Recensioni per
L'ultimo
di Beeble

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/22, ore 11:23
Cap. 1:

Cara Fabiola,
una poesia che ha tutta l’apparenza e l’intensità di un testamento così pieno di amore, fatto da una persona cara scomparsa, forse di recente, e che però ha lasciato una eredità profonda in tutti voi che restate e siete ancora in grado di percepire tutto l’amore che vi ha regalato nel tempo che è rimasta insieme a voi.
Lei vi ha protetto, vi ha osservato, vi ha voluto bene, ha fatto sue le preoccupazioni che erano dei suoi cari, e lo ha fatto sempre, fino all’ultimo dei suoi giorni, affinché chi rimaneva potesse avvertire, in ogni momento, che lei era semplicemente andata altrove, ma avrebbe comunque continuato a proteggervi, come sempre aveva fatto.
Tutto quanto è stato condiviso nel tempo resterà nel ricordo di coloro che sono rimasti, così come l’energia che vi ha tenuto insieme e che è stata capace di infondere, ogni singolo giorno, nelle persone che le stavano accanto.
E’ una poesia dove il dolore della perdita fisica si addolcisce, perché torna prepotente tutta la carica umana di questa persona cara. Ogni parola, ogni verso, contengono una dolcezza che giunge direttamente ad accarezzare l’animo anche di colui che si accinge alla lettura, lasciandogli, nonostante il tema trattato, una sensazione di pace.
Spero che la pace e la serenità possano lambire anche il tuo cuore.
Grazie per la condivisione di questo momento così personale.
Un abbraccio affettuoso. Elena

Recensore Master
16/03/22, ore 08:39
Cap. 1:

Sì, c'è qualcosa di diverso rispetto alle tue solite poesie.
"Come se non ci fosse più tempo, / perché chi sa quanto ne abbiamo": è una bella parafrasi del "protinus vive" di Seneca, a cui è ispirata tutta la poesia.
E quello che riporta all'essenza della vita è la vita stessa nella forma più genuina.
"Per scacciare i fantasmi delle mie paure": bello. Sorrido. Mi ricorda "Ectoplasmi", del rapper Mezzosangue.

I versi sono spontanei, naturali, senza particolari artifici.
Ma la struttura è sapientemente architettata. Fanno da cornice, simmetricamente, all'oggi, un iniziale passato ("vi ho protetto", "vi ho amato", "vi ho stretto") e un finale futuro ("vi proteggerò", "vi amerò", "vi stringerò"). Entrambi senza tentennamenti.

Una bella poesia, condivisibile da una zia inquieta e da un nonno stanco.

Recensore Master
16/03/22, ore 06:01
Cap. 1:

Buongiorno
Bellissima poesia, tra l'altro mi darebbe piaciuto avere una zia come te, dolce e amorevole... Anche la sensibilità dei parenti non è scontata, sai? Ce ne sono di quelli che non sanno nemmeno che esisti, lo dico per esperienza personale.
Ama la vita e il prossimo...