Ciaooooooooooooooooo!!!!!
Mamma mia, se questa storia fosse stata una melodia, avrebbe armonizzato perfettamente con la mia “Anima di Mostro”, ho sentito delle notine similari sin dalle prime righe. Mi sono figurata Ulquiorra e Orihime come due innamorati, con un amore impossibile.
Le prime righe ci danno una chiara visione del periodo storico, del contesto e delle sensazioni e pensieri che i personaggi stanno attraversando e questo ci fa fare un enorme tuffo nella storia.
La proposta di matrimonio è stato un gesto ardito e disperato, eppure mi è sembrata così reale, non ho avuto difficoltà ad immaginarla, perché sono certa che molte giovani coppie a quei tempi (e purtroppo, anche oggi) si siano ritrovati in una situazione simile.
Un plauso va al momento dei tre ragazzi, dove hai tirato fuori l’argomento “affrontare”, e si ognuno fa come può per andare avanti. Mentre leggevo mi sono accorta che hai inserito degli argomenti molto attuali. Immaginiamo la pandemia che abbiamo vissuto, per non andare fuori di testa ognuno ha coltivato un hobby ad esempio (pane, pizza, giochi, scrivere, fare video, maratona di film e serie tv…), insomma, un modo come un altro di affrontare la realtà dei fatti, per affrontare la paura.
Invece il momento tra amiche, l’ho vissuto come un momento di dignità, nonostante il finimondo, se la sposa aveva deciso di convolare a nozze, allora lo avrebbe fatto nel migliore dei modi. Mi viene in mente un po’ il concetto di Charlie Chaplin, un personaggio povero, un vagabondo, ma vestito sempre dignitosamente in stile inglese (anche con qualche foro qui e li), senza mai abbandonare le buone maniere. La povertà, la disperazione, la paura… non sono scuse sufficienti difronte alla dignità umana.
Magnifica la descrizione di tutta la cerimonia, i dettagli sono stai fondamentali per immaginarne le scena; in particolare ( e sono certa ne converrai con me), mio ha quasi commossa il gesto di Sora, il suo regalo per i giovani sposi che rimangono esterrefatti da un gesto così nobile.
Ci hai dato una mazzata con questo finale, la certezza che lui sarebbe partito e nonostante la promessa di tornare, è rimasto in bocca il sapore dolce amaro dell’incertezza. Pochi momenti vissuti come marito e moglie, ingiusto.
L’unica certezza rimasta è che si sarebbero pensati a vicenda, il loro amore sarebbe andato altre la maledetta guerra.
Ti faccio i complimenti per questa chicca autoconclusiva, ricca di emozioni e sentimenti; mi è piaciouta davvero tanto.
Ci vediamo prestissimo!!! <3
Ciaoooooooooooooooooooooooooo!!!
P.S. ho sbirciato le immagini dei protagonisti su google… sai cosa ho scoperto? Che ho dipinto Ulquiorra su un paio di scarpe 😉 |