Aspiriamo tutti ad essere quell’anima libera spettinata dal vento! Io voglio essere quell’anima! Che immagine potente!
Grazie!

Cara Luna, con questo componimento sei riuscita a trasferire al lettore intatta la ossessione per una perfezione che ahimè non esiste, ma che la nostra società continua a perseguire come se non ci fosse null’altro che conti più del mostrarsi, di essere al passo, di essere tutti omologati secondo dettami talvolta difficilmente comprensibili.
Una corsa ad un perfezionismo che toglie e sminuisce la poliedrica sfaccettatura dell’essere umano in quanto tale e che ne è la misura che ne fa un’entità unica e irripetibile.
Una contrapposizione continua, che diventa lotta intestina, tra l’apparire e l’essere, perché sembra molto più immediato mostrarsi in una certa maniera che essere semplicemente se stessi, per la recondita paura di non poter essere accettati da una mentalità che ha però confini molto ristretti e non è più in grado di guardare e vedere oltre l’apparenza.
Difficile avere e lasciare la mente spettinata dai pensieri e dalle idee personali in questo nostro mondo, fino a quando non si incontra un’anima veramente libera, di mente e di corpo, dai dettami altrui e si scopre quanto sia bello lasciarsi andare e vivere per se stessi godendo pienamente del viaggio che ci è stato concesso di percorrere su questa terra dove, non dobbiamo dimenticare, transitiamo solamente.
Colgo l’occasione per porgerti cari auguri di buone feste.

Splendido il contenuto di questa poesia, cara luna45. Mi ha commosso profondamente. Non sarei riuscito a formularla meglio. Una commozione di gioia, perché hai scoperto una verità che la gente, di solito, non riesce a scoprire in 80 anni di vita.
La natura, a cui da sempre diciamo di ispirarci, è la prova del nove: la natura non è perfetta.
È per quello che la natura è in continua evoluzione. È per quello che l'essere umano non dovrebbe mai chiamare in causa la coerenza - con il suo immobilismo -, a sostegno del suo comportamento.
Ci erano già arrivati tanto, tanto tempo fa i filosofi giapponesi con la concezione del "wabi-sabi". Lo stiamo riscoprendo anche in Occidente.
“Il nocciolo dell’umanità è l’essere imperfetti. E allora basta con la perfezione! Noi siamo esseri imperfetti e per questo straordinariamente belli.” (Giovanni Allevi).

Ammantati di poesia e di energia positiva sono gli ultimi otto versi, l'incontro con quell'anima bella, "spettinata nel vento".