Direi che nemmeno il primo capitolo delude! La storia sta lentamente prendendo forma, mi è piaciuta molto tutta la prima parte introduttiva, ben spiegata. Anche chi non conosce che a grandi linee la trama di Capitan Harlock (cinematografico o animato o se la ricorda davvero poco, parlo nel mio caso del film) qui ha un quadro piuttosto preciso della situazione. Ottimo inizio! In più la protagonista originale mi pare abbia buone basi per inserirsi alla grande nel contesto della trama originale. Ci vuole coraggio a creare una OC così, di solito la maggior parte delle OC sono belle e perfette, le classiche MarySue! E poi è vestita da maschio per portare a termine la sua missione, cosa che mi intriga molto. Anche la sua infiltrazione a bordo dell'Arcadia mi pare descritta bene e in maniera furba, cioé fare leva sull'unica debolezza di Harlock che è appunto amare la terra ed il rimorso di averla distrutta.
Poi ci sono i sono salti dimensionali e temporali che rendono la trama avvincente, anche l'ambientazione underground da sordido bassofondo in cui si muove Joy è convincente.
Furba la ragazza! Fa credere che i semi siano nascosti così nessuno ha la tentazione di ucciderla per fregarglieli altrimenti andrebbero persi, e allo stesso tempo li porta sempre con sé in modo da sorvegliarli bene.
Mi piace, adesso corro a leggere per scoprire in quale "pasticcio" si è cacciata.

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Ora, capisco che sia tutto per una buona causa... ma non si priva una persona della sua libertà e del suo libero arbitrio.. Teinosuke ha manipolato e strumentalizzato la povera Joy fin dall'inizio, ma ora ha passato davvero il segno... il risultato è che la poveretta si trova catapultata in un covo di avanzi di galera, senza quasi memoria, senza esperienza di queglia ambienti e con una missione quasi impossibile... avrà bisogno di tanta tanta fortuna!
(E' vero che la storia l'ho già letta e amata a suo tempo... ma per me è come rileggere un libro che mi è piaciuto tanto... non lo faccio spesso, per mancanza di tempo, però lo faccio... e ritrovare i personaggi che mi sono entrati nel cuore è come ritrovare dei vecchi amici... per cui sì, la rileggerò!)

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Ecco, lo avevo ben intuito, che “Pianeta Gaia” e “Gaia Sanction” non avessero solo una parte del nome in comune, che non fosse, quindi, una mera coincidenza!
Del resto, pure le associazioni mafiose derivano dal Regno delle Due Sicilie, mica son “robetta” solo a partire dal XX secolo!
Le origini son quelle, dunque. Ed hanno fatto smuovere quella macchina da guerra di Takuro-san, capace di inserire un microchip nella testa della sua figlia adottiva. Taccio, che è meglio, o dico parolacce, su cosa io intenda in fatto di genitorialità.
Lo vedi, cosa mi combini? Torno ad arrabbiarmici, come feci 8 anni fa. Non si può rimanere indifferenti, quando si legge questa storia: io, perlomeno, mi faccio coinvolgere in modo personale, abbi pazienza.
La mia bambina adesso deve affrontare una missione difficile e pericolosa: deve mettersi in contatto con un pirata. Cupo, guercio, immortale ed imponente. Io me la farei addosso, ti confesso questo.
Joy per motivi anche di sicurezza si fa passare per ragazzo: ma, carina com’è, dubito che la messinscena durerà a lungo. Io nella mia mente me la figuro come Natalie Portman: d’altronde, i personaggi letterari devono pur avere un volto, che magari dista pure dall’immaginario dell’autore originario. Ma tant’è. C’entrano i gusti personali, credo. Ecco, io la immagino così, come la Portman, anch’essa con gli occhi nocciola chiari, colore dell’ambra. Magrolina e fine (se Joy fosse stata curvacea, che so, come la Johansson per esempio, mica poteva farsi passare per maschio…).
Usa il suo pacchetto di semi come esca, affinché il pesciolino – ehm, barracuda, vah, che è meglio – abbocchi all’amo.
Salti temporali: mi hanno sempre affascinato, sin da piccola, quando si parlava più che altro di fantomatiche “macchine del tempo”: Takuro-san torna indietro per sbaglio e non riesce a tornare più indietro, e così ci spedisce la figlia nel terzo millennio o giù di lì.
La Terra non esiste più, non come la intendiamo noi. Joy vive su un altro pianeta, e ci si è ambientata, grazie alle diavolerie intentate da suo padre.  Ma io credo che anche grazie alla sua intelligenza ed alle sue risorse personali essa sia in grado di cavarsela, in ogni caso. Noi donne siamo una forza della Natura, quando ci mettiamo di impegno, non credi, cara Autrice?
E adesso aspettiamo il pescetto all’amo.
Aiuto.

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