Bello, il soggetto.
Mi unisco senza indugio agli invidiosi, in buona compagnia di tutti quelli che si sentono stritolati dagli ingranaggi, tarpati di libertà, incamminati in vie a senso unico, obbligati a non "causar danno ad altri".
Ma poi accendo la ragione e penso…
È davvero così quell'amico, con quell'immagine fascinosa con cui si presenta, volontariamente o involontariamente?
O siamo noi che convalidiamo quel suo modo illusorio d'essere, facendo appello ai nostri più o meno lontani ricordi, che il tempo distorce e riveste di un'aura di romantica pienezza?
È davvero più verde l'erba del vicino? È tutt'oro quel che riluce?
Piccoli pensieri per cercare di tener testa all'invidia, che attanaglia e deprime. |