Il corpo si trova in una posizione scomoda, innaturale, ma fondamentale per capirsi e sentirsi in qualche modo protetto. Mi è piaciuta l'unione della profonda introspezione alle figure spigolose e geometriche, aggiungendo anche un tocco armonioso. L'ho aggiunta ai preferiti, sicuramente in futuro avrò il piacere di rileggerla più e più volte. Complimenti, hai un dono per la poesia!
Francesca

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Buongiorno,
Poetica e piacevole , un po' criptica in alcuni punti, come è giusto che sia.
Brava come al solito !

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Il corpo abbandonato in posizioni innaturali.
Nella penombra e nel silenzio.
Ė questo che sembra dare il via a un momento di profonda meditazione.
"Meditazione vuol dire mettere la mente in disparte, così che non interferisca più con la realtà e tu possa vedere le cose per ciò che sono.” (Osho)
Senza spazio ("stretta stretta") e "senza tempo".
In un tutt'uno con la natura: "come un gatto assonnato", o una bestiola che fiuta.
Il cervello emette onde alfa, come nell'attimo prima di addormentarsi.
E ci si ammanta di pace.
Sono momenti da ripetere spesso, come purificatori bagni caldi.
E da condividere con l'attento lettore, come in questa poesia.
Da leggere al chiar di luna: un caro saluto, Lady Moon.

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