Hai scritto una delle tue poesie più belle, secondo il mio modesto parere, se non la più bella.
L'ho meditata e fatta mia a lungo prima di stilare questa recensione.

Hai scritto questa poesia con la mano e col cuore.
L'hai scritta con la mano, mossa dalla mente, che ha costruito versi e strofe. Hai fatto ricorso, in ogni strofa, alla ripetizione. Hai usato una suggestiva figura retorica, penso che si chiami anafora.

Tutte le ripetizioni si incentrano su due piccole parole.
Il cercare. Bello! La nostra vita è tutto un cercare, sin dal primo vagito, quando si cerca la poppa della mamma che ci culla.
E il sorriso. Sapientemente declinato in tutte le sfumature, grazie a un piccolo, generico aggettivo anteposto: "quel", "l'altro", "questo".

Hai scritto questa poesia anche col cuore, mosso dalla fede, come traspare dall'ultimo verso: "e non si è rialzato da solo".

Negli ultimi versi, spesso, nascondi la chiave per interpretare tutta la poesia.
Ed è un piacere rileggerla sin dall'inizio, alla luce della chiave scoperta, e lasciarsi contagiare dalla limpidezza delle parole scelte.
Un bell'inizio d'anno nuovo. Complimenti.

P.S. Fra l'altro non potevi cercare niente di meglio!
"L’arte della vita sta nell’imparare a soffrire e nell’imparare a sorridere."
(Hermann Hesse)
Dopo aver opportunamente preso le distanze, però, nella prima strofa, dai sorrisi ipocriti.

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Buongiorno ,
Anche tu hai iniziato l'anno con una poesia struggente, e un grande bisogno di sincero sollievo. Perché in fondo un sorriso cambia la giornata e la vita quotidiana. Buon anno !!

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Bellissimo, cara Beeble, questo inno che ci hai regalato, per questo inizio di anno, che ci invita a cercare il sorriso del quale rivestirci, che deve diventare la nostra nuova pelle al posto di quello falso che, magari, abbiamo indossato inconsapevolmente in alcune occasioni, ma che ci ha forgiato e ci ha fatto comprendere che dovevamo spogliarcene per trovare quello fatto su misura per noi e per la nostra anima, la quale sente l’esigenza del cambiamento. Proprio con il vecchio sorriso abbiamo capito che dovevamo mutare il nostro orizzonte, comprendere che non ci si salva da soli, anche se si versano un sacco di lacrime. Ora che lo abbiamo trovato questo sorriso occorre fare in modo di tenercelo stretto per non separarcene mai più e attingere da esso la forza per il nuovo cammino che potremo percorrere.
Sempre fonte di riflessione questi tuoi apprezzabili componimenti.
Grazie a te e un augurio per un anno ricco di positività e serenità rivolto a noi tutti.
Un abbraccio e un saluto.

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