Ho scoperto che, nonostante gli avvertimenti, nonostante gli accenni che mi lasci, non sono mai propriamente pronta quando pubblichi qualcosa del genere.
Come ogni recensione sulla DaiSuga, lo dico, la DaiSuga è la DaiSuga e non vedevo l’ora di incontrare la cloaca di figli che avrebbe adottato. Quasi completa, da come ricordo.
Perché è naturale che l’avrebbero fatto, sono geneticamente programmati per farlo, per loro è naturale come respirare.
La storia di Isao, al solito, mi ha commossa. Perché non hai dovuto affrontare una situazione delicata come quella dell’adozione, ma hai inserito anche dei particolari che sono ben presenti nelle strutture sociali, cioè la divisione dei fratelli. E fa male vedere Isao odiare Daichi perché, nella sua visione più che giusta di fratello maggiore, è uno di quelli cattivi che non lo fa stare con i fratellini, che li ha portati via, che ha consentito di essere chiusi in una struttura diversa dalla sua che non glieli fa vedere.
Ed è anche molto toccante il cambio di carattere di Isao, da bambino iperfelice perché il maestro Suga, a cui vuole un bene dell’anima, vuole adottare lui, alla doccia fredda che ha trovato con Daichi, che porello non c’entra nulla ma lo fa comunque.
Il suo costante viaggio in bicicletta per tentare di vedere i fratellini mi ha fatto piangere il cuore, seriamente.
Quindi, al solito, sei una grande perché riesci a parlare di queste cose con questo tatto, questa delicatezza, non estremizzando ma rendendolo reale e vero. E, davvero, è una cosa in cui riescono in pochissimi, quindi complimenti!
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi, che reputo molto IC. L’IC massimo si è raggiunto al racconto di Isao, con le diverse reazioni tra Suga e Daichi. Uno impulsivo e incacchiato nero, giustamente, che scatta e va a litigare con “i bastardi dell’orfanotrofio”, proprio come mi aspetterei dal Suga di Furudate, e l’altro non meno incavolato, ma più raccolto, più controllato, che rimane con Isao e cerca di capire un po’ di più, di tranquillizzarlo, proprio come mi aspetterei dal Daichi di Furudate. Quindi, doppi complimenti!
E ora non vedo l’ora di leggere la prossima! Finalmente tutti i bambini saranno veramente felici!
Un bacione!!! |