Bellissima conclusione, cara Betz, fortemente passionale, iniziata casualmente in quelle scuderie e in quello stesso luogo tutto ha avuto il suo legittimo compimento.
Il loro posto del cuore, vicino ai loro cavalli, che tanto conoscevano di loro, e, anche in questo caso, il risveglio di ognuno di loro ha portato a ciascuno dei pensieri gemelli di turbamento: l’uno per non ricordare con precisione il perché si trovasse lì, e soprattutto cosa avesse fatto alla sua Oscar, che aveva ritrovato ancora addormentata, leggermente discinta, facendosi nuovamente carico dell’errore compiuto mesi addietro e che lo tormentava e lo avrebbe tormentato per l’eternità, e l’altra per sapere, di contro, esattamente che nulla di irreparabile era successo. In questo frangente, André, non ancora completamente lucido, pensa di essere un mostro, una persona della quale avere timore, per non essere capace di controllare i suoi sentimenti e di conseguenza i suoi istinti. Si fa orrore da solo e, in questo turbamento, non può che maturare un pensiero logico: per non ledere ad Oscar deve per forza di cose allontanarsi da lei. Forse, standole lontano, sarebbe riuscito ad addomesticare la passione ardente che divampava dentro di lui quando era vicino ad Oscar. Non vede altre soluzioni e, con la morte nel cuore, è più che deciso a portare a termine questo proposito non appena avrà l’occasione di parlare con Oscar, non sapendo quale avrebbe potuto essere la sua reazione per ciò che era accaduto nella notte. Lo stare lontano da lei per tutta la giornata gli ha apportato il coraggio necessario per affrontarla a viso aperto, anche se sperava che il momento giungesse il più tardi possibile.
Ma se queste erano le sensazioni di cui era preda André, Oscar non era di certo da meno. Anche lei si è risvegliata nelle scuderie e, non trovando André accanto a lei, ha subito reagito con un moto di vergogna per le condizioni in cui si trovava, scomposta come doveva averla vista lui, anche se sa che nulla di terribile era accaduto. Ma lei deve attendere ai suoi compiti, avrà forse tempo di razionalizzare l’accaduto durante il corso della giornata, che ha cercato di riempire di compiti da assolvere; ma la mente vagava e tornava insistentemente a ciò che era successo solo poche ore prima. Però, insieme a tutti i pensieri, erano ancora vivide alcune sensazioni potenti, che si erano incise oltre che nella pelle anche nella mente. Tornando a casa lo avrebbe affrontato, certa dello sconvolgimento di cui era rimasto vittima André.
Dopo averlo cercato, ecco che le viene comunicato che si trova nelle scuderie, nuovamente lì, evidentemente, tutto deve trovare compimento.
Dopo le prime battute, con le quali ambedue si trovano in stallo, André non vuole giustificarsi e chiedere perdono per ciò che teme di averle fatto, ma semplicemente farle conoscere il suo proposito di allontanarsi da lei. Ma Oscar al sentire la parola “allontanamento” comprende che non sia assolutamente ciò che vuole, o ciò di cui ha bisogno. Capisce invece nel profondo di se stessa che è proprio di lui che ha necessità: della sua presenza gentile, di quell’ombra che l’ha sempre accompagnata durante il corso della loro vita insieme proteggendola, del suo calore che ha provato durante la notte e di tutte le sensazioni che sono riemerse potenti sulla pelle con il desiderio di riprovarle ancora e ancora. Parole si rincorrono fino a giungere a ciò che si è per tanto tempo anelato sentire, anche se ancora quasi non ci si crede: è l’affidamento dell’uno all’altra in maniera completa e totale. Bella e intensa, passionale ma non eccessiva, la scena d’amore che si snoda, dapprima, dolcemente tra di loro, per trasformarsi poi in un tripudio di pura passione che li coglie e li accoglie. Passione che ha mostrato tutta la cura di André per fare in modo che anche Oscar giungesse, per gradi, insieme a lui a quell’estasi che li ha fatti diventare una cosa sola, uniti questa volta anima e corpo. Ora nulla può più dividerli, sentono di appartenersi come sempre hanno avuto la percezione di esserlo durante gli anni, ma ora lo sono in maniera totale e condivisa. Le emozioni per entrambi sono fortissime e profonde: non servono parole, basta osservare gli sguardi che si scambiano, che sono carichi di tutto ciò che non riescono ad esprimere a parole. In effetti tutto quello di cui hanno bisogno tutti e due è stretto nel loro abbraccio e costituisce il loro mondo. Ora lo assaporano: le problematiche eventuali verranno affrontate con il giusto piglio al momento opportuno.
One shot che mi è particolarmente piaciuta per lo svolgimento innovativo a cui hai dato corso, partendo pur sempre da quanto tutti noi conosciamo, e che segna indiscutibilmente un nuovo punto di vista da cui far progredire il loro rapporto, nonché per la gentilezza e l’accuratezza con cui hai narrato di un momento cruciale che, se si fosse svolto veramente, come tu hai ipotizzato, nella storia canonica, avrebbe probabilmente cambiato il corso della storia stessa, regalando a loro la possibilità concreta di assaporare tanti momenti di amore intenso e travolgente, aggiungendo tanti piccoli tasselli che sarebbero andati a comporre, ancor meglio, il mosaico della loro esistenza.
Anche questa volta una lettura che mi ha conquistata, uscendo leggermente dagli schemi, ma sempre nel rispetto dei personaggi coinvolti, riuscendo ad interpretare ciò che a me personalmente sarebbe piaciuto accadesse, quindi complimenti e grazie per aver voluto condividere una nuova e diversa evoluzione delle vicende.
Un ammirato saluto sperando di risentirci prossimamente! |