Bello ed intenso l'impatto di questi versi! Appena letto l'haiku, mi è apparso in mente il quadro di Van Gogh "campo di grano con volo di corvi". In una delle interpretazioni di questo dipinto, si dice che, essendo stato realizzato nel periodo prossimo alla sua morte, sembra quasi che questi uccelli spicchino il volo subito dopo il colpo di pistola che uccise il grande artista.
Dalla descrizione non penso sia stata una tua reference, ma trovo interessante come da una brevissima poesia possano nascere interpretazioni e sensazioni così diverse!
Complimenti
Francesca

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Gli haiku dimostrano che non servono troppe parole per evocare immagini, suoni, odori. La loro purezza e semplicità sono in grado di commuoverci e di penetrare nel nostro animo.

Un airone che si libra nei cieli estivi lasciandoci il suo «grido notturno» può essere, forse, metafora della poesia, in tutta la sua eleganza ed espressività...

Complimenti!

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Non riesco a rimanere indifferente al fascino degli haiku.
Ci vuole grandissima capacità per ricreare emozioni e fantasie, con la pochezza delle parole stiracchiate nel poco spazio a disposizione.
Qui raggiungi un risultato più che discreto, grazie al dinamismo esotico dell'airone che vola e il ritornare due volte - muovendoti come si muove il pensiero - sul concetto di notte.
Immota per la cappa di calore, squarciata dal grido.

Filone poetico splendido in cui ti sei inserita magnificamente, ricreando le immagini vivide, caratteristia del genere, accompagnate da sonorità. Vorrei leggerne altri.
Continua così!
- Rachel

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