Ancora una bellissima poesia-preghiera, di quelle che non stancano mai.
Eleganza per gli occhi, commozione per il cuore.
I versi sono semplici, eppure intensi. Lasciano trasparire, senza banalizzarlo o annebbiarlo, tutto il sentimento di chi li ha scritti, e lo trasmettono inalterato a chi li legge.
Originali, singhiozzanti, quei due versi: "almeno una, / almeno una parte".
Di forte impatto gli ultimi versi, sincopati, ridotti all'osso, culminanti in quel distico spettacolare: "Domani che oggi / è un dono".
Il contenuto, tutto, è un qualcosa che contagia e che viene voglia di applicare a se stessi.
"L’insicurezza a credere". Il verso mi ricorda una frase di Papa Francesco: "l’insicurezza è parte del cammino della fede". Spinta al limite del paradosso nelle parole di Anthony De Mello: "Le convinzioni danno molta sicurezza, la fede è insicurezza. Non si sa dove si andrà a finire. Si è pronti a seguire e si è aperti, aperti a tutto! Si è pronti ad ascoltare."
Mi inchino di fronte a questo nuovo capolavoro. |