Breve ma intensa, si sente che č come se fosse un incipit ad un interessante storia che io sicuramente leggerei con piacere. Mi sono piaciuti molto gli ultimi versi, e la frase ''l'infinito delle due anime'';

AP.

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Molto piacevole questa poesia, che ha il sapore di eterno e di magia, con questi lievi versi sciolti, molto morbidi, nel loro incedere gentile, che accarezzano anche la mente del lettore, cara Hiril, e che raccontano l’infinito, racchiuso negli sguardi di due anime, le quali si sono forse viste un’unica volta, ma tanto č bastato per vedere o immaginare altri cieli, nei quali, con tutta probabilitā, un domani, lontano o forse no, potranno incontrarsi nuovamente e, anche senza conoscersi, saranno in grado di riconoscersi comunque, magari condividendo, nelle percezioni di loro stessi, qualcosa come un profumo o altro, comprendendo di aver trovato, dopo un lungo peregrinare, la parte mancante di loro stessi.
Mi sono sentita catapultata in un’altra dimensione grazie a questa lettura.
Un caro saluto.

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Esistono, sė.
Anime disperate, conosciute chissā dove, chissā quando.
Perdute, reiette.
Non smettono di cercarsi, mai.
Quando si trovano, due sono le possibilitā: vivere il paradiso in terra, sfidando gli dei invidiosi, o perire per mano del destino, sotto i colpi crudeli di una mano assassina. La mano dell'amore impossibile.

Falle trovare luce.
Merita di essere scritta.

Mi fa piacere tornare a rileggerti, dopo quasi due mesi che sei stata assente dalle scene.
Cominciavo a sentire la tua mancanza, mia cara Dama Rossa.

Sono piccoli i versi, che stavolta sei riuscita a liberare dalle rime senza che nulla perdessero.
Č piccola la poesia, fatta solo di poche parole e di un solo sguardo, "quello sguardo".
Eppure intrisa, la poesia, come sempre di passione, come quell'aria intrisa di odori.
Un deja vu che ci spinge tutti a sentirci infiniti.
In cielo, in terra e in ogni luogo.
Bravissima.
Sarei proprio curioso di leggere una tua storia che non č poesia.

Un abbraccio.

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