Recensioni per
Cicatrici
di saratiz

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/05/22, ore 10:40
Cap. 1:

Gentile Saratiz,
ho inserito la storia tra le preferite perché mi ha colpito profondamente.
È propio vero che le cicatrici, così come le rughe, sono la mappa, sulla pelle, della nostra personale storia: e Oscar la ripercorre osservando questi segni allo specchio. Molto originale e azzeccata anche la tua idea del lieve segni sulla fronte, conseguenza dell'aggressione di Saint Antoine, di cui Oscar non riesce a tollerare la visione, perché in quel momento ha rischiato di perdere l’amore della sua vita.
Come dici nel finale, le ferite sul corpo fanno il loro decoroso e man mano diventano sempre meno evidenti; mentre quelle dell'anima sono molto più profonde e ci mettono di più a guarire.
Bravissima, complimenti per questa splendida shot, molto originale e ben scritta.
Spero di rileggerti presto.
Un saluto, 
G.
 
(Recensione modificata il 19/05/2022 - 10:43 am)

Recensore Veterano
18/05/22, ore 22:32
Cap. 1:

Molto bella questa one shot introspettiva che ripercorre le varie tappe della storia di Oscar, i suoi incontri, le presenze amiche (e nemiche) ed il ruolo che ognuna ha rivestito nella sua storia.
Oscar ha compreso di aver sempre voluto inconsciamente Andre al suo fianco e si legge che ha fatto la propria scelta di seguire il vero amore; eppure Andre lo vedo molto sullo sfondo in questo scritto. Vedo più centrale il tema dell’amicizia e della lealtà; penso che sia stata una scelta voluta da parte tua, e non è una critica; è solo che in questo fandom è molto più frequente leggere storie che narrano dell’amore tra Andre e Oscar, visto il pochissimo tempo in cui hanno potuto condividerlo. Spero di leggerti ancora, hai una bella “penna”.

Recensore Master
18/05/22, ore 11:40
Cap. 1:

E’ sempre per me un piacere ritrovarti, cara Saratiz, con un componimento nuovo, che non solo racconta le vicissitudini di un personaggio, come in questo caso, preso in un momento del tutto particolare, ma invita alla riflessione per ciò che le tue parole hanno evocato.
Mi è molto piaciuta l’immagine di una Oscar che si osserva allo specchio, non per vanità, non lo ha mai fatto durante il corso di tutta la sua vita, ma per vedere in quell’immagine riflessa, la donna che è diventata, proprio in virtù delle tante cicatrici che disegnano il suo corpo. Trovo che rispecchi perfettamente l’indole della nostra Oscar questo passaggio che ho annotato e che ho particolarmente apprezzato:
“La sua natura più intima non la faceva fermare all’esteriorità delle cose, la faceva sempre andare oltre, alla ricerca di ciò che di più vero e di più sincero poteva esserci nell’animo umano.”
Ho apprezzato che, per narrare di alcuni passi salienti della sua esistenza, i quali ne hanno modificato e temprato il carattere, lei osservasse il suo corpo, ormai quasi diafano, in quanto la malattia stava già incombendo, così come i venti della rivoluzione imminente, come fosse una mappa disegnata da una serie di cicatrici che avevano segnato un punto cruciale del suo vivere e del suo conseguente modo di essere.
La prima, quella che non potrà essere dimenticata mai, anche se il corpo ne ha assorbito il dolore, è quella occorsa in occasione del salvataggio della sua amata sovrana. Da quel momento in poi tra le due donne si stabilirà un rapporto del tutto particolare, molto coinvolgente da ambo i lati, fatto di comprensione e accettazione, e che purtroppo vedrà tagliarsi il filo intessuto in lunghi anni di amicizia, nonostante i rispettivi ruoli non fossero mai stati oltrepassati, in quella serata in cui, in un tramonto rossastro, echeggerà un saluto, che era un addio, fra due donne che tanto avevano condiviso e che mai più si sarebbero riviste, nonostante le parole di speranza pronunciate da entrambe.
Cicatrici che, scorrendole, fanno venire a galla pensieri e moti del cuore.
Cicatrici sulla pelle, che nel tempo si sono riassorbite e ne è rimasto solo un segno a ricordare un evento, e cicatrici nell’animo, che sono quelle indelebili, quelle che lo hanno segnato e rimarranno a imperitura memoria di ciò che è stato, perché hanno inflitto e provocato dolore.
Dolore che si è avvertito nel profondo di se stessa e, purtroppo, dolore che si è comminato inconsapevolmente.
Tante figure durante gli anni si sono alternate vicino a lei: donne dai più svariati temperamenti, donne con cui era venuta in confronto, donne pericolose, ma anche donne che le avevano regalato un po’ di sé, come la vicinanza di Rosalie, alla quale aveva insegnato parte di ciò che era diventata.
Anche uomini sono passati nella sua vita, uomini a cui aveva dato ordini, uomini di cui cercava di capire l’essenza, uomini di cui credeva di essersi innamorata e un uomo sempre al suo fianco, poiché aveva compreso essere l’unico ad averla capita nel profondo e averla accettata per come era, amandola nel silenzio del suo cuore, pur avendo sopportato il travaglio di vederla innamorata di un altro uomo ed essersi speso in ogni modo possibile, vivendo in funzione di lei.
Tramite questa bellissima one shot, il cui linguaggio arriva diritto al cuore del lettore, ognuno può vedersi rispecchiato, poiché non è un racconto fine a se stesso, ma prende in esame cosa possa essere, per ogni essere umano, una cicatrice, dandole una accezione molto più ampia che conduce ad altrettanto ampie riflessioni.
Grazie per questo pregevole scorcio che ci hai donato dell’animo di Oscar condividendolo con i lettori.
Complimenti e un caro saluto, sperando di rileggerti prossimamente.
(Recensione modificata il 18/05/2022 - 11:51 am)

Recensore Master
18/05/22, ore 08:09
Cap. 1:

Ciao. Che bello leggere un tuo nuovo scritto.
Trovo ci sia tanta vita, qui. Tutta la vita di Oscar, con tutte le sfide a cui questa l'ha messa davanti e, a volte, le ricompense che le ha riservato, raccontata tramite un delicato tracciato della mappa delle sue cicatrici.
Cosa racconta più di una cicatrice, d'altra parte?
È bello come tu ti sia sostenuta a degli appigli fisici -appunto, le cicatrici- per avanzare nella narrazione della tua storia, per poi però estenderti da questi a parlare di dolori che fisici non sono affatto. In ogni circostanza da te narrata infatti scopriamo una sofferenza ben più radicata, sebbene indelebile allo stesso modo. Esperienze che l'hanno resa la donna che è, e che comunque, come hai giustamente detto, essendo "ferite dell'anima" non scompariranno mai. Credo sia un discorso adattabile non solo a quella finale dell'addio alla regina, ma un po' ad ogni delusione e perdita che ha dovuto soffrire Oscar nel corso della sua vita.
Come sempre, il tuo stile è molto riconoscibile. Tratti tematiche profonde e spesso delicate senza far risultare la tua storia pesante o il tuo discorso forzato.
Un linguaggio meno elaborato spesso comunica persino con più efficienza.
In questo caso, a mio parere sei stata molto abile ad alternarti tra descrizione della sua figura fisica e riflessione sulla sua moralità (anche questa molto evidente).
Davvero un bel lavoro, grazie per averlo voluto condividere!
Complimenti.

Recensore Master
18/05/22, ore 00:57
Cap. 1:

Gentilissima Saratiz, da tempo immemore entrata nella mia ristretta cerchia (- sono difficile da accontentare-) di autrici preferite anche questa volta mi hai sorpreso ed appassionato con un brano introspettivo su Oscar, un momento di abbandono ai sentimenti, alle emozioni nascoste ,ai ricordi.
Una Oscar già preda di una malattia che non lascia scampo , mi sembra quasi nella prospettiva di fare un bilancio della sua vita attraverso le sue cicatrici, quelle del corpo e quelle, ben più profonde e incancellabili, del suo animo tormentato.
I maggiori rimpianti e turbamenti riguardano André il suo segreto amore e la regina Maria Antonietta , prima amica che sovrana.
Col primo ci sarà effimera gioia e speranza dopo un ricongiungimento tardivo, con la seconda solo un lungo, doloroso, straziante addio.
Dicevo: mi è piaciuta molto la tua oneshot, credo l' introduzione sia ispirata al testo di Marina Migliavacca che una quarantina d' anni orsono, fece breccia in tante di noi già allora grandi estimatrici della bionda guerriera dallo sguardo di ghiaccio e dal cuore generoso e indomito.
Bello, molto bello, forse però , alla fine, anziché mettere due volte il vocabolo " scelta" io avrei usato un sinonimo.
Ti ringrazio e ti auguro una serena notte, a presto
(Recensione modificata il 18/05/2022 - 01:01 am)

Recensore Master
17/05/22, ore 22:02
Cap. 1:

Ottima l'introspezione di Oscar che è giunta, finalmente, alla giusta decisione sulla propria vita. Le cicatrici del corpo le ricordano i fatti della vita, quelle dell'anima che a volte la vita non va come era stata programmata, dandoci nuove prospettive e un futuro diverso che ci proietta verso la vita e vera felicità, anche se ci lasciano nuove cicatrici. Molto bella, a presto.

Recensore Master
17/05/22, ore 12:03
Cap. 1:

Carissima,
chi dice che la pelle, in fondo, è la nostra carta d'identità e racconta la nostra storia ha perfettamente ragione: mi è piaciuto molto il modo in cui fai ripercorrere a Oscar la storia della propria vita, e la sua progressiva acquisizione di consapevolezza, attraverso le sue cicatrici. Davvero azzeccata la terza, quella scaturita dalla tua fantasia, esito dell'aggressione in Rue Saint-Antoine, e pudicamente celata dai capelli, ma sempre presente nel cuore di Oscar.
E poi, c'è la cicatrice, grande ma invisibile, creata dallo strappo, dall'addio alla Regina: devo dire che l'ultimo incontro fra Oscar e Maria Antonietta ha il potere di commuovermi sempre, perché, come anche tu sottolinei, è per proteggere e servire la Sovrana che la vita di Oscar è stata quel che è stata. E spesso la fine di una grande amicizia è straziante come e forse più della fine di un amore: di questo si mette in bilancio che, forse, nonostante la promessa di eternità che la passione sembra regalare all'inizio, finirà; dell'amicizia si spera che sia eterna, che ci accompagni per tutta la vita. Scoprire la Regina ormai irrimediabilmente distante dal suo modo di sentire e leggere la realtà deve essere stato per Oscar un dolore straziante, tanto da impedirle di rispondere un "no" secco ed esplicito alla richiesta di protezione della sovrana (infatti Oscar le dice solo, con una perifrasi: "Sapete che ho lasciato da tempo la Guardia Reale), e ho molto apprezzato che tu abbia concluso la tua OS su questo momento.
A presto!
D

Recensore Master
17/05/22, ore 11:18
Cap. 1:

Oscar dice il vero, le cicatrici del corpo possono guarire, quelle dell'anima non guariscono mai.. e continuano a far male, come lo straziante addio tra lei e la regina.