Recensioni per
Colpevoli
di _itsfrannie

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/05/22, ore 09:17
Cap. 1:

Ciao Francesca.
Le poesie ermetiche sono le mie preferite.
Si prestano anche a differenti interpretazioni, che è una cosa bella a mio parere.
Io credo che tu ti trovi in quella situazione in cui un piccolo contatto con un altra persona (o altre persone) ti rende particolarmente felice, al punto da consentirti di evadere mentalmente da alcune difficoltà che distraggono la tua serenità.
Ma ciò che vede qualcun altro non è ciò di cui stai beneficiando in questo momento ma ciò che non hai ancora perseguito e/o ottenuto fino ad ora, che magari ti consentirebbe di spezzare il ruggine catenaccio.
Invidia.
Invidia di non essere capaci di gioire, come invece tu stai facendo.
I miei complimenti.
A presto
Roberto

Recensore Master
05/05/22, ore 07:03
Cap. 1:

È sempre difficile, quando si butta giù una poesia, scrivere l'inizio e la fine.
Qui te la cavi egregiamente.
Scrivi qualcosa di circolare, una sorta di festone a forma di ghirlanda: bello "una festa l'abbraccio".
È fatta con poco ("poco mi basta") ma di grande effetto.
I primi due versi decidono le due rime: "testa" con "lesta", "abbraccio" con "catenaccio".
Ed ecco che gli occhi della fantasia si spostano dal fresco addobbo alla porta su cui sta appeso con equilibrio precario.
È una porta invecchiata, ormai incapace di girare sui cardini, incancrenita dalla presenza degli "altri".
"Giudizio da un esercito di paraocchi", tre parole, tre concetti: voler classificare a tutti i costi, voler fare opposizione e violenza, non sforzarsi di uscire dall'ottusità.
Non avrei voluto leggere le ultime due parole: "chiusura eterna".
Coraggio! Le porte decrepite si abbattono spesso facilmente con una spallata!
Poesia piaciutissima.
A chiusura, "una festa l'abbraccio" 😊

Recensore Master
04/05/22, ore 22:03
Cap. 1:

Ci ho visto delle note prima felici, come in quel ''in una festa d'abbraccio, poco mi basta'', una sorta di contentezza. Poi quell'esercito di paraocchi, il che emana un immagine davvero interessante e singolare, che ''fissa la porta alla chiusura eterna.'' Forse, io l'ho interpretata così, chiusura eterna nel senso che il pubblico giudicherà sempre quello che facciamo, nonostante tutto.

Ma, nonostante tutto, questa è comunque una grande poesia, da leggere e rileggere;

AP.

Nuovo recensore
04/05/22, ore 19:27
Cap. 1:

Mi piace quando una poesia inizia con una 'E': offre un senso di continuità, è come se portasse con sé qualcosa, un vissuto.
Soprattutto, amo molto la sonorità che risalta il contenuto del testo. Mi riferisco ai numerosi suoni forti e duri, enfatizzati dalle rime e dalla consonanza. Poi, quell'esercito cieco paragonato a un «catenaccio»; infine, la sentenza, che rimbomba proprio come una porta che si chiude lentamente, in una sala immensa... Questo è ciò che immagino quando leggo quell'ultimo verso, veramente affascinante.
Ma credo sempre in un'apertura, malgrado qualunque colpevolezza, altrui o personale.

Complimenti! Una bellissima poesia.

Nesia