Una bella poesia.
Una composizione intimista ma condivisibile.
Segue il tuo consueto schema costituito da un travaglio profondo, sofferto, arricchito da affascinante lucidità, e illuminato dagli ultimi versi, che trasformano il disagio in gratitudine.
Lungo, come i cinquanta versi che compongono la poesia.
Seicento giorni. Quasi un soffio, nell'economia di una vita, ma importanti.
Come le seicento migliaia di lire che costò la prima Fiat dei miei genitori, la Seicento, con cui girammo l'Europa.
Sottile, come la differenza fra arrendersi e "consapevole resa".
Con stavolta qualche marcia in più: i versi, liberi, sono elegantemente assortiti e concepiti. E poi c'è una grandiosa ricchezza di immagini, disseminate lungo tutto il percorso.
Proprio una bella poesia. |