Recensioni per
La rosa di stoffa
di Ladybug87

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/05/22, ore 00:06

Questa tua ultima rosa, che chiude la serie, è forse la più commovente. I ricordi di Rosalie vanno indietro fino ai tempi nei quali assisteva Maria Antonietta e poi ancora di più, fino a quando era ospite di Oscar che l'aveva accolta e le aveva salvato la vita, dimostrando di essere la persona speciale che sappiamo. Il finale è agrodolce: Rosalie saluta i suoi amici ma si rende anche conto che, in fondo, nessuno, neppure lei, ha mai conosciuto Oscar fino in fondo. Hai creato una bella suggestione e la scrittura è lineare, essenziale, senza fronzoli caratteristiche che mi piacciono molto. Complimenti e alla prossima.

Nuovo recensore
24/05/22, ore 23:01

Bella. Una delle cose per cui ho da quarant'anni un grande rimpianto è di non aver visto l'ultima dimora di Oscar e André, per fortuna ci sono le storie, come la tua....

Recensore Veterano
21/05/22, ore 21:27

Una one shot bellissima, cara Ladybug!
Intensa, commovente e realistica.
Complimenti!

Recensore Veterano
21/05/22, ore 12:43

Complimenti, molto bella. Linguaggio semplice e immediato, hai romanzato bene la fine dell'ultimo episodio dando voce a Rosalie e...commuovendomi. Grazie

Recensore Master
21/05/22, ore 07:38

Chissà....se Rosalie si fosse attardata ancora un po'...avrebbe udito il vento, visto la nube nera, due corpi eterei e due volti sereni. Ma no, quella era un'altra storia...

È la rosa protagonista, l'ultima, che non necessita di colore.
Bianca, pura, eterna come il loro amore.

Recensore Master
20/05/22, ore 15:36

Ciao Ladybug87. Mi sono immersa nei pensieri di Rosalie e l'ho immaginata parlare di Oscar alla Regina. Hai ben descritto questo frangente scelto dove Rosalie e Bernard vedono Alain. Suggestivo il finale con la folata di vento, le voci, i petali della rosa. Uno scritto commovente dove tutto converge nella figura di Rosalie e dove emerge la tua sensibilità interpretativa. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 20/05/2022 - 03:37 pm)

Recensore Master
20/05/22, ore 10:35

Lasciano sempre l'amaro in bocca e un grande magone i racconti in cui, anche nell'universo del fandom dai mille finali alternativi, Oscar e André sono morti insieme, e qualcuno si reca in visita sulle loro tombe, che immagino proprio come le descrivi tu, semplici, senza fronzoli, immerse nella natura e ombreggiate e magari con l'edera avviluppata alle croci.
Hai saputo condurre il racconto con grande delicatezza, grazie, anche se
mi ha fatto scendere una lacrimuccia,
D

Recensore Junior
20/05/22, ore 08:33

Povera Rosalie che pur sopravvivendo si è dovuta fare carico di tutto il dolore della storia! Ha assistito Maria Antonietta nei suoi ultimi giorni di vita e prendersi cura di un condannato a morte, anche se estraneo, non deve essere una passeggiata di salute. Poi è rimasta unica memoria di Oscar ed André quando forse anche il generale e la moglie avevano cessato di vivere. Qui commuove con quelle dita esili che sistemano i petali della rosa di stoffa davanti alle lapidi, con le lacrime di fronte alle tombe e con il cappellino che si agita al vento.
Perché Alain si trova ad Arras? Io pensavo che le tombe vicino alle quali Alain zappava la terra fossero quelle di madame de Soisson e di Diane. Ad Arras non c'è il mare.
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Master
19/05/22, ore 11:29

Uno dei momenti più intensi e commoventi dell'anime.. da cui forse Rosalie è uscita più forte e matura. Brava.

Recensore Master
19/05/22, ore 09:52

Ciao Ladybug, ecco che, con questo ulteriore passaggio, aggiungi al tuo mazzo di rose l’ultima, quella della regina, quella fatta di stracci incolori recuperati nella sua cella, luogo dove ha trascorso gli ultimi momenti della sua vita, in compagnia di colei che era stata al fianco di Oscar, la sua fidata e cara amica, della quale si è fatta raccontare aneddoti per rinverdire la memoria e per ripensare ai bei tempi in cui entrambe avevano ancora dei sogni che potevano trasformarsi in realtà.
E’ Rosalie che porta questa ultima rosa sulla tomba dei suoi amici, per dare loro l’ultimo saluto e per sentirli ancora una volta vicini.
Rosalie ha fatto molta strada, e nel frattempo è cambiata, è diventata una donna forte e volitiva; è sopravvissuta ai suoi amici e ha visto come sia iniziata la rivoluzione, con i suoi ideali di uguaglianza, libertà e fraternità, per poi trasformarsi nel Terrore, con la paura costante di poter essere scoperti a tramare contro la Repubblica.
E’ un incontro commovente quello che avviene sulla collina di Arras, dove sono posizionate le due tombe, e dove vive Alain, estraniatosi da tutto e diventato contadino e guardiano, in cima a quell’altura, del riposo dei suoi più cari amici, quelli che hanno inciso un segno profondo nell’animo di coloro che hanno incrociato la loro strada, come per Bernard e soprattutto Rosalie, la quale di loro conserverà per sempre un ricordo che non conoscerà appannamento, poiché ben saldo non solo nella memoria bensì nel cuore.
Come al solito la tua narrazione non si perde in troppe parole, ma ci riporta l’essenza di quanto vuoi portare all’attenzione del lettore: e così abbiamo la possibilità quasi di vedere la scena da te descritta svolgersi sotto il nostro sguardo e avvertire in pienezza i moti dei sentimenti che animano i vari protagonisti.
Complimenti per questa one shot che diventa la degna chiusura nonché il punto di raccordo con quelle precedentemente scritte. A presto!

Recensore Master
19/05/22, ore 07:31

Questa one shot è il prologo ideale dell'altra storia, quella di Thea Dubois.
Sono analizzati gli stati d'animo di Rosalie, commossa e travolta dai ricordi e di Alain che, sotto la dura corazza, cela il suo lato umano. Sullo sfondo e in sordina, rimane Bernard, il meno partecipe e dispiaciuto di tutti.
Le due croci evocano molta malinconia e la rosa di stoffa, che avrebbe dovuto rallegrarle, data la sua genesi, aggiunge tristezza a tristezza, tinte cupe a tinte cupe, nonostante il colore rimasto neutro.
La circostanza che la rosa sia rimasta incompiuta e che nessuno si sia preso la briga di completarla mi ha sempre fatto pensare a delle vite anch'esse incompiute e all'imperscrutabilità dell'animo di Oscar di cui, dopo tanti anni, nessuno aveva appreso il colore preferito.
A presto!

Recensore Master
19/05/22, ore 01:59

Cara Ladybug, i miei complimenti più sinceri!
Un ' altra perla, un' altra rosa è sbocciata, come protagonista della tua raccolta....è la giovane Rosalie che , fra passato, presente e futuro ripercorre i suoi anni, fra afflizioni e speranze vaghe.
Io sono sempre stata un' ammiratrice di questa figura femminile, a volte bistrattata nelle fictions, spesso ridicolizzata e portata agli eccessi per un' emotività e una fragilità esagerate; eppure alla fine è l' unica donna della serie a salvarsi,sopravvivere, rinascere dalle macerie. Lutti, ingiustizie e sofferenze la fortificano e la rendono un personaggio sempre molto interessante. Mi sarebbe piaciuto se in manga o anime ci sarebbe stato lo spazio materiale per narrare alcuni aneddoti della sua vita a casa Jarjayes; invece possiamo soltanto immaginare che la regina, udendo i racconti della ragazza ne sia rimasta piacevolmente sorpresa e sollevata un po' dai suoi affanni. La prigionia e la malattia devono aver peggiorato gravemente la sua situazione di donna, improvvisamente odiata,disperata e sola, reduce di un' esperienza così traumatizzante come quella della tentata fuga da Parigi.
Mi è piaciuto il tuo racconto pur nella sua tristezza, ci trasporta dall' oscurità di una cella soffocante al chiarore di un giorno bello, di una brezza leggera che scompiglia petali di stoffa e cappellini al vento.
Immagini bellissime , evocative , momenti di anime che rivivono sapientemente attraverso la tua fantastica penna e le " voci" immaginate dei nostri beniamini che sembrano eccheggiare fra una folata e l' altra.
Altra storia che va' fra le mie preferite. Un caro saluto, a presto
(Recensione modificata il 20/05/2022 - 05:32 pm)