Recensioni per
Silenzi Parlanti
di fenice64
Ciao |
Carissima Elena: per la prima volta, da quando ho il piacere e il privilegio di seguirti, mi capita di pensare che questo tuo componimento non sia rivolto a te stessa, bensì a qualcuno che hai fatto amorevolmente oggetto delle tue attenzioni. Forse, una persona cara. Potrei sbagliare ma, da queste parole traboccanti di luce fluente e di calore quasi divino, percepisco l’energia di due mani che si tendono verso un destinatario in difficoltà. Le tue mani sono affettuose e ansiose di recare sollievo a colui o colei che ne ha bisogno, pronte ad accarezzare con delicatezza un dolore che non trova voce. Il dolore, per me, è sacro. C’è un passo tratto dal “De Profundis” di Oscar Wilde (riletto più volte nel corso della mia vita) che sento “mio” e che la tua poesia mi ha riportato alla mente: “Vi sono momenti in cui il Dolore mi appare come l'unica verità. Altre cose possono essere illusioni dell'occhio o degli appetiti, fatte per accecare quello o nauseare questi, ma dal Dolore sono stati creati i mondi, e alla nascita di un bimbo o di una stella assiste la sofferenza”. |
Ciao Fenice. Il titolo con parole antitetiche mi ha affascinata. Molto bella l'immagine scelta. Mi è piaciuta l'espressione "nella loro danza fatta di vocali e consonanti. " Quando una persona non si esprime con le parole si possono cogliere i silenzi nel loro dolore. Suggestivo quanto scritto riguardo le ferite e le feritoie con la luce di un nuovo domani, di un futuro. Un messaggio di speranza nel finale. Grazie come sempre per condividere questi pensieri. Un caro saluto. |
Di nuovo, la tua poesia colpisce dritta all'anima. |
Una volta, in un lontanissimo mondo legato alla mia infanzia, mi dicevano: "il silenzio è d'oro". Qualcuno più arguto mi diceva: "nella bocca aperta ci vanno le mosche". Il silenzio era una virtù. |
Buongiorno Elena. |
Buongiorno, |
I silenzi, per quanti sforzi io faccia per comprenderli, li trovo aberranti. |