Bella!!
Via tutte le maiuscole!
La forma è originale con quei versi asciutti, secchi, spremuti all'osso, spesso formati da una sola parola.
Mettono molto bene in risalto i tre versi centrali più lunghi, i più importanti,quelli dell'incomprensione:
"non l'ha ancora capito
e mai lo capirà.
quello che non capisco io".
Qui vengo al contenuto, e mi schiero dalla parte dei padri, in quanto padre di due figlie. Padri pensionati, padri esodati, padri mobbati.
Incomprensione completa.
Quella di lui verso se stesso. Lo dici molto bene. Non si capisce, si colpevolizza, e diventa vittima di se stesso.
Quella di te verso di lui. Dici molto bene anche questo. Non capisci perchè deve fare vittima anche te.
Quella - consentimi di aggiungere - di lui verso di te. Vede la figlia allontanarsi, si chiede perchè, nel momento del bisogno. Rimane deluso senza fartelo vedere.
C'è tanto affetto, in questa poesia, affetto mascherato di odio. Quando si erigono muri da ambo le parti, invece di buttar giù ogni ostacolo. È un po' lo stesso film visto non solo fra padri e figlie. Anche fra sposi, conviventi, amici. Meno spesso fra amanti, gli amanti imparano a chiudere un occhio pur di salvare l'attrazione fisica, l'estasi sotto le coperte.
Qui basta un nulla, secondo me, per far affiorare di nuovo l'affetto. Forse solo una poesia, bella come questa. |
