Ciao, mia carissima Star^^
In questi ultimi giorni di ferie mi sono concessa una parentesi notturna con una full immersion sul tuo profilo. Devo confessarti che ad un punto preciso della lettura mi sono dovuta fermare per riprendere fiato, so che la scelta tra loro era obbligata e che saremmo arrivati presto ad una resa di conti diretta, ma dopo tutto ciò che hai costruito lungo i capitoli, non posso fare a meno di restare profondamente toccata da questo principio di epilogo. Pur sempre nella consapevole del dramma che sfiori e affronti sempre nelle tue storie, così incredibilmente reali.
Procedo con ordine per non creare confusione.
Ci avevi lasciati nello scorso capitolo con il ferimento di Hans, lo ritroviamo e ci consenti di ritornare con la mente al luogo in cui eravamo rimasti attraverso le sensazioni del giovane tedesco. È la situazione di fragilità di Hans a farci rivivere i suoni di quel contesto marittimo.
Mi ha colpita la descrizione di Hart filtrata dalla sensibilità di Hans. Il tedesco scruta l'inglese avvalendosi di debolezza e forza, sono perfettamente combinate in lui in questo frangente, è molto difficile discernere dove inizi l'una o l'altra. Hans esprime la stessa ingenuità di un bambino che si apre ad un nuovo mondo; nella sofferenza fisica il giovane trova la razionalità per analizzare la figura di Hart, come uomo e come agente. Trovo che la velata paura di Hans abbia ragioni molto concrete che si discostano dalla vigliaccheria: Hans non sta combattendo quella battaglia nel suo ambiente naturale che è sempre stata l'aria, poter combattere in cielo è sempre stata la massima aspirazione per servire la Patria.
C'è stato un primo momento di sorpresa da parte mia quando viene rivelato che i poliziotti avevano già accerchiato Hans e Declan facendoli cadere in trappola. È un frangente in cui il successo personale di Hart sembra prendere il sopravvento e davanti a ciò tutto il resto scompare, specie la vita di un tedesco per quanto essa sia giovane. Trovo che l'ingenuità di Hart nei confronti della giovane età di Hart sia un errore, sta sottovalutando tutto lo stoicismo del ragazzo che arriva addirittura a prediligere la morte alla prigionia. Hart sembra aver frantumato le possibilità per l'IRA di vincere la battaglia che stanno combattendo ora a viso aperto e preme sulle debolezze di Hans, ma quest'ultimo è solido nei suoi ideali personali e nazionali.
Nemmeno la polizia sembra impegnata in momenti floridi, sta vivendo una guerra civile sanguinaria. Questo duro scontro è stato innescato dall'importanza che la missione ha per entrambi gli schieramenti, tra chi vuole favorire la fuga della spia tedesca e chi invece vuole catturare Hans.
È fugace la figura dell'agente Heaney, ma molto intensa; si muove tra coraggio e umanità verso ciò che vede: scorge un evidente gesto di cameratismo nei nemici, i quali si rendono vulnerabili pur di proteggere i compagni feriti. È proprio nel sangue versato con violenza, nel punto più basso della crudeltà umana, che viene raggiunto il più alto grado di empatia e di comunione con il prossimo, poco importa che si tratti di un acerrimo nemico.
Sulla scena non dipingi sono inerzia da parte della polizia che si lascia trascinare dagli eventi pur di raggiungere lo scopo prefissato, ci sono anche ufficiali temerari non disposti ad arrendersi al loro destino, essi sentono sulla pelle la battaglia che ormai irrompe.
Vi sono diversi punti di vista che incalzano da uno schieramento all'altro. In ogni occasione viene sottolineata la profonda umanità dei protagonisti e in quanto uomini la paura nella quale riscoprono il coraggio dell'azione.
Declan prova una logica preoccupazione nei confronti di Hans, mi sarei stupita del contrario, e almeno per un frangente si impone di mantenere fede alla promessa fatta al compagno. I suoi propositi però non durano a lungo e direi che è stato molto lungimirante riuscendo a salvarlo per un soffio.
Hart sembra morire per mano di Declan. Devo essere sincera, stavo per iniziare a piangere quando ho capito che il suo corpo esamine non dava più segni di vita. Ho pensato a tutto ciò che ci hai narrato di lui. Alle gioie e alle sofferenze, ad errori passati che non troveranno mai più rimedio. Ma anche al suo rapporto con James, alla possibile reazione del ragazzo. Tutto questo mi ha provocato un tuffo al cuore. Ho ancora un barlume di speranza che tu in qualche modo possa salvarlo.
Hai reso l'ultimo addio tra Declan e Hans molto dolce, infine si lasciano con una promessa che attiene al loro ruolo di soldati; trovo che questo sia molto significativo, in linea con il contesto nel quale è sbocciato il loro amore: non sono mai stati semplici amanti, hanno incarnato doveri, ideali, sulle loro spalle hanno gravato responsabilità imponenti. Non so se si rivedranno, ma il loro percorso fino alla loro dolorosa separazione è stato degno dei personaggi che incarnano e che hai saputo costruire.
Arriva subito anche la recensione alla tua flash. Nel frattempo ti ringrazio per le mille emozioni che mi trasmetti sempre con i tuoi racconti! ♡♡
Alla prossima!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |