Ho fatto bene a seguire il mio istinto e venire a curiosare da queste parti.
Ho trovato un pezzo che più si confà al mio gusto, dove le parole si rincorrono nelle rime e nelle consonanze, ma il trotterellare della musica nasconde un messaggio meno faceto, che scivola negli ultimi versi come il fondo amaro di una bevanda. Questo è il dualismo che abbraccio come un vecchio amico.
Ti vedo gustare l'ebbrezza rivelata nel moltiplicarsi del suono che ha il potere di riverberare il significato, e non so se gridarti di reggerti forte per non fartici perdere dentro, o se incitarti a buttarti tra le sue braccia caleidoscopiche e vorticose.
Ad ogni modo, ti faccio i miei complimenti :) 
M_E_M

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Mi sembra di percepire uno stile diverso in questa poesia. La stessa forza ma come se fosse ponderata, ogni parola scelta con cura. E difatti il concetto arriva, oltre la comprensione delle parole. Quella mente che ci fa capire tutto ma che alla fine è in grado di tradirci, specialmente quando siamo noi a chiederglielo.
Alla prossima

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Ciao Ilbilbo.
Questo è il tipo di poesia che preferisco.
Molto musicale ed orecchiabile, di una musica che va al di là delle costrizioni sillabiche ortodosse.
Un classico ma con molto di tuo.
Le assonanze recitano un ruolo essenziale ed efficace.
Molto molto bravo.

Roberto

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Buongiorno,
Quasi un rapido gioco di parole e di significati, questa volta.
Ma la nostra testa in fondo è cosi .. tante cose e non sempre positive.

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La mente umana! Un groviglio di miliardi di neuroni che si accendono e si spengono non appena si sono formati fino all'ultimo respiro e forse oltre. Essere sani di mente...cosa significa? Forse nulla... I "pazzi ", a volte, sono più felici. Ci regali sempre delle perle sulle quali riflettere caro Menestrello, buona domenica.

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Caro IlBilbo,
hai scelto un argomento che potrebbe tenere banco chissà per quanto tempo.
La mente umana, un autentico mistero per come funziona e per tutti i meccanismi che mette in atto sia per ragionare, pensare, riflettere, ma anche per difendersi.
Pensieri circolari che cercano insistentemente di farsi strada, sperando di ottenere il permesso di accedere a quei “pensieri” che talvolta vorrebbero rimanere celati. Talvolta quelle stesse riflessioni ci conducono sempre più vicino al divino, all’irraggiungibile ma per i limiti che noi stessi ci poniamo.
Mente che non ci lascia mai da soli, è sempre presente, attaccata in corda doppia come durante un’arrampicata e la percepiamo perciò in ogni più piccola fibra del nostro corpo farsi lentamente strada.
Ma la mente non è solo una parola che definisce una parte del corpo umano, è anche un tempo del verbo “mentire” e spesso è proprio la nostra mente a mentire nei nostri confronti per salvaguardarci, cercando di porre un freno alla sovrastante malinconia che in alcuni momenti della vita ci colpisce.
Sempre d’effetto le rime scelte che rimangono appunto nella “mente” come un tormentone, facendo scattare nel lettore una riflessione, come pure tutti gli aggettivi con cui hai apostrofato la “mente”: baggiana, cortigiana, beona ed esimia.
Un altro dei tuoi intriganti lavori molto stimolante per una mente che vuole addentrarsi in meandri sconosciuti.
Un ringraziamento e un caro saluto.
(Recensione modificata il 30/01/2022 - 09:57 am)

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