Hai scritto una bella poesia piena di esuberanza. Esuberanza fresca, giovane, contagiosa, messa in risalto dal vezzo delle rime.
Carina la divisione in tre parti, una per ciascun amico.
Carino il tono dimesso, ironico verso se stessi, sparso in tutto il componimento ("giochino banale", "poesia dozzinale").
Carino il fatto che G. venga ricordato con un particolare geografico ("una città fredda e innevata") anziché un dettaglio fisico.
Divertente, in E, l'accoppiamento fra regni di fantasia e festini discutibili.
E in A., che dire? s'è beccato Bacco e Venere in un colpo solo. Un tipo fortunato, anche senza voler scendere nei dettagli delle ghiande e dei fratelli. |