Recensioni per
Briciole nel piatto
di epices_settembre17

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/04/22, ore 17:24

Ciao epices e settembre17. Sono lieta di trovare una collaborazione che arricchisce da entrambi le parti. L'immagine é davvero molto bella, rappresenta bene lo spirito della storia e Galla sa rappresentare bene André nel suo essere. Mi ha colpita la sua posizione della testa con gli occhi chiusi oltre all'utilizzo dei colori e poi quelle briciole. Le briciole sono il filo conduttore della storia nella loro simbologia. Mi é piaciuto a livello grafico come sia stato scritto il nome André. Cinque lettere come cinque briciole. Ho riflettuto riguardo come abbiate scritto di André. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 19/04/2022 - 05:26 pm)

Recensore Master
17/04/22, ore 13:09

Buona Pasqua a voi care mie, innanzitutto! Seconda cosa: complimenti a profusione per voi e perdonatemi per l'immenso ritardo con cui mi paleso.
Quando ho letto il nome nella home ho fatto un balzo sulla sedia: ma che connubio splendido è mai questo? Credo sia stato proprio questo il mio primo pensiero, ancor prima di leggere, figuratevi voi la mia faccia estatica a fine lettura!
Prima di tutto credo che Galla dovrà necessariamente pagarmi il tanto nominato cardiologo: questo André sbriciolatore è di una bellezza e una dolcezza incalcolabili, i primi cinque/dieci minuti di disorientamento sono stati causati da lui e credo sia uno dei disegni che preferisco in assoluto. Qui c'è proprio tutto il fascino e la bellezza del Grandier, inoltre è la perfetta illustrazione al vostro magico scritto.
Magico, sì. Credo sia uno degli scritti più intensi, belli e sentiti che io abbia letto su questo sito: c'è introspezione, amore (quello vero e che fa male per quanto è vivo), tenerezza ma anche una sottile amarezza per l'impossibilità e l'ineluttabilità dei sentimenti.
Il vostro incipit narrativo mi ha rimandata al manga, al rientro dalla disavventura con Jeanne, ma credo che qui voi siate andate ad affondare il focus ben oltre il velo di ingiustizia per i meriti, voi avete avuto la sensibilità e l'attenzione di mettere sotto osservazione questo legame da sempre presente - meraviglioso il ricordo da bambini, è così bello che a momenti mi è sembrato di affogare un po' con loro e di sentire quasi il rumore dell'acqua nelle orecchie - e di dargli una visione nuova e, se possibile, ancor più pregna d'amore.
Il sentimento qui è bellissimo per com'è rappresentato, parlare d'amore è cosa semplice, lo fanno in tanti, ma così? Così no, ecco.
Perché qui voi avete avuto anche premura verso una coppia sempre poco affrontata: Nicholas e Jeanne. Che lei sia apprezzata è risaputo, ma il fatto che abbiate messo in luce anche il lato meno brutale dell'uomo - cucendogli addosso la dolcezza dell'amore, con la morte che, tragicamente, incombe - non è affatto cosa da tutti. Mi è piaciuto leggervi quasi una lieve invidia per la libertà con cui i due hanno potuto vivere questo loro sentimento e ho amato alla follia questo riconoscere affinità nel modo d'amare da parte di André. Attraverso i suoi occhi avete offerto dinamismo al personaggio di Nicholas e lo avete reso più umano, sempre fallace e quindi fedele a sé, e apprezzabile.
Non so se sia voluto ma mi è piaciuto il parallelismo tra la morte di Jeanne e Nicholas e il "dover vivere" con questo sentimento di André che, consapevole, se ne fa carico con Oscar.
Ho vissuto poi questo scritto come una confessione e man mano che i biscotti si sgretolavano in briciole, è stato come svelare uno strato sensibile e pulsante del sentimento di André. La dimensione intima qui è fantastica e assolutamente credibile, trovo perfetto anche quel sollievo dirompente nel sapere l'amata lì, non dando peso al come si è arrivati alla salvezza. Lui l'ama così tanto e senza riserva alcuna da non ricordarlo, l'importante è averla ancora con sé, godere della sua presenza e poter condividere qualsiasi momento e gesto in compagnia. Sono fermamente convinta che con gli ultimi passaggi voi abbiate sintetizzato perfettamente il concetto di amore puro e disinteressato; senza pudore, inoltre, vi dico di aver riletto questo scritto e di essermi commossa - scovando un dettaglio che mi era inizialmente sfuggito- di volta in volta in un punto differente.
Quando si scrive a più mani, inoltre, spesso si ha il timore di avere stili differenti o che insieme non siano proprio perfetti...posso dire che non è questo il caso? Voi avete un modo intenso e sensibile di scrivere di solito è facile riconoscervi sin da subito: avete, ognuna, uno stile proprio e inconfondibile, ma qui è diverso. In questa OS siete riuscite a fondere i vostri modi di scrivere con una naturalezza splendida e avete messo la vostra bravura al servizio del sentimento in analisi e il risultato è un qualcosa di sublime. Spero di leggervi ancora, insieme e separate, come volete insomma ma di rileggervi perché davvero, meritate e meritate ancor di più di questa recensione.
Complimenti vivissimi a questo magico trio, vi auguro di nuovo buona Pasqua e vi mando un saluto colmo di ammirazione, a presto,
A. <3 (naturalmente siete già tra i preferiti, ma c'era bisogno di dirlo? :D)

Recensore Master
15/04/22, ore 23:58

Ecco il magnifico trio del fandom!
Penso che Andrè sbriciolatore seriale diventerà un must delle fic del fandom, come le fasce di Oscar ;-).
Siete ancora in tempo per i diritti d'autore...
Nella giornata che segue la morte di Jeanne e Nicholas De la Motte, e l'uccisione, sventata per un pelo, di Oscar e Andrè, quest'ultimo ricorda le occasioni in cui ha salvato la vita alla sua amata, intervenendo direttamente, proteggendola col suo stesso corpo: quella del lampadario a Versailles e quella di Nicholas, ma nella trama originale non sembra che Oscar dia molto peso ai suoi interventi salvifici (almeno non quanto ne dà a Fersen, che la salverà dai sicari della Polignac).
Ma anche lei si esporrà per la vita di Andrè in due occasioni, due esecuzioni sommarie, che saranno sventate dal suo intervento e nelle quali sarà aiutata da Fersen (la prima per l'incidente alla delfina, la seconda a St.Antoine). Sono questi i parallelismi che la vostra OS mi fa venire in mente. E anche nella vostra storia, dopo un momento di riflessione, ognuno per se, i nostri tornano alla quitidianità con un "rito", conosciuto da entrmabi, in cui c'entrano quelle famose bricioline...
E' ancora presto per sondare i sentimenti più profondi, ma l'idea che mi avete dato, con questa OS, è che prima che tutto tornasse calmo e piatto, un sassolino gettato nello stagno, affondando, abbia creato increspature sul pelo dell'acqua...
Non so come abbiate lavorato insieme (non sono pratica di "scrittura a più mani"), ma leggendo mi sembra di vedere la regia di Settembre (questa suddivisione del tempo, scandita da gesti, la sensazione di una telecamera che inquadri le scene in un certo modo), la sceneggiatura di epices (pensieri, immagini, flash back) e la colonna sonora/visiva di Galla.
E io applaudo tutte e tre!
 

Recensore Junior
15/04/22, ore 22:44

Care Epices e Settembre,
Le vostre penne sanno regalarci emozioni uniche e la vostra collaborazione è la prova concreta che può nascere qualcosa di meraviglioso dal dono reciproco del proprio talento.

Come è difficile definire l’amore. Quante sfaccettature presenta e in quante declinazioni è capace di manifestarsi.
Jeanne e Nicholas non hanno mai esitato a distruggere tutti quelli che si sono frapposti ai loro scopi, eppure si sono amati, e di un amore assoluto portato alle estreme conseguenze pur di non dividersi. Affascinante, potente e suadente tanto da essere quasi invidiato da Andre’. Ma tutti sanno amare così, perché il senso del possesso è insito nella natura umana.
L’amore di Andre’ è altro. Perché in un amore che è capace del dono gratuito di se, del mettere l’amato sopra ogni cosa, anche la propria vita, lì c’è la scintilla divina. Solo quell’amore è capace di udire un’invocazione soffiata dal vento e di contravvenire a regole e gerarchie pur di fare la cosa giusta.
Oscar non se ne capacita e non sa definire questa potenza sovrumana. È davanti a lei ogni giorno, la protegge ed è racchiusa in un nome che da sempre è sulle sue labbra. Ma non sa darle un nome. Perché il mondo ti insegna a riconoscere e cercare un amore come quello tra Jeanne e Nicholas, non c’è posto per il sacrificio e la rinuncia. Ed in fondo non credo che le cose siano tanto diverse anche al giorno d’oggi.

È stato bello ricordarlo grazie alle vostre penne.

Un ringraziamento speciale a Galla, completamento irrinunciabile delle vostre storie perché dove a volte non arrivano le parole, può molto una sola immagine.

Recensore Veterano
15/04/22, ore 20:28

Nicholas e Jeanne, Amore e morte. Un connubio romantico, che nonostante il tragico finale riservato loro dalla Ikeda, non si potrà mai associare ai nostri eroi.
Ed il perché,  André  ce lo spiega assai bene.
“Morire baciando la donna che ami è qualcosa che sa di eterno” ragiona André sbriciolando i biscotti della nonna. André ha un’anima votata al sacrificio, per il bene dell’amata sarebbe disposto a morire, ma lui la sua Oscar vuole vederla viva…perché ... ci sono così tante cose che possono ancora fare insieme.
No, Amore e Morte, non hanno nulla a che fare con Oscar e André.
Ed anche Oscar lo sa.
Perché così come l’amore, anche la parola morte ha cinque lettere, ma a lei, che dalla morte è stata di nuovo sfiorata, sovviene un’altra parola assai più bella, ed è il nome del suo “André”, perché “Ci sono tante cose che possiamo fare oggi…”

Grazie Epices, grazie Settembre, per questa bellissima one shot.

E complimentissimi  a Galla che ha illustrato magistralmente il nostro sbriciolatore seriale preferito.

Recensore Master
15/04/22, ore 08:04

Che sorpresa questo connubio!!
Per prima cosa complimenti a Galla per il disegno davvero realistico!
E complimenti alle autrici che hanno scavato nei pensieri di André dopo il grande momento di Saverne. Grandissimo momento perché neanche lui sa bene come sia possibile. Forse l'amore tra Jeanne e Nicolas non poteva che essere distruttivo e portare alle tenebre. L'amore di André è la vita, la luce. Lui ama con l'anima, non ha bisogno dei sensi per "sentire".
E Oscar qui è più consapevole della grandezza del suo gesto. Quante volte André mantiene la promessa di dare la vita per lei? Quante volte ci è andato vicino? Nell'originale sembra che lei lo dia per scontato...
Qui invece sa che lui è un eroe, il vero eroe. E quelle briciole sono un punto di contatto. Quasi come la favola di Hansel e Gretel. La via di casa....
(Recensione modificata il 15/04/2022 - 08:34 am)

Nuovo recensore
14/04/22, ore 22:30

Ottimo spunto narrativo, storia molto ben scritta e coinvolgente. Vorrei che le briciole non finissero mai e che lui continuasse a raccontare, e comunque anche a me piace raccogliere le briciole dei biscotti dal piatto. Spero che scriviate ancora altre storie. 

 

Recensore Master
14/04/22, ore 10:45

E’ sempre una gioia vedervi comparire singolarmente, con tutta la magia che ognuna di voi, insieme alle vostre penne, è in grado di creare, ma ritrovarvi insieme è stata una autentica sorpresa e un dono graditissimo, nonché anticipato, per questa Pasqua che si sta approssimando e che speriamo infonda pace e serenità nei cuori e nelle menti.
Il vostro incedere all’unisono nei pensieri e nelle situazioni crea emozione: siete capaci di rendere visibili e quindi, almeno per me, tangibili i fatti di cui narrate. Sono riuscita perfettamente a sentire i pensieri di André al suo risveglio nel giorno successivo ai fatti di Saverne. Avete reso magnificamente quell’episodio, tornato nella mente attraverso le sensazioni provate dal protagonista: attimi di una vita che poteva perdersi tra le macerie e il fuoco delle fiamme che avevano avvolto il convento, dove aveva trovato il suo compimento totale il destino di quei due amanti resi folli dal loro reciproco amore, Jeanne e Nicholas de La Motte, morti abbracciati con un un ultimo bacio sulle labbra che li avrebbe legati per l’eternità. Mi sono immersa nelle emozioni forti avvertite prima nella mente e poi direttamente nel cuore da parte di André: aveva sentito, non sa neppure come, sussurrare il suo nome dalle labbra di Oscar. Un filo invisibile, che è stato intessuto durante il corso degli anni della loro vita insieme, e che si è rafforzato di giorno in giorno cambiando il suo significato, che non era solo più senso di protezione verso quella donna a cui era stato messo a fianco, bensì un sentimento di amore che diventava sempre più forte, potente, profondo, intimo. Nessuno, lui in primis, sarebbe stato in grado di spiegare quel legame che sovrastava il tempo, lo spazio e la razionalità. Quell’istinto gli aveva permesso di correre in suo soccorso e portarla via dall’inferno, per tornare a guardare mille altri cieli nel tempo che avrebbero condiviso insieme. A lui basta che lei sia viva, che possa vederla, che possa starle a fianco e godere delle tante piccole cose che, solo insieme, condividono e che sono solo loro e di nessun altro.
André sbriciolatore è un’immagine bella e intima al contempo, in quanto ci permette di addentrarci nella sua mente che, briciola dopo briciola, scava e rispolvera pezzi di passato a cui è legato, poiché sempre lo riconducono a lei. Lei che forse sta ancora dormendo, ma che brama di poter vedere, per rasserenare il suo spirito, tramite uno dei suoi sorrisi che riserva solo a lui. A volte, pochi sguardi colmano un intero giorno di silenzi, i quali racchiudono al loro interno discorsi muti di parole dal profondo significato, e che solo loro possono comprendere, per quell’abitudine ad osservarsi appresa dalla loro stretta vicinanza.
Intenso quindi lo scorrere dei ricordi, che affiorano poco per volta, uno ad uno, da quando erano giovani ragazzini incoscienti agli ultimi avvenimenti che segnavano un ulteriore traguardo nelle loro esistenze.
Tanti, quindi, i pensieri e i ricordi che accarezzano la mente, mentre osserva nel piatto le briciole che, in un certo senso, disegnano un percorso che lo conduce a lei.
Lei che si è svegliata presto, ma con ancora il ricordo delle mani di Nicholas che le stringevano il collo. Ora però tutto è concluso e lei sa benissimo che non è stato solo merito suo. Una forza superiore ha animato André, che le è venuto in soccorso chiamato dalla sua voce. Quelle cinque lettere del suo nome danzano nella sua mente portandole un’ondata di riflessioni. Ha ripensato all’accaduto, ma lui non ha saputo darle una spiegazione e si è limitato a sorriderle, impacciato ma felice che tutti e due potessero ancora guardare al domani. Ancora una volta era uscita pressoché indenne da una vicenda potenzialmente pericolosa, e la Nera Meretrice avrebbe dovuto ancora attendere per stringerli fra le sue braccia scheletriche. Una immagine e un concetto di forte impatto.
Come di forte impatto è la riflessione sull’amore folle di Jeanne e Nicholas; “amore” parola di cinque lettere, tante quante sono le lettere che compongono il nome di André. Ha necessità di stare con lui, di vederlo, quasi fosse un desiderio gemello a quello di lui, pensando che se lui fosse giunto in ritardo non avrebbe più potuto godere del suo sorriso, della sua vicinanza, della sua presenza. Ed ecco che, nuovamente, lei lo sorprende, copiando i gesti di lui quando gioca con le briciole, facendo scoppiare l’ilarità e iniziando quella giornata insieme, volta a rasserenare e cercare di accantonare quanto accaduto.
Una bellissima one shot narrata con l’eleganza e la delicatezza, che vi contraddistinguono, ma con tutta la sostanza dei concetti che volete veicolare al lettore, il quale grato vi ringrazia.
Complimenti anche a Galla per aver reso quasi tattile André quale sbriciolatore seriale di biscotti, che da ora in avanti non potrà più essere dimenticato.
Grazie quindi a tutte e tre per questo regalo e, con l’occasione, visto che siamo nella settimana santa, auguro a voi e ai lettori tutti Buona Pasqua, sperando che rassereni questi tempi complicati.
A prestissimo!
(Recensione modificata il 17/04/2022 - 10:28 am)

Recensore Veterano
14/04/22, ore 08:41

"Diverse voci fanno dolci note" è proprio il caso di dire!
La storia prende le mosse da un momento dell'anime che amo moltissimo, anzi prende le mosse dal mattino seguente, che nell'anime noi non vediamo.
A Saverne si è consumato un dramma. E Jeanne, un personaggio complesso ed affascinante, nei recessi dell'anima del quale non è facile avventurarsi, ha preso un paio di risoluzioni apparentemente incomprensibili, ma ad una più attenta analisi non prive di una loro logica inattaccabile, per quanto contorta ed inquietante.
Mentre il mondo crolla una coppia va incontro alla morte, un'altra va incontro alla vita. Sulle stesse note che faranno da colonna sonora alla notte del 12 luglio del 1789, come mi ha fatto notare un po' di tempo fa una mia cara amica. Da brividi.
Pare che possa accadere, quando si vede la morte in faccia, di ripercorrere tutta la propria vita, i momenti più importanti, i punti di svolta decisivi. E di concludere, come in questo caso, che è una bella sensazione, quella di essere vivi e di essere accanto a chi amiamo.
Perché verrà certamente il momento in cui la morte ci porterà tutto questo (Impossibile non pensare alle parole che Oscar, nei dialoghi originali, rivolgerà ad André, che ormai non può più sentirle, esprimendo il desiderio di guardare l'alba insieme a lui per "sentire la benedizione di essere nati in questo mondo, per incontrarsi e per vivere l'uno per l'altra") ma non è questo quel giorno!
Il disegno è tra i più belli che io abbia visto. Estremamente espressivo. Un preludio del meraviglioso fotogramma dell'episodio 20, davanti alla finestra.
Grazie di cuore per questa meraviglia!
A tutte e tre.
Octave

Recensore Master
14/04/22, ore 01:22

Questa storia è semplicemente un capolavoro. L'introspezione è magistrale. Ogni episodio ricordato da André, abbinato alle briciole, è la chiara dimostrazione che le loro anime sono legate da un filo invisibile da sempre, che lui la "sente " non con le orecchie ma col cuore e quindi non può spiegare i suoi interventi, li può solo accettare. Bella anche la comparazione che fa tra il proprio amore e quello di Nicolas verso Jeanne. Jeanne, perfetta nemesi di Oscar, e per questo rispettata seppur nemica. Bellissime anche le conclusioni di Oscar: nessun encomio per André, ma lei ne conosce il vero valore e gli è grata. Perché giunga a capire a fondo i propri sentimenti ci vorrà ancora tempo ma è già consapevole del legame speciale che li lega, che coinvolge direttamente le loro anime. Chapeau ragazze e buona Pasqua.

Recensore Veterano
13/04/22, ore 23:18

Carissime😍😍😍
Che bel regalo ci avete fatto in occasione della Pasqua! Più dolce di un uovo al cioccolato con sorpresa. Semplicemente bravissime!
Quando mi è stato commissionato l’Andre’ “sbriciolatore” non pensavo avrebbe illustrato un racconto a quattro mani uscito dalle penne di due delle mie autrici preferite! Meraviglia, meraviglia … e ancora meraviglia!!!
Questo viaggio nei ricordi, nel cuore e nelle riflessioni di Andre’, briciola dopo briciola, è una vera delizia, come i biscotti che il nostro cavaliere senza macchia si sta gustando seduto su quella poltrona. Dall’ultima notte, con il pericolo scampato a Saverne, Andre’ ripercorre dalla tenera infanzia tutti i momenti in cui ha rischiato di perdere l’amore della sua vita, ma che è riuscito sempre a salvare.
Con una piccola punta di invidia il nostro eroe pensa all’ultimo bacio tra Jeanne e Nicholas, che ha suggellato i loro ultimi momenti sulla Terra e li unirà per l’eternità, mentre lui del suo amore può raccogliere solo le briciole (i suoi sorrisi, le sue canzonature, i suoi rimproveri, i suoi ordini, i suoi sguardi…), ma va bene così, purché Oscar viva, perché c'è ancora tanto da fare insieme. La loro parabola non è ancora giunta alla fine, lui la salverà sempre, dal mondo e anche da se' stessa, perché questo non è solo il suo compito, ma la sua vocazione.
Cinque è il numero delle briciole, delle lettere dalla parola amore e del nome di Andre’ (non per nulla il suo nome significa “vero uomo”… e che uomo!).
Sono tantissimi i passi che ho adorato, ma questo è il mio preferito in assoluto -è stato veramente difficile scegliere! - e penso sia chiaro il perché:
“E lui, così piccolo di fronte al sentimento improvvisamente esploso nella sua interezza per lei, aveva avvertito distintamente, il mistero di quel loro muto parlarsi e comprendersi, oltre i sensi, oltre la ragione”.
E il finale con Oscar novella pollicina/raccoglitrice di briciole, così denso di significato, mi ha veramente scaldato il cuore
Grazie, grazie di cuore, carissime, per questa preziosa e riuscitissima collaborazione che ha portato alla stesura di questa storia incantevole. Spero davvero di leggerne altre in futuro.
Ancora applausi e una buonissima Pasqua, fanciulle! 🐣
Un forte abbraccio a tutte due!💓💓
Con affetto, G.
(Recensione modificata il 13/04/2022 - 11:23 pm)

Recensore Veterano
13/04/22, ore 18:57

Che bella questa OS così introspettiva che va a scavare nei sentimenti, paure e speranze di Andrè! E che bello vedere queste collaborazioni tra due autrici come voi!
le briciole come metafora di ricordi passati che vengono snocciolati uno dopo l’altro. E non si può non notare la citazione a Rentrè, per questa abitudine tutta sua ❤️
Anche secondo me c’è una sorta di connubio tra le due coppie, ma sono ovviamente le scelte di vita a fare la netta differenza.
Oscar che decide di passare la giornata con il suo Andrè, è una piacevole sorpresa. Chissà cosa avranno deciso di fare. Magari una bella cavalcata con il vento sul viso ❤️
Grazie ad entrambe e vi auguro una Pasqua serena
E dimenticavo, perché sono rintronata ahimè, di fare i complimenti a Galla per l il magnifico disegno ❤️ Ti superi ogni volta!!! ☺️

(Recensione modificata il 13/04/2022 - 06:59 pm)
(Recensione modificata il 13/04/2022 - 07:03 pm)

Recensore Veterano
13/04/22, ore 18:02

Care autrici, che sorpresa super gradita!
Avete esaminato, briciola per briciola, i pensieri più profondi di André in modo, secondo me, perfetto.
Mi è molto piaciuto questo accostamento tra Oscar-André // Jeanne-Nicholas: sono speculari in alcune caratteristiche (tenacia, caparbietà, amore...) che voi sottolineate benissimo nelle riflessioni del Grandier.
Ad un certo punto dei suoi pensieri, ho avuto la triste sensazione che quelle briciole non fossero altro che quello di cui lui sente di doversi accontentare dell'amore per Oscar..solo le briciole. Ma noi sappiamo che non sarà così...seppure, sarà un amore vissuto a pieno solo per poco tempo.
Molto profondo, ben strutturato questo monologo (anche nei ricordi dell'infanzia), che poi cede il passo ad Oscar: si è resa conto che colui che dovrebbe davvero ricevere un encomio, non avrà nemmeno un ringraziamento. E allora? Passerà la giornata con lui e, per André, questo vale più di mille encomi!
Bellissima la scena in cui lei, in barba alle buone maniere, imita il gesto tipico di André nel mangiare le briciole: una complicità che sta avanzando al livello successivo.
E bellissimo anche come si renda conto di come il nome André abbia 5 lettere proprio come la parola Amore (o Amour in francese!) Coincidenza? ^_^
Che dire, care autrici, bravissime come sempre! Mi auguro che ci saranno altre collaborazioni del genere tra voi! (*_*)
Però, volevo farvi un appunto: la prossima volta, prima dell'inizio del capitolo, mettete un avviso che ci sarà in apertura un'immagine di André!! Bisogna preparare il cuore prima! (*_*)XD André sbriciolatore già tormenta i pensieri!! (vero Epices? XD)
In tutto ciò, ovviamente complimenti come sempre a Galla per la meravigliosa opera! Bravissima! (*_*)
Auguri a tutte voi ragazze per una felice Pasqua!

Recensore Master
13/04/22, ore 17:30

André rivive i momenti in cui il suo amore per Oscar è nato; lui, sempre silenzioso e dolce, ma fiero, le ha salvato la vita disobbedendole, e Oscar adesso inizia forse a rendersi conto. Ricambio gli auguri, Buona Pasqua anche a te e famiglia.

Recensore Master
13/04/22, ore 16:35

Ma che sorpresa pasquale anticipata, carissime épices e Sett!
Una meraviglia, questa OS che ci fa tornare tutti a quando, bambini, ci deliziavamo delle favole, e le favole, si sa, sono crudeli, in primis quella di Pollicino, con le sue briciole da seguire.
Qui, briciola dopo briciola, seguiamo il corso dei pensieri di André, in quel missing moment che è "il mattino dopo" Saverne. E vediamo un André che ricorda la morte di Jeanne e Nicolas, la Nera Mietitrice "alle cui braccia scheletriche" (meraviglia! Parole degne di un episodio di Dylan Dog degli anni Novanta, sceneggiato da Sclavi) ha sottratto Oscar per l'ennesima volta.
E le riflessioni di André ci portano lontano: a ripensare a quanto debba avere trovato ripugnante uno spirito gregario come Nicolas de La Motte, condannato in contumacia, e che ha lasciato che la sua donna sopportasse l'onta del processo, della condanna, della marchiatura a fuoco; a come André, il rigoroso, il cristallino André, abbia sempre provato antipatia, e insofferenza, per l'ambiguità di Nicolas, per la sua slealtà che trapela da ogni sguardo. Eppure, anche in quella coppia (che, ho sempre pensato, rappresenta la degradazione del rapporto d'amore sublime di Oscar e André, mentre invece quella di Rosalie e Bernard rappresenta, diciamo, una possibilità di unione concreta, tranquilla, borghese), c'è un collante potentissimo: l'amore. Quell'amore che carica le loro voci di una dolcezza inaudita, nell'imminenza della morte, quell'amore che, dichiara Jeanne, l'ha fatta sentire meno sola dopo tutta una vita passata con rabbia e tenacia a cercare di innalzarsi in ogni modo possibile - anche a costo di vendere se stessa - pur di sollevarsi dal fango dove la Sorte ha fatto precipitare la sua famiglia. Briciola dopo briciola, André ripensa all'ultimo momento in cui ha visto Jeanne e Nicolas, e questo per me è il cuore del racconto: "L’ha visto stringerla a sé e baciarla. "E morire baciando la donna che ami è qualcosa che sa di eterno. Se ne sarebbero andati così, persi in un bacio infinito, senza nemmeno accorgersi del momento in cui la polvere da sparo avrebbe preso fuoco. Sarebbero bruciati insieme quella notte, anche se non di passione. Ma, forse, era solo l’altra faccia della stessa medaglia".
Quando si dice: de te fabula narratur.
Grazie per questo regalo meraviglioso. Grazie e complimenti, con la mente, con il cuore, con lo spirito di chi da quarant'anni non si è mai stancato di leggere di Oscar e André.
E, naturalmente, grazie a Galla per il suo "André sbriciolatore": non sarà un seguace del galateo più severo, ma a noi piace così. Eccome se ci piace così,
D
(Recensione modificata il 13/04/2022 - 05:10 pm)