E riciao di nuovo <3
Non avevo mai pensato che in effetti il paragone cuore di vetro (e anche di ghiaccio a questo punto), potesse riportare a qualcosa di fragile. Effettivamente se il vetro cade, si rompe subito. La plastica no, è resistente a praticamente tutto, quindi direi che il paragone è più azzeccato. Però è tristissimo decidere di perdere i propri sentimenti, di non "sentire". Capisco bene il meccanismo di difesa, ed è una cosa a cui si arriva quando si soffre veramente tanto. Della serie "piuttosto che soffrire ancora, non voglio sentire più niente". Lo capisco alla perfezione. Guarda, devo dire che il genere introspettivo-angst ti riesce benissimo, non oso pensare cosa verrebbe fuori da una storia più lunga.
Un abbraccio, alla prossima :*
Nao |