Recensioni per
Tempesta
di Riccardo cuor di leone

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/22, ore 22:38
Cap. 1:

C' è sempre una tempesta, un fuoco che divampa un duello di anima e corpo che inebriante nell' estasi si consuma e morde quei cupi silenzi che attanagliano l' anima.....ma c' è sempre un nuovo rifiorir che non muore mai. Bravissimo

Recensore Master
22/04/22, ore 22:26
Cap. 1:

Un altra ottima poesia creata da un ottimo autore. Mi ha lasciato a bocca aperta, con quelle immagini vivissime del fiore di pesco contrapposta alla tempesta. Tu hai il pregio di far ''vedere'' quello che scrivi ai lettori e non è una cosa da poco.

Molto bravo, Riccardo;

AP.

Recensore Master
09/04/22, ore 12:54
Cap. 1:

Ciao Riccardo. Mi fa piacere trovare un tuo scritto in questa sezione. Ho percepito un frammento del tuo interiore che hai comunicato al lettore. La tempesta una furia dell'anima ma passeggera nella quiete del fiore di pesco delicato ma forte al tempo stesso nell'amore e nella bellezza. Ho riflettuto attraverso le tue parole. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 09/04/2022 - 12:55 pm)

Recensore Master
07/04/22, ore 01:21
Cap. 1:

Una poesia che ha tutto un altro impatto rispetto all'altra tua. Questa rappresenta la rabbia, il sonno della ragione che genera mostri, ma poi un tenero fiore di pesco più forte del previsto ribalta le carte in tavola e la tempesta ridiventa quiete. Bellissime le immagini evocate e pieno di speranza e amore il finale. Bravo anche qui.

Recensore Master
06/04/22, ore 10:28
Cap. 1:

Ciao Riccardo,
un testo potente dove si racconta dell’amore, che incendia i sensi, e della bellezza di cui alcune anime sono colme, e che la tempesta, che talvolta si ha dentro e monta veloce, vorrebbe essere in grado di distruggere, accecata dalla sua forza difficile da contenere.
Ma sia l’amore sia la bellezza sono lì, forti come un baluardo che si staglia contro la tempesta stessa, pronti a sfidarla per non essere annientati.
Poi ecco che la quiete riporta tutto in un alveo di serenità: impossibile anche per la tempesta non rimanere disarmata di fronte alle sensazioni che amore e bellezza sanno regalare, riuscendo persino ad inchinarsi di fronte alla purezza e alla forza dimostrata da un magnifico e purissimo fiore di pesco che a lei resiste e persiste.
Bella metafora che conduce a una riflessione più intima e profonda tramite le suggestione dei tuoi versi.
Un saluto.

Recensore Master
06/04/22, ore 08:19
Cap. 1:

Il fiore di pesco sorride alla tempesta.
Sa che è passeggera.

Il fiore, immortale.
Come l'amore.

Recensore Master
06/04/22, ore 07:23
Cap. 1:

Mi ha colpito profondamente questa poesia.
Anzitutto per la grande abilità artistica con cui è stata scritta. Versi e strofe che si lasciano modellare dall'intensità del contenuto. Altalena fra quiete e tempesta, silenzio e boato, "tenera fiamma" e incendio.
Ma soprattutto mi ha colpito perché risponde a una domanda che non smetto di pormi: esiste il troppo in amore? "Io sono tempesta": è quello, forse, l'effetto del troppo.
Il troppo amore, forse, è fatto di distruzione: distruzione di sé, dell'altro, dell'amore stesso.
È possibile fermare in tempo questo processo di distruzione che avanza "strappando gli occhi agli innocenti"?
Gli ultimi versi, l'ultimo poi ammantato di delicatezza, fanno ben sperare.