profumata che respira di eternità ed ora Hans , pacificato col passato, può tornare a sperare. Complimenti!

Recensore Master
01/11/21, ore 01:13

Hai una tale delicatezza nella narrazione e nella scelta delle parole che ogni volta mi commuovo e stavolta non c'è eccezione: grande commozione. Fersen non avrebbe potuto fare di più per Maria Antonietta, storicamente parlando, e neppure per Oscar e André. Le cose vanno sempre come devono andare, ma saperli felici in un Paradiso tutto loro è rincuorante. Brava e buona notte.