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Nel tentativo di comunicare con mosche cieche si ritrovò pece
di rubytusday

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Recensore Master
15/12/21, ore 07:55
Cap. 15:

Avevo letto questa tua poesia e avevo pensato che non valeva la pena di perderci neanche un secondo.
Se fosse stata scritta su carta avrei strappato la pagina, la avrei appallottolata, e la avrei gettata nel cestino.
Un attimo dopo...
Bischero, mi son detto.
Ho ripescato la pagina. Ho lisciato lentamente le pieghe, costruendomi una stanza di silenzio. Ho riletto la poesia, parola per parola, come fosse un poema di mille versi.
Mi sono fermato su quel "zampillanti". Ho sentito l'odore del sangue che usciva dai tagli inferti.

Ho sentito la bellezza sconvolgente di quell'unico verso.
Niente accapo, niente interpunzioni. Solo tante maiuscole. Ogni maiuscola come macchia, lasciata da una lacrima.

Ho sentito la sofferenza, mascherata di cinismo.
Perché continuare a soffrire? Gli anni di sofferenza si accumulano come polvere sulle cose morte.
Non gettiamo più il dolore al vento, come la cenere del nostro funerale.
Sfruttiamo il dolore per aprirci gli occhi, per prendere atto del nostro illuderci.
Avrei tolto ogni maiuscola, io, l'avrei messa sull'unica parola che non ce l'ha: Illusioni.
Scopriamo che tutto è un illusione. Ci siamo illusi di essere cresciuti ma siamo rimasti bambini, col cuore che batte forte.
Smettiamo di guardare le cose "importanti", parole vuote: amicizia, amore, successo felicità.
Riempiamo le giornate di piccole gioie. A volte dà più gioia una carezza che un amore per sempre.
È proprio così, siamo vermi. Cerchiamo di scoprire la bellezza dei vermi.
Siamo terra. È la terra che fa il miracolo di far nascere il seme.
Si nasce e si muore soli. Proprio così. Cerchiamo allora la serenità dentro di noi, non negli altri.
Mi hanno colpito le parole di una suora di clausura.
"La gioia va cercata dentro di noi. Generalmente abbiamo l’ingenuità di cercarla fuori di noi: nelle persone, nelle cose, nel successo, mentre in realtà la gioia o viene dall’interno o è inconsistente." (Sr. Ch. Cristiana Scandura, osc, Monastero S. Chiara - Biancavilla CT)
Un caro saluto.