Ciao Mel!!
Quanto tempo che non lasciavo una recensione a qualcosa di tuo qua su efp… mi sembra passato un secolo, giuro. Ho deciso di rileggermi un po’ le tue storie qua su efp dato che ormai sto abbandonando progressivamente wattpad e ho notato che molte le avevo lette senza lasciarti una recensione. Mi piacerebbe rimediare perché le tue fan fiction meritano sempre tantissimo e mi fa sempre enormemente piacere rendere giustizia all’impegno e alla bravura di chi se lo merita! Quindi nulla piano piano mi piacerebbe rileggermele bene o male un po’ tutte e dovrai probabilmente sopportare la mia presenza che ti intaserà con recensioni molto poco professionali. Senza perdere altro tempo in ciance inutili inizio a scrivere veramente questa recensione, sennò finisce che ti lascio sto papiro senza aver detto effettivamente nulla HAHA
Sono partita da questa, tra le molte, perché 1 è una delle poche tue che non avevo ancora letto e 2 c’era la OsaSuna come main ship e non ho potuto che fiondarmici. Sono troppo dimenticati da tutti loro due, quando letteralmente hanno tanto di quel potenziale inespresso che gli si potrebbe dedicare una long… Io amo Osamu e trovo alquanto azzeccato il fatto che tra i due Miya sia quello meno appariscente e conosciuto, quando anche nelle fan fiction di haikyuu è la stessa cosa. Almeno nel fandom rendono la cosa coerente, vediamola da questo punto di vista dai. Ho un debole per i personaggi miti e schivi come Sumu, che poi con Rin si scioglie completamente il nostro piccolo adorabile Miya grigio *^* Riesco veramente a comprendere a fondo il suo discorso perché anche io mi sono trovata nella sua stessa situazione. So come ci si sente ad essere al sicuro nella propria ombra, a non rischiare mai, a incasinare tutto per paura di incasinare. Ecco, questo Samu lo riassumerei in questo. Rovinare tutto per paura di rovinare tutto. È una cosa che ti lascia così tanti rimpianti e ripensamenti continui, e forse l’accettazione di se stessi sta proprio nel riuscire ad uscirne, a trovare quel qualcosa o qualcuno, che ti fa pensare che forse non è così male anche osare, buttarsi, abbandonare quella maledetta comfort zone. Amo tantissimo questo Osamu. È così tremendamente relatable. Mel io veramente credo di sviluppare una specie di dipendenza dai tuoi personaggi, giuro, e anche dal tuo modo di scrivere. È sempre un piacere leggere qualcosa di tuo, buttarsi e divorare tutto d’un fiato un bel capitolo che sia da cinque o da quindicimila parole e, anzi, non vorresti mai smettere. Dimmi dove trovi tutta sta bravura mel, giuro. Vabbè tanto vale vederci sotto qualche altra storia che poi divento prolissa e finisco per blaterare cose a caso, senza nessun cognizione di causa.
Alla prossima mel!
Will <3<3 |
