Ciao Ladybug87. Mi fa piacere trovare questa storia collegata all'AU che stai scrivendo a quattro mani, scoprendo di più riguardo quanto possa essere accaduto in passato. Mi sono immersa nei pensieri profondi e poetici di André. Mi sono emozionata e spero che Thea riuscirà a scoprire che uomo fosse davvero André, con il suo amore nei confronti di Oscar. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 08/02/2022 - 12:33 pm)

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Questo prequel ci mostra la storia che sta dietro la bottiglia.
André guarda il quadro di Oscar con gli occhi interiori e, da questa circostanza, esplode una tempesta dell'anima che lo induce a mettere nero su bianco i suoi pensieri e i suoi sentimenti e ad affidarli alle onde dell'oceano.
Sono le azioni di un uomo disperato che sta perdendo la vista, che vive nella precarietà e che, per questo, si aggrappa all'immagine della sua rosa aulente e marziale, l'unica felicità che gli sia rimasta.
Non sa quanto questa felicità potrà durare, dato che la Francia danza sull'orlo del baratro e, affinché rimanga qualche vestigia di tutto ciò, affida i suoi pensieri all'oceano.

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Nettuno ha accolto la preghiera di André, la sirena è arrivata.
La sirena empirica, pragmatica, tutta d'un pezzo, sconvolta da un tragico evento che ha rimescolato le carte, proprio come ha fatto quella magica bottiglia.
Quattro destini intersecati.

La nostra piccola Twin Peaks. Sorridiamo.

Thea è diventata la compagna dei miei giorni solitari, burrascosi, caldi di lacrime e, a tratti, di angoscia.

Tutto questo grazie a te.

La scrittura è l'unica cosa che non morirà, come il piacere che ne deriva.

ps. il capitolo è quasi pronto!

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Cara Ladybug, sarà che mi trovo in un momento personale particolare, ma la tua one shot mi ha profondamente commossa.
E’ un racconto in forma quasi di poesia, con il quale ci sveli l’antefatto, che ha condotto André a scrivere la sua lettera d’amore, che verrà poi ritrovata dalle protagoniste della storia che stai ambientando in epoca moderna.
Una lettera che contiene i pensieri intensi, i ricordi, i desideri di un uomo che, per i motivi che, noi tutte affezionate alla storia canonica, conosciamo, non poteva esternare a parole alla donna da lui amata.
Lei, la sua rosa, aulente e marziale al tempo stesso, rosa che spiccava sempre e comunque fra le altre rose.
Lei il suo costante, eterno, imperituro pensiero, colei che si era installata nel suo cuore da quando ne aveva memoria.
Lui che ha affidato al mare tutto quello che stava racchiuso in quel suo cuore triste, per un amore che non poteva essere esternato, per la folle situazione che la sua amata Francia stava accingendosi a vivere e che l’avrebbe condotta sull’orlo del baratro, e soprattutto per lei che non avrebbe più potuto vedere con gli occhi, ma avrebbe solo potuto continuare ad immaginarla con quelli del cuore, per raccogliere e custodire piccoli istanti di felicità. Felicità che gli è giunta quando, davanti al quadro che la raffigurava, lui le ha riferito come lui la vedesse, e non come fosse stata dipinta dal pittore, con quel tripudio di rose bianche che la circondavano e abbracciavano, come avrebbe voluto poter fare lui stesso. E lei ha compreso le sue difficoltà e ha pianto sapendo tutto il loro pregresso.
Ora, lì di fronte a quel mare normanno, da sempre impetuoso, che li ha visti vivere attimi della loro vita insieme, solo in quel luogo può lasciare andare tutto ciò che è memoria, con l’auspicio che le onde portino lontanissimo le sue parole e che possano riverberarsi fino a giungere a una sirena, la quale, cercando di farle sue, si commuoverà così tanto da trasformare le sue lacrime in altrettante perle. Una bellissima immagine ricca di passione e delicatezza al tempo stesso.
In ogni parola e in ogni pensiero espresso da questo giovane cuore, non c’è un briciolo di amarezza, tanto è colmo di amore per lei il suo cuore.
Il futuro è incerto più che mai e, probabilmente, sapendo di non avere ulteriori possibilità per parlarsi, come sempre hanno fatto, ecco il suo affidare al mare un sentimento che non potrà morire, ma si rinnoverà come il frangersi delle onde sulla battigia.
Veramente complimenti per questa one shot che regala emozioni, tante, intense.
Un affettuoso saluto.

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Magnifico questo André! Una dichiarazione traboccante d'amore oserei dire di venerazione per la sua donna. Una donna di cui solo lui conosce appieno i sentimenti e le sue profonde sfaccettature della sua anima inquieta. Mi è piaciuto anche quando dici che la Francia corre verso la Rivoluzione come un cavallo impazzito, rende l'idea perché il tempo è come se subisse un' innaturale accelerazione (questo, ripensando le ultime frenetiche puntate della serie). Hai fatto molto bene a contestualizzare la storia, un ritorno al passato emozionante, come lo è sempre quando sei tu a descrivere i nostri amati beniamini! I miei complimenti ❤

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Dunque è stato uno dei momenti peggiori della vita di André a dare origine al messaggio.. vediamo gli effetti.

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Molto molto bella questa pagina, in cui sei riuscita a fissare su carta e a rendere disponibili a chi legge molte sensazioni ed emozioni, una più bella dell'altra.

Delicatezza. Sembra di percepire il profumo delle rose ("aulente e marziale"). A volte è fin troppo impressa la dolcezza femminile della mano che scrive, come in quel dettaglio delle lacrime di sirena che si trasformano in "lucide perle preziose".

Drammaticità. Lo strazio di un uomo d'azione che sta perdendo la vista e che, per vergogna o per qualche altro motivo che non so immaginare, non riesce nemmeno a sfogarsi e si sente sempre più solo.

Complicità segreta fra gli amanti. "La mia rosa, un fiore speciale del quale solo io conosco l'essenza."

Transitorietà. "La Francia sta correndo verso la catastrofe come un cavallo impazzito."

E ancora quel gusto tutto romantico per una natura travolgente, con quel mare burrascoso e ventoso.

Una pagina commovente e intensa, messa lì nel posto giusto e al momento giusto per dare più vigore all'altra storia.
Complimenti, Milady.

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