Recensioni per
Se stanotte muoio
di ilbilbo

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
10/09/22, ore 00:53

Avevo già adocchiato questa poesia tempo fa, ma ho preso del tempo per commentarla. Quello della morte è un argomento a me molto caro per motivi che non sto qui a spiegare, comunque mi rendo conto che parlarne è sempre difficile, bisogna usare i guanti di velluto. I primi versi sono un piuttosto leggeri e
scherzosi, ma pian piano il tono si fa sempre più greve. La poesia si conclude con dei versi che mi hanno dato i brividi:
"Se stanotte muoio
non andar via
anima mia."
Mi hanno commossa, perché io stessa ci ho visto qualcuno dirli come una supplica, con le lacrime agli occhi.
F.

Nuovo recensore
14/02/22, ore 10:33

Non credo ci sia qualcosa di più doloroso per la nostra anima di un pensiero del genere, intimo e sconosciuto al resto del mondo. In un attimo, ti si spezza ulteriormente il cuore per la "vergogna" di averlo formulato.
Eppure qualcosa continua a farti andare avanti. Istinto di sopravvivenza? Paura? Un legame?
Non so dirti. Non so nemmeno dirti se appenderti a quel qualcosa, il consiglio unanime è di stare bene con sé stessi. Il mio, di accettare che le "brutte giornate" esistono, perché è ciò che fa andare avanti anche me.

La poesia ricorda una danza macabra, leggiadra e mnemonica. Ma, assurdamente, è così musicale che è piacevole e scorevole da leggere. Le coppie di versi si incatenano come binari di un treno e proseguono fino alla fine di un percorso introspettivo. Il culmine è inevitabilmente l'interiorità. L'uso di anafore crea un'ottima concatenazione, le anastrofi danno circolarità al testo e le rime baciate ammortizzano il contenuto forte.
Risultato molto particolare, sicuramente piacevole.
Inoltre, mi sono sentita compresa dalle tue parole.
Un abbraccio,
Rachel.

Recensore Master
14/02/22, ore 05:15

Buongiorno,
È così per tutti purtroppo, un giorno ci siamo e quello dopo non ci siamo più, la vita è un brivido che vola via, diceva un celebre cantante...
Non ti angustiare troppo e sorridi, sii gentile, vivi...

Recensore Master
13/02/22, ore 11:50

La morte è il grande tabù di tutti i viventi. Lo dimostrano questi tempi sciagurati dove, pur di vivere, accettiamo una vita a metà.
In una canzone di De Gregori, mi pare, ma mi potrei sbagliare, si parla di un vecchio che pianta un ulivo convinto di vederlo fiorire, nonostante sappia che è impossibile.
No, non è difficile moririre, è difficile accettare che possa capitare a noi.
Sempre di una bravura straordinaria mio caro Menestrello triste.
Un abbraccio e a presto.
(Recensione modificata il 13/02/2022 - 11:53 am)

Recensore Master
13/02/22, ore 11:22

Un brivido di emozione.
Ecco che mi è successo.
Specie dopo le ultime righe.

La morte è facile.
La vita è più difficile.
Per tutti. Per qualcuno più di altri. Ma non so perché.

Lei, l'Anima, non se ne andrà.

Galleggerà per un po', in cerca di un altro corpo. Chissà se lo troverà. Chissà come sarà.

A noi, intanto, cosa resta, se non spremere l'attimo, come il limone nel tè? Acido, aspro, fa storcere la bocca, come la vita crudele, troppo crudele, a volte.

Emozioni. Alla fine sono queste che danno senso alla vita. Viverle fino in fondo, incluso il timore della morte.

Ci sei arrivato, B.
Hai sfidato la paura.
Hai vinto tu.

Recensore Master
13/02/22, ore 09:53

Caro, carissimo Bilbo,
anche questa volta hai voluto trasformare un argomento come la morte al pari di un discorso, apparentemente senza peso, facendo un excursus di quello che è stato il tuo tempo su questa terra, delle persone che hai incontrato, che hai forse amato, di quanto hai o meno realizzato nel tempo che ti è stato concesso di vivere. Ho avuto, come le scene di un film che si srotolano davanti agli occhi, la visione plastica, derivante dalle tue parole, quanto mai scelte e puntuali, che hai volutamente utilizzare in maniera leggera, per nascondere il peso che recano in loro, di quello che per te rappresenta il presente, questo tempo che appare ostile sia a chi scrive che forse anche a chi ti legge.
Ti sei accorto che in tutto ciò che hai scritto hai parlato direttamente alla tua Anima, rammentandole tutto ciò che sei stato e che ancora hai bisogno di lei, affinché continui, anche nel tuo dopo, a starti vicino, a non abbandonarti, poiché a te sembra sia l’unico appiglio che ti tiene collegato tra questo mondo e un Altrove dove finalmente pensi di poterti sentire in pace con tutto e tutti?
Ho letto questa poesia sfogo con un leggero peso sul cuore, a dispetto di come appari sempre scanzonato, talvolta irriverente, manifesto menestrello zoccoluto dalle rime e dagli accenti arditi.
Ecco in questo componimento sei stato molto ardito: hai voluto confrontarti con il trapasso che tanti di noi spaventa, compresa chi ti sta scrivendo, alleggerendo anche lui, accettandolo, come probabilmente hai sempre accettato tutto nella tua vita.
Non posso che cercare di esserti vicina, con la semplicità di un commento, in questo tuo momento così tanto particolare, che ti fa vedere oltre il tempo che stai trascorrendo qui e ora e che spero possa migliorare un tantino per riportarti a pensare in maniera più positiva.
Un abbraccio affettuoso e, mai come ora, forte.... fortissimo....
Elena
(Recensione modificata il 13/02/2022 - 09:57 am)