Recensioni per
A Kaiju and a space traveler enter a bar
di Donatozilla

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/03/22, ore 20:29

Allora, comincio con scusarmi per il ritardo della recensione, ma in questi giorni sono stato un po' preso, fra il lavoro e una sbornia memorabile.

Non è la prima volta che il mio personaggio viene scritto da un'altra persona, ma certo è la prima volta che è il focus della storia. In altre occasioni era ridotto a una semplice menzione, perché evidentemente fuori luogo in qualunque contesto lo si metta; altre volte, i progetti di vari crossover, non sono andati in porto, forse per lo stesso motivo.

Appena ho letto l'attacco della storia, ho avuto l'impressione di déjà-vu.

"Nelle profondità dello spazio, un disco volante dal color giallo, stava a fluttuare senza alcuna meta ben precisa"

In effetti è pressapoco lo stesso attacco di altre storie con Cladzky, come in "Ed Io?", o la poi cancellata "Vuoto".

"Nel bel mezzo del nulla cosmico s’aggirava un disco volante dalla caratteristica quanto imbarazzante, carrozzeria color giallo canarino"
"Nelle profondità più recondite dello spazio, più o meno nei pressi del sistema stellare triplo di Alpha Centauri, sostava il disco volante Ford modello TFO giallo canarino di Cladzky"


Tutto questo per dire che è stata la prima prova che c'è stato un effettivo studio del personaggio e sono lusingato dal fatto che hai anche provato a simulare lo stile della narrazione, volontariamente o meno. La seconda prova viene dal fatto che il battibecco fra Cladzky e Mark mi ha fatto dire "questo è qualcosa che avrei scritto anni fa". Il motivo per cui sembra così datato non è colpa tua, difatti di storie su Cladzky ne ho pubblicate poche e attualmente quella che sto proseguendo maggiormente è quel colosso improponibile di "Ed Io?", immotivatamente lungo quanto "il giovane Holden" a livello di parole, cominciato quanto ero in terza media, abbandonato e ripreso solo l'autunno scorso. In sostanza, al di fuori dell'incompleta "Sangue Nero", il personaggio di Cladzky è cambiato nel corso degli anni, ma ancora non mi sono deciso a mostrarlo, scrivendo una storia decente con la sua nuova versione aggiornata. Il Cladzky degli esordi era un coglione, lo è anche adesso, ma all'epoca lo era in senso negativo. Era un tizio che si era slegato da tutti pur di non avere impegni, ma senza un piano su come trascorrere il resto della vita e quindi la noia era una sua costante, oltre che una tremebonda solitudine, rimpianti e chi più ne ha più ne metta. In sostanza un personaggio patetico perché era la valvola di sfogo di ogni mia frustrazione del periodo, oltre che una presa in giro del concetto di self-insert che vedevo d'appertutto su EFP, di personaggi scritti per essere una versione esageratamente più potente, decisa e moralmente superiore dell'autore che la scriveva. Col tempo mi sono addolcito con lui, complice il fatto che la mia vita è certamente migliorata da quel buco di culo che era l'inizio dell'adolescenza e Cladzky è diventato un personaggio più positivo, un coglione in senso buono, che non indulge nell'autocommiserazione e la noia, ma li usa come stimoli per infilarsi nelle situazioni più disparate, conscio che tutto è meglio pur di non diventare l'ameba che era sulla terra. Come dicevo quindi, non è colpa tua se l'intero conflitto della storia si basa sul senso di depressione di Cladzky, anche se a dirla tutta, pur essendone uscito nella sua versione attuale, non è poi così assurdo credere che ci possa ricascare, conoscendo come funziona.

Mark è perfetto nel suo ruolo, nel come cerca di far star meglio psicologicamente il proprio pilota, ma anche in dettagli, come il suo analizzare ogni parola, il suo sarcasmo e la completa calma anche quando afferrato da un mostro gargantuesco. Forse un po' troppo azzardato fidarsi subito di Dz da parte sua, che di solito è lo scettico della situazione e lo straight man, ma è anche vero che, narrativamente parlando, essendo Cladzky non certo dell'umore di fidarsi di un kaiju in pillola, era necessario che uno dei due portasse avanti la discussione. Peccato sparisca per buona parte della storia, ma il focus rischiava di slittare dai due protagonisti in fondo.

Parlando dell'interazione fra i due è come me la sarei aspettata. Un lungo dialogare a raccontarsi le proprie avventure reciproche con bestie più grosse di loro. Rinfresca vedere un crossover privo di dramma e combattimenti e dopotutto, dall'impressione che mi sono fatto, Don è incapace di far male a una mosca da quanto è buono come il pane. Cladzky, d'altro canto, moralmente pensa solo a sè stesso, quindi non sarebbe troppo difficile metterli contro con la giusta motivazione, ma adesso non vogliamo pensare a questo, vero? Si tratta di una storia  il cui unico scopo è quello di far sentire meglio il povero Cladzky, così maltrattato in questi anni, e in effetti te ne sono grato, perché ci ho indulto molto sotto quel punto di vista in passato. Cladzky ne esce fuori molto passivo, mero spettatore di eventi, ma in effetti era così che l'ho scritto per anni, prima di cambiarlo, quindi non te ne faccio una colpa.

Abbiamo anche l'occasione di rivedere simpatici personaggi già apparsi in POTM, da Akio, che ci regala l'impagabile scena di vedere DZ, in perfetto stile genitore americano, che lo chiama campione e gli arruffa i capelli, all'ineffabile barista, tutt'ora senza nome. Noto che hai tenuto conto di alcune nostre cazzatine, per esempio fai sorprendere Cladzky che il paesello isolano sia piuttosto urbanizzato, come notai nella recensione chilometrica che ti lasciai, o il fatto che Dz vada in PTSD ogni volta che si parla di Ghidora. Carino il momento in cui entrambi si paralizzano al ricordo degli eventi traumatizzanti del loro passato, soprattutto perché è l'unico punto in cui ambo i due sono in una situazione di parità, mentre  per il resto della storia è Dz il solare della situazione che cerca di confortare il rabbugliato Cladzky. Ora che ci penso rassomiglia molto il famoso capitolo dieci con Dz crucciato e Gamera che cerca di tirargli su il morale. Se hai voluto rendermi pan per focaccia ci sei riuscito.

è stato un bel regalo di compleanno, inutile girarci intorno. Si inserisce bene anche come punto di svolta, dato che in questo periodo volevo rendere il pilota di candeggina vestito più vivace. Spero di restituire il favore.

L'unica critica che mi viene in mente è il fatto che Cladzky e Mark si sarebbero offesi tantissimo per quella schicchera. Hai idea di quanto costi farsi rimettere a posto un'ammaccatura del genere?